Euro 2020 si avvicina e Josè Mourinho inizia il suo ruolo di opinionista principe per la stampa e la Tv britannica. Nel primo punto sulla manifestazione fatto per il Sun, il portoghese ha detto la sua sulla competizione che avrà inizio tra pochi giorni. Il tecnico, annunciato da poco più di un mese dalla Roma, si è espresso su diverse delle nazionali che prenderanno parte alla rassegna continentale. Queste le sue parole:
Sull’Inghilterra:
“Ha una generazione piena di buoni giocatori: sarà difficile per Southgate mettere d’accordo tutto il paese sulle sue scelte, visto che ne ha così tanti. Basta pensare ai terzini: chi è il miglior terzino destro inglese? Chi il secondo? Chi il terzo? La squadra è molto forte, piena di alternative. Non è come quelle squadre in cui c’è un buon 11 titolare ma poi durante la competizione puoi avere problemi con gli infortuni o una squalifica. A questo punto Gareth (Southgate, ndr) ha accumulato tanta esperienza, sono ormai alcuni anni che compete in tornei importanti come ct. In Steve Holland ha trovato un grande assistente, cosa che nel calcio moderno è fondamentale: non possiamo rimanere soli in quello che facciamo, dobbiamo essere circondati da buoni collaboratori.
Probabilmente l’Inghilterra, insieme al Brasile, è una delle nazionali più difficili da allenare per quello che la gente si aspetta. Bisogna fare i conti anche con questo. Per cultura, piuttosto che supportarli dal primo giorno si inizia subito a creare negatività attorno a loro. Devono essere mentalmente forti per fare i conti con questa pressione. Se ci riescono hanno grosse possibilità. L’Inghilterra ha diverse partite in casa, quindi il momento è adesso, come lo è stato nel ’66. A differenza del ’96: i rigori sono qualcosa di imprevedibile. Stavolta devono provarci con tutti se stessi”.
Sull’Italia:
“Ovviamente mi concentrerò di più sui giocatori della mia Roma: Leonardo Spinazzola, Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante. Ma l’Italia è una squadra con un buon mix di giovani talentuosi e calciatori con più esperienza. Giocatori che sanno come si vince. L’Italia è forte.
Roberto Mancini è un allenatore di grande esperienza: ha trascorso 20 anni ad allenare nei migliori campionati dei migliori paesi. Quindi è più che pronto e sta dimostrando già in fase di qualificazione quanto sia bravo. La squadra è migliorata molto con lui.
L’Italia ha giocatori di talento, ma ha anche un’ottima conoscenza tattica. Sono in grado di giocare in modi diversi. Roberto sta dando loro un po’ più di qualità offensiva ma non perdono la loro natura e sanno come competere. Penso che questa sia la loro migliore qualità come squadra. È difficile trovare punti deboli. Penso che saranno tra le 4 migliori del torneo”.
Sul Belgio:
E’ una squadra forte, piena di buoni giocatori. Kevin De Bruyne è emerso in modo fantastico e l’evoluzione di Youri Tielemans è stata davvero buona da quando è arrivato in Premier League.
Creano una grossa mole di gioco e Romelu Lukaku è un finalizzatore che in due anni con l’Inter ha avuto un’evoluzione incredibile. Come squadra stanno insieme da molti anni e hanno molta esperienza.
Roberto Martinez è un buon allenatore. Ha avuto alcuni anni con loro per sviluppare la squadra, un certo stile di gioco, un certo modo di giocare e si è molto adattato alle qualità dei giocatori.
Penso possano fare qualcosa di speciale – e quando dico speciale, dico più delle semifinali della Coppa del Mondo. Ma penso che sia ora o mai più per loro perché molti giocatori stanno raggiungendo la fascia di età perfetta per farcela. Ce la possono fare”.
Sulla Francia:
“Potrebbe fare una squadra A, una squadra B e una squadra C perché in questo momento hanno un numero incredibile di top player. Quando hai Kylian Mbappe dalla tua parte è molto difficile non vincere. È uno di quei giocatori che vince le partite da solo e incute soggezione negli avversari. Mbappe ce la metterà tutta per cercare di dimostrare a tutti che dopo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, sarà il prossimo numero 1.
Didier Deschamps sa cosa vuole. Sono i campioni del mondo. Sono gli ultimi secondi classificati agli Europei. Penso che qualsiasi risultato diverso da una finale per loro sarebbe un niente di fatto. Non credo che Deschamps legga o ascolti l’ambiente… Penso che sappia solo quello che vuole. Ogni giocatore deve rispettare i principi che vuole impartire alla squadra altrimenti va in panchina.
Quando hai questa disciplina e quando ogni giocatore segue ciò che vuole l’allenatore, la squadra diventa davvero molto forte. Non riesco a vedere alcuna debolezza. Se dovessi scegliere una squadra favorita opterei per loro, perché il gruppo di giocatori è fantastico. Devono vincere, altrimenti è un fallimento.
Fonte: The Sun