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Conferenza stampa, MOURINHO: “Siamo pronti, domani non farò tanti cambi. Spero che i tifosi giocheranno con noi. Il nostro principio deve essere la vittoria. Abraham? Sarà convocato” (VIDEO)

Ci siamo, è finalmente vigilia di campionato per la Roma, che domani alle 20:45 affronterà la Fiorentina nella prima di Serie A. E alla vigilia, come di consueto, ha parlato Josè Mourinho. Queste le parole del portoghese:

Come sta la squadra?

“Quando si vince la stanchezza è minore. Nessuno infortunio, nemmeno piccoli. Stiamo bene, siamo pronti. ABbiamo giocato 48 ore fa, ma il calcio di oggi è così. La rosa ci può aiutare, ma abbiamo bisogno di giocare, lo abbiamo visto giovedì contro una squadra che ha più partite sulle gambe. Non farò tanti cambi domani, abbiamo 4 partite di fila prima della sosta. Dobbiamo pensare gara dopo gara senza pensare alla stanchezza”

Quanto può aiutare il pubblico a ridurre il gap con le prime?

“I tifosi possono aiutare, ma anche giocare. Qualche volta sono lì per giocare, e io lo spero. Facile capire la loro grande passione, ho giocato a Roma come avversario e ho capito quanta passione hanno. Mancano le partite vere, da più di un anno. Se i tifosi giocano con noi, sarà difficile per la Fiorentina andare a casa con un buon risultato”

Lei ha detto le manca qualcosa, è uno stimolo per la società o lo ha detto per mantenere i piedi per terra?

“Oggi quello che mi manca sono i 3 punti di domani, ma anche loro vogliono vincere. QuellA è l’unica cosa a cui penso, vogliamo vincere. Ho cercato di spiegare la situazione del mercato, che è stato di reazione. Abbiamo perso 2 giocatori che non ci aspettavamo, abbiamo dovuto reagire. Non abbiamo preso qualche giocatore che nella mia visione sarebbe stato importante. Ma quando una società fa uno sforzo del genere ai problemi che il mercato ti pone, non ho il diritto di mettere nessun tipo di pressione. Il tempo è una parola chiave in questo progetto, la parola che mi ha portato qui. Capisco perfettamente che sarà difficile fare qualcosa in più, ora devo lavorare con i giocatori che ci sono in rosa. C’è tempo per fare qualcosa di più, a gennaio o in estate. Non vorrei più parlare di mercato. Sono contento per come la società sta lavorando in questo progetto. Non ci saranno partite in cui non scendiamo in campo per vincere, il principio di vita deve essere la vittoria, contro tutti”

Italiano ha messo in difficoltà la Roma. Come prepara la partita, guardando la Fiorentina nelle amichevoli o lo Spezia?

“Prima di tutto hanno scelto bene. Prima Gattuso e poi Italiano, hanno scelto bene entrambi. Complimenti a loro. Un po’ di tutto. Ovviamente gli analisti fanno un lavoro pensando a quello che è la filosofia basica dell’allenatore, l’anno scorso allo Spezia, abbiamo analizzato il più possibile per capire i suoi princìpi. Abbiamo visto quello che è stato possibile analizzare della Fiorentina. Sappiamo delle difficoltà. Sarà una partita difficile per noi. È arrivato da poco come me, sappiamo che quando giochiamo contro una squadra che ha lo stesso allenatore per diversi anni le difficoltà sono alte, le dinamiche sono automatiche, però Italiano è un bravo allenatore, io sono un bravo allenatore e le nostre squadre già giocano abbastanza bene per lavorare da pochissimo tempo con noi”.

Nell’ultima amichevole il campo era in condizioni pessime.  È preoccupato per questo e in generale per le condizioni delle strutture in Italia? Come sta Abraham?

