Nemmeno il tempo di metabolizzare il primo successo in campionato contro la Fiorentina che la Roma torna subito in campo. Domani contro il Trabzonspor andrà in scena il ritorno dei playoff di Conference League. José Mourinho torna a parlare in conferenza stampa. Ecco di seguito le parole del tecnico portoghese:
Lei ha un centinaio di partite in Europa, l’abolizione della regola dei gol in trasferta cambia qualcosa?
Un po’ si, ci saranno più tempi supplementari rispetto a prima. L’impostazione della partita cambia ma non tanto, l’obiettivo resta giocare per vincere. Un pareggio ci serve ma ci penseremo all’80, non vogliamo correre rischi. La mentalità è giocare come se fosse una partita secca, per questo non cambia molto.
Il suo impatto all’Olimpico? La squadra vista con la Fiorentina ha margini di miglioramento?
Certo, tanto. Ho fatto i complimenti a Italiano per il lavoro fatto in 2 mesi. Magari nell’Inter per Inzaghi è stato diverso, ha una squadra che gioca bene a occhi chiusi, ma per noi due è stato diverso. Oggi ad esempio ci siamo allenati su una situazione che con la Fiorentina non mi è piaciuta, i ragazzi hanno agito perché erano abituati a fare così. Non è una critica a Fonseca, ma loro erano abituati così. Gli automatismi arriveranno, c’è tanto da migliorare. Ero contento dopo la Fiorentina perché era difficile fare meglio. In difesa le dinamiche sono più facili da migliorare, in attacco serve più tempo. I tifosi? Siamo noi a dover creare questa empatia con loro, se non dovessimo giocare bene loro saranno con noi comunque ma ci sono cose che non sono negoziabili e i tifosi lo capiscono bene. Non dobbiamo chiedere nulla a loro, è nostra responsabilità creare questa empatia.
Abbiamo visto Pellegrini trequartista, è il suo unico ruolo?
Può fare tutto, se avessi tre Pellegrini giocherebbero tutti e tre. E’ un giocatore funzionale, si adatta a ogni ruolo, con la Fiorentina in 10 ha giocato a destra e ha creato una bella situazione di gioco. E’ un giocatore intelligente.
12 giocatori utilizzati in 2 partite, è arrivato il momento di fare turnover?
Siamo in una fase in cui abbiamo bisogno di giocare, nel precampionato ho dato minuti a tutti. Abbiamo qualche profilo di giocatore da controllare molto bene ai quali bisogna fare attenzione per la storia dei loro infortuni, agli altri servono minuti per fare trovare loro il ritro partita. Non è il momento di fare cambi.
L’episodio di Diawara?
Non c’è stata un’aggresione fisica, solo parole che hanno provocato una piccola reazione, nessun dramma e nulla di speciale. E’ un giocatore della nostra rosa, come sapete c’è un gruppo di giocatori che lavora a parte e Diawara ora è con noi. Il mercato è aperto fino al 31, qualcosa può succedere ma può succedere anche che resti con noi, se sarà così sarà un’opzione per noi. E’ un professionista e un ragazzo buono e fantastico, se resterà non sarà un problema. Sia la società che il giocatore sono tranquilli.
Trova giusto che in una competizione internazionale non ci sia il VAR?
L’ho detto già all’andata, dovremo adattarci un po’. Magari sbaglio ma continuo a pensare che il gol del Trabzonspor magari fosse in fuorigioco, ma ci dovremo adattare. Magari domani avremo la goal-line technology che in Turchia non c’era… Capisco le difficoltà della UEFA, è una competizione nuova e tante squadre non sono attrezzate per queste tecnologie. Con il sorteggio non siamo stati fortunati, abbiamo trovato un avversario forte. Il VAR ci sarà solo un finale, speriamo di arrivare fin lì (ride, ndr).
Una nuova versione di Mourinho?
La nuova versione riguarda il fatto che domani il nemico è il Trabzonspor, il prossimo è la Salernitana. Siamo una squadra in crescita che deve svilupparsi nel tempo. Vogliamo cercare di vincere ogni partita e la concentrazione è sempre sul prossimo match. Per questo domani non ci sarà turn over.