La Roma ferma il Napoli di Spalletti tra le mura dell’Olimpico sullo 0-0. Al termine della partita è proprio il tecnico toscano, ex allenatore dei giallorossi, a commentare la prestazione della propria rosa ai microfoni dei conisti. Queste le sue parole.
SPALLETTI A DAZN
“Prima che mi fate domande devo chiarire l’espulsione: sono andato a salutare il signor Massa dicendo che un paio di cose sono andate a posto. E poi gli ho detto ‘bravo’, lui ha messo insieme la cosa e mi ha buttato fuori. Ma era una cosa divisa. Gliel’ho spiegato. Mi distrugge, mi dispiace perché vieni con tutte le intenzioni, buono e zitto. Non ho mai detto niente né protestato. Spero capisca e riesca a far chiarezza su quello che ha interpretato“.
La Roma si chiudeva e lasciava spazio a Osimhen. Se lo aspettava?
La Roma ha giocato una grande partita. Entrambe le squadre hanno giocato una buonissima gara, in cui si sono equivalse. Tutte e due hanno provato a vincere, mantenendo equilibrio e di conseguenza le occassioni per far gol sono state poche. Sono due squadre forti.
Ci ha impressionato Anguissa, era già forte o ha fatto un lavoro specifico?
E’ un atleta forte, un uomo forte e sa far tutto: sa attaccare, difendere e giocare nello stretto. Deve migliorare sulla conclusione, riesce a ritagliarsi spazi. Meno ci si mette mano in queste situazione e meglio è.
E’ più soddisfatto della prestazione o rammarico di non averla vinta?
Dobbiamo avere questa mentalità, andando a spingere in partita per creare spirito di squadra e atteggiamento corretto. La squadra merita questa voglia di andare a vincere le partite. A volte i ragazzi non sono tanto convinti quindi bisogna tentare di dar loro un aiuto in più.
Il gioco tra le linee è mancato un po’ oggi?
Sulla costruzione possiamo fare di più. Qualche volta abbiamo provato con Mario Rui a fare il quinto, qualche volta con Di Lorenzo. Solo da ultimo siamo riuscit a scatenare questa sostituzioni di ruolo. Ma il tentativo è stato fatto. La partita è stata fatta, questa era una partita difficile in un momento difficile: giochi a Roma dopo la sconfitta con la Juve, loro hanno ritrovato il pubblico quasi totalmente. La squadra ha dimostrato di avere roba e sono contento.
Delusione per l’espulsione o per qualche coro?
Dispiace probabilmente anche a Massa. I cori erano rivolti a me quindi ho detto ‘sono io’. Non è un problema. Ho ricordi bellissimi di questo stadio e di questo pubblico. Ognuno poi reagisce come vuole.
C’è un problema di comunicazione con gli arbitri?
Dal punto di vista mio no. C’è questa possibilità di andarli a salutare e l’ho fatto. Sono contento del risultato e Massa ha arbitrato benissimo. Poi è chiaro che un episodio va a favore nostro e uno loro. Ma la partita è stata fatta benissimo. Loro hanno protestato di più di noi, qualche volta ha parlato Insigne con l’arbitro e qualche volta Koulibaly ma sono sempre stati composti. Almeno da parte nostra non abbiamo creato difficoltà.
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Cosa le è piaciuto oggi?
“Per diventare una squadra forte si passa dall’avere l’atteggiamento avuto oggi. Bisogna mantenerla in equilibrio cercando di fare di più e provare a portarla a casa. Questo fatto di saper mantenere la testa lucida e di non lasciarsi trascinare l’entusiasmo che stiamo attraversando è fatto di maturità ulteriore. E’ uno step di crescita di quello che deve essere il comportamento in determinate partite. La gara è stata combattuta. Anche i cambi sono stati fatti da me e Mourinho per portare a casa il risultato pieno. Lo 0-0 va accettato in modo positivo perché è sottile il confine tra vincerla oppure tornare a casa con una sconfitta”.
Sull’espulsione
“Non so cosa è successo a Gasperini, ma so quello che è successo oggi. Sono andato a salutarlo. Io gli ho battuto le mani dietro perché ha arbitrato una buona partita. Era quello che gli volevo dire, fargli i complimenti per la partita. Non ho mai protestato e c’erano anche per noi due o tre episodi perché degli scontri sono stati a limite”.
Ti aspettavi i fischi dell’Olimpico?
“Posso aspettarmeli. Perché poi ognuno è libero di farsi l’idea che vuole. Non è un problema, so quello che ho fatto e un giorno ci si entrerà dentro e faremo chiarezza una volta per tutte. So quanto ho amato questa squadra e i calciatori che ho allenato nelle due situazioni di Roma. Calciatori splendidi e un’esperienza che dal mio punto di vista mi porterò sempre dietro. Ho allenato gente come Totti, Florenzi, Salah, Rudiger e tanti altri. Gente di un livello incredibile. Quelle emozioni li mi rimarranno e non li faccio partecipi”.
Quanto è importante una risposta del genere dopo l’impegno di giovedì?
“Lei ha messo un motivo in più nella prestazione di oggi, diversi calciatori avevano giocato anche giovedì. Il recupero è poco, farsi trovare pronti a questa intensità è sintomo di squadra forte, di ragazzi che molte cose le mettono a posto da soli perché sono professionisti a tutto tondo. Si sono fatti trovare pronti, la squadra forte è questa qui, quella che riesce a rigenerare la ricerca, la forza per andare a mostrare il muscolo all’avversario, per evidenziare una mentalità acquisita di squadra che vuole lottare per il risultato pieno. Gli allenatori hanno fatto la loro parte, abbiamo messo entrambi giocatori per vincere la partita. Si accetta e si porta a casa, siamo contenti di aver fatto questo risultato con questo grande avversario”.
Quanto è stato importante l’apporto del pubblico?
“Il calcio va giocato con lo stadio pieno, con questi boati qui. Le squadre e i loro tifosi devono essere una cosa sola, devono essere a braccetto per andare a vincere le partite, a creare uno spettacolo ancora più forte e noi bisogna saper stare dentro a queste emozioni. Bisogna stare un po’ attenti, perché il momento è difficile per quelli che sono i prezzi per venire allo stadio, per le famiglie non è facile avere la possibilità di acquistare due biglietti, ci vuole attenzione per permettere a molti di vivere il contesto dello stadio”.
Stasera abbiamo visto meno movimenti dei centrocampisti? È soddisfatto di questa terza partita consecutiva senza prendere gol o deluso dal fatto di non aver segnato?
“Abbiamo passato un quarto d’ora dove non siamo riusciti a gestire la palla, poi piano piano col passare dei minuti la partita si è normalizzata e siamo arrivati al nostro livello di calcio. È vero che nelle situazioni si poteva fare anche meglio e delle ipotetiche azioni potevano essere portate a conclusioni, poi ci sono anche gli avversari e la Roma stasera ha fatto una fase difensiva feroce, non è stato facile proporre lo stesso gioco con la stessa qualità. Darei meriti alla compattezza delle due squadre e alla qualità della ricerca di gioco”.