Prima e dopo il 3-0 subìto per mano dell’Inter all’Olimpico ha parlato il General Manager giallorosso Tiago Pinto. Le sue dichiarazioni ai cronisti:
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PINTO A DAZN
Partiamo dall’unica nota positiva, i tifosi.
“Sono la nostra ispirazione, dobbiamo lavorare per farli felici e li ringraziamo per oggi. Dobbiamo lavorare di più per renderli orgogliosi. Sappiamo che nel calcio i momenti non esprimono il lavoro quotidiano, crediamo nella strada che stiamo seguendo. Lavoreremo di più e dopo questa sconfitta dobbiamo pensare al futuro”.
Mourinho è sempre stato il numero uno nel tirare fuori le motivazioni dai giocatori, oggi però qualcosa è mancato. Di chi è la responsabilità?
“Non sono d’accordo, Mourinho ha tirato fuori tante cose dai giocatori. Non cerco scuse ma abbiamo avuto difficoltà in settimana per le assenze, sono sicuro che Mourinho tirerà fuori il meglio dai giocatori che abbiamo”.
Sette ko in campionato, vi aspettavate queste difficoltà? Il ko di oggi per come è arrivato vi ridimensiona?
“Ha ragione, 7 sconfitte sono tante. Magari nessuno di noi se le aspettava, lavoriamo sempre per vincere. Nel calcio c’è un’espressione che mi piace molto e che ripeto nuovamente: nei momenti di difficoltà le idee devono essere più forti, è facile quando si vince dire che si hanno delle buone idee. Sono fiducioso al 100% nel lavoro di Mourinho, così come nella nostra strategia, sono certo che a fine stagione raggiungeremo i nostri obiettivi”.
Quindi è fiducioso anche sul fatto che Mourinho sia l’allenatore giusto per un progetto a lungo termine?
“Non ho il minimo dubbio, chiaramente oggi siamo influenzati dal ko con l’Inter e dai numeri che avete evidenziato, ma guardo i progressi dei calciatori ogni giorno, ci sono tanti cambiamenti che presto daranno frutti. È successo tante volte nel calcio, ci sono state squadre con momenti di difficoltà ma continuiamo con le nostre idee, ci daranno risultati”.
Potesse fare innesti, metterebbe più qualità, esperienza o personalità?
“Con 7 sconfitte è facile dire che ci manca tutto, ma non sono uno che pensa di cambiare tutto quando perdiamo: cambiare allenatori, giocatori, idee…Capisco che le mie parole possano sembrare stupide e senza senso ma vedo il lavoro quotidiano di allenatore e giocatori, sono fiducioso e siamo sulla strada giusta. E’ chiaro però che dobbiamo migliorare tutti”.
Dobbiamo aspettarci qualcosa dal mercato, già da gennaio o dalla prossima estate?
“Un po’ le stesse cose di quanto abbiamo fatto nell’ultima sessione, tutti noi in società abbiamo identificato gli obiettivi globali del nostro progetto. E nel progetto sostenibile che vogliamo portare avanti lavoriamo ogni giorno per migliorare. C’è una finestra di mercato e miglioreremo la squadra seguendo le nostre idee, sarà così. Ma non dimentichiamo che migliorare quelli che sono qui è altrettanto importante”.
Le scelte di comunicazione di Mourinho, che ha scelto di non rispondere alle domande.
“Siamo una squadra, l’allenatore è più esposto, non è facile cercare il modo giusto di gestire le emozioni. Oggi da principale responsabile dell’area sportiva della Roma è stato il mio momento, mi assumo le mie responsabilità, ho fiducia nella squadra e andiamo avanti”.
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“Oggi è stata una serata infelice per noi, deludente. Ma ho imparato che nel calcio bisogna essere più forti del momento. Siamo delusi e sappiamo che dobbiamo tutti migliorare. Il nostro obiettivo è rendere orgogliosi i tifosi che ci hanno supportato per 90 minuti. Sappiamo le qualità che abbiamo e sappiamo quali idee vogliamo portare avanti. Al momento non ci sono i risultati ma in futuro sarà così”.
Ora la sfida europea col CSKA Sofia.
“Sì, il calcio è così. Giochi tre partite in una settimana. Ci dobbiamo ricompattare e recuperare. Sappiamo anche che dopo una sconfitta così, con tutte le difficoltà degli ultimi