(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle al termine di Roma-Udinese, match vinto di misura dai giallorossi:
-Roma-
RUI PATRICIO 6,5 – Uno dei punti di forza dell’inizio di stagione. Sicuro, attento, gli sfugge solo un pallone insidioso nel primo tempo su cui rimedia Mancini. Concentrato.
KARSDORP 5,5 – I suoi limiti sono soprattutto atletici. Non sembra avere la capacità aerobica e di recupero per far entrambe le fasi. Generoso, ma quando Udogie e Deulofeu lo attaccano va spesso in apnea. Chiude sulle gambe, ma il problema è che non ha alternative.
MANCINI 7 – Cancella la prova opaca di Verona con una prestazione attenta e determinata. Salva un gol fatto su Pussetto e combatte stoico dopo il colpo sanguinoso subito sul volto. Carattere.
IBAÑEZ 6– Senza fronzoli, ma con qualche ansia di troppo. Quando c’è da tentare l’anticipo è tra i più brillanti, ma in uscita palla al piede è spesso impreciso e sbadato. Non soffre quando si sposta a fare il terzino. Da raddrizzare.
CALAFIORI 7 – Meno timido e più concentrato rispetto alla gara di Verona. La sua gemma è l’azione personale con tanto di assist che consente ad Abraham di portare la Roma in vantaggio. Dietro c’è da lavorare su chiusure e letture, ma la base è notevole. (69′ SMALLING 6,5 – La sua presenza fisica e matura in certi contesti resta fondamentale. Alcuni interventi aerei risultato determinanti nel finale del match).
CRISTANTE 6 – Da applausi per il solito enorme spirito di sacrificio e di battaglia, ma emergono i soliti limiti. E’ un mediano mascherato da regista e va in sofferenza quando si alzano i ritmi. Lento nel far circolare palla, le cose migliori le fa nella metà campo altrui.
VERETOUT 6,5 – Anche lui in crescita dopo il flop di domenica. Gioca un primo tempo da dominatore del centrocampo, sradicando pallone e tentando giocate in verticale. Cala nella ripresa come tutta la squadra, ma la gamba comincia a girare.
ZANIOLO 6 – Critiche a parte, l’impressione è che stia sempre più prendendo confidenza col campo e con i contrasti. Tempo ce ne vorrà, ma manca anche un pizzico di fortuna. Il palo a porta sguarnita grida ancora vendetta. (74′ EL SHAARAWY 6 – Un dodicesimo uomo di lusso, che entra sempre con voglia e determinazione, anche se un po’ troppo impreciso).
PELLEGRINI 6 – Meriterebbe un voto più alto per come fa salire l’asticella della sua prestazione fin dall’inizio, all’assalto dell’Udinese col vessillo in mano. Anche lui boccheggia nella ripresa, ma la frittata finale è tutta del sig. Rapuano che si inventa un secondo ‘giallo’ da ufficio inchiesta che gli farà saltare il derby.
MKHITARYAN 6,5 – Non sarà brillantissimo a livello di conclusioni, ma la sua prova è generosa e continua fino all’ultimo. Prende punizioni preziose e recupera anche un buon numero di palloni. Va ritrovato l’armeno dello scorso anno.
ABRAHAM 7 – La decide lui, con un gol all’apparenza semplice ma che dimostra tutto il pedigree da centravanti dell’inglese. Nonostante sia arrivato da poche settimane appare già leader in campo, scuotendo i compagni, sbraitando e cantando persino l’inno di Venditti. Può crescere in tanti dettagli, ma come dice Mourinho: “Ci vuole tempo”. (86′ SHOMURODOV 6 – Calcisticamente intelligente. Aiuta i compagni e riesce pure a sfiorare il gol).
All. MOURINHO – Quarta vittoria in cinque partite e quarto posto solitario in campionato. Dodici punti non sono pochi visto anche il livello espresso finora. La squadra è apparsa sciolta soprattutto nella prima mezz’ora, con un buon predominio. Deve crescere ancora molto la gestione nelle varie fasi del match, ma per questo servirà un aiutino dal mercato. Nel frattempo si stringe i denti e si pensa al derby.
-Udinese-
Silvestri 6; Becao 5.5, Nuytinck 6 (Samardzic s.v.), Samir 6; Molina 5.5 (Soppy 6.5), Pereyra 6, Walace 6, Makengo 6 (Arslan s.v.), Udogie 6 (Larsen 6); Deulofeu 5.5, Pussetto 5.5 (Beto 5.5). All: Gotti 6.