Dopo l’annuncio del rinnovo di Lorenzo Pellegrini, torna a parlare José Mourinho. Domani è tempo di campionato e c’è la sfida con l’Empoli prima della sosta per le nazionali. Il tecnico giallorosso interviene nella consueta conferenza stampa prepartita, in programma alle 17 a Trigoria. Questo il suo intervento:
Mette spesso in evidenza come il calcio italiano sia cambiato, poi prima e seconda in classifica hanno preso in Europa 2 e 3 gol…
il risultato è importante, se giochi un calcio offensivo e prendi 4 gol è meglio giocare in modo difensivo… Scherzi a parte, l’equilibrio è alla base di tutto. Bisogna difendere bene, non concedere gol e al tempo stesso segnare per vincere. Più che la classifica e tanti risultati, conta la qualità del gioco. Gli allenatori vogliono giocare bene. E anche vincere, si può cercare di fare entrambe le cose. Ora la maggioranza delle proposte di gioco in Serie A è questa.
Darboe in Coppa ha dato un’ottima risposta, pensa di confermarlo anche domani vista la diffida di Cristante?
Non bado a questi dettagli, lui ha avuto un percorso buono in questi due mesi. L’anno scorso ha giocato senza responsabilità, la squadra era in un momento difficile e Fonseca non aveva altre opzioni. Mi sembra che nelle prime 2 partite che ha giocato lo ha fatto senza pressioni e responsabilità, facendo bene. Ora quel senso di responsabilità è arrivato, non è più un giovane arrivato dalla Primavera. A poco a poco si è liberato, è cresciuto e ha imparato, è tornato ad avere fiducia in lui. Con lo Zorya avevo tante opzioni, avevo Diawara, Villar e Bove ma pensavo fosse il momento giusto per lui e la risposta è stata buona. Ha interpretato la difesa con grande criterio, non si può dire che abbiamo guadagnato un giocatore perchè lo avevamo già, ma la sua fiducia e la mia fiducia in lui cresce.
Sorpreso dalle mancate convocazioni di Zaniolo e Mancini in Nazionale?
Non è il mio lavoro, l’Italia ha già un ct e sono sue scelte, che rispetto se chiama un nostro giocatore oppure dieci. I giocatori preferiscono andare in Nazionale, è motivo d’orgoglio per loro, ma qui lavorano protetti e non avranno partite da giocare, anche questo è un fattore positivo. Entrambe le cose hanno fattori positivi e negativi.
Tornando alla difesa, l’Empoli ha subito meno tiri della Roma. Il fatto che si concede ancora troppo da cosa dipende?
La cosa più facile nel calcio è difendere bene, è la cosa più facile. Principalmente si fa a costo dell’organizzazione offensiva, ma non è quello che vogliamo fare. Vogliamo una squadra che crea, che gioca, che segna e che difende bene. Non faccio l’ipocrita, voglio che la squadra difenda bene. Una squadra davvero equilibrata, al di là degli errori individuali che sono sempre importanti… Preferisco guardare il quadro completo. Sono arrivati 6 gol in 2 partite, abbiamo avuto anche partite senza gol subiti o incassandole solo 1. Ovviamente 6 gol subiti sono troppi e lavoriamo su questo. Anche oggi, anche se era solo il secondo giorno di lavoro ed è difficile lavorare ad alta intensità. Sappiamo come gioca l’Empoli, sono la squadra che crossa di più in A e ha più tiri da fuori area di tutti. Abbiamo lavorato su questo, per noi l’organizzazione difensiva è importante.
Spalletti ha detto che le nazionali devastano i club, ha ragione per lei? Si gioca troppo?
Non voglio commentare le parole del mio amico, non sono qui per commentare le sue opinioni. L’interesse del club per noi è più importanti, dall’altra parte per le nazionali è lo stesso. Certe cose sono migliorabili ma il calcio senza nazionali, senza la passione e quello che rappresentano per ogni paese, non funziona. Quello che posso dire è che in Sudamerica non capisco perchè si giochi di giovedì sera, quando qui è venerdì mattina, pensavo che questa storia fosse finita… E un’altra che non mi piace, che penso si potesse cambiare, è chiamare 35 giocatori e non farli allenare tutti con la stessa intensità. Sarebbe preferibile lasciarli ai club, sono piccoli dettagli che si potrebbero migliorare. Ma tutto il resto non è per me. Tanti club hanno situazioni simili alla nostra, pensate alla Juve: avremo Vina, Bentancour e Cuadrado che giocheranno giovedì… Sono cose che non si guardano o non si vogliono guardare.
L’Empoli come la Roma non ha mai pareggiato.
Una casualità, una cosa è una squadra che entra per pareggiare e che riesce a farlo. Noi non siamo questi e nemmeno l’Empoli. Con il Sassuolo ha fatto la differenza un gol al 90′, non penso sia una questione filosofica.