“In Inghilterra il clima aiuta per la qualità del campo. L’organizzazione è basata molto sulle condizioni del prato. Difficile paragonare l’Inghilterra ad altri paesi. L’infortunio di Smalling non c’entra col campo, sarebbe di cattivo gusto dirlo. Il campo non stava bene, e anche domani probabilmente non sarà bellissimo. Ho fiducia nella professionalità di chi lavora, spero che domani sarà in condizioni più accettabili. Tutti hanno messo un po’ di pressione sul campo, non solo io su Instragram, il mio è un profilo senza filtri. Tutti dobbiamo mettere un po’ di pressione per far si che in Italia i campi migliorino. Se guardo al livello degli allenatori che stanno in Serie A e anche chi non sta lavorando come Conte o Gattuso e Ranieri credo sia facile pensare che in Italia il calcio è di qualità e abbiamo bisogno di campi all’altezza. Abraham sarà convocato, non si è allenato con la squadra ma ha fatto una buona preparazione col Chelsea, ha giocato anche amichevoli contro squadre forti. È pronto dal punto di vista fisico, questa settimana non è stata facile per lui anche dal punto di vista burocratico. Per domani abbiamo 3 attaccanti, e siamo contenti di loro”

A che punto è la crescita di Reynolds? Come è andata con Florenzi?

“Su Reynolds posso dire poco, lavoriamo solo da un mese. Impossibile fare un’analisi sulla sua crescita. Fisicamente sta bene, è arrivato da una realtà diversa, deve migliorare ma è normale. Non ha mai giocato in Europa. Florenzi? Gli faccio gli auguri per la stagione, spero finisca dietro di noi (ride, ndr). Spero che a Milano possa essere felice, ho parlato con lui è nella sua testa era chiaro che volesse andare via”

Il concetto di tempo è cambiato per la Roma o è cambiato per Mourinho?

“La Roma è un club gigante, simile ad altre realtà in cui ho lavorato. Però fare un progetto è un’altra cosa. Quando sono arrivato al Chelsea, all’Inter o al Real i progetti erano ovvi, dovevo vincere nell’immediato. Qui è diverso, il club non vince da tanto ed è finito 29 punti dal primo posto e 16 dal quarto. È ovvio che serve tempo, la realtà è data dai numeri. Non c’è altro modo di cambiare la realtà se non con il tempo, con l’organizzazione, con il lavoro invisibile. Con il tempo arriveranno i risultati. Domani, contro la Salernitana, contro la Juve o contro l’Inter: noi giocheremo per vincere”

I terzini giovedì hanno sbagliato molti cross. Come deve essere la spinta dei laterali nelle sue squadre? Ha lavorato sui cross?

“In Inghilterra dicevo sempre che mi mancavano le conferenze stampa in Italia, lì non volevano parlare di calcio. Ora che sono in Italia invece non voglio parlare di tattica (ride, ndr). Giovedì abbiamo sbagliato tanti cross, hai ragione. Possiamo spingere con due terzini, con uno o con nessuno. Il calcio è cambiato, prima i moduli erano molto fissi, oggi avviene diversamente perchè è più difficile per l’avversario. Ci sono diversi modi di arrivare allo stesso obiettivo. Per vincere devi segnare, per segnare devi arrivare bene in zona gol. La qualità del cross non tutti i giocatori ce l’hanno, altre volte dipende dalla fiducia. Karsdorp, Vina e Calafiori hanno un bel cross, ma se andiamo a vedere l’assist di giovedì lo ha fatto Mkhitaryan. Abbiamo molte possibilità”

Quali sono le squadra che ritiene più attrezzate in Italia?

“Domanda facile, sapete la risposta. Questo è il pragmatismo della classifica, non è difficile capire le distanze, anche perchè parliamo di 15-20-25 punti. Noi vogliamo stare tranquilli e vedere alla fine cosa accadrà. L’obiettivo è vincere la prossima partita. Quando giochiamo contro Juve, Inter, Milan o Atalanta non cambieremo la nostra filosofia”.

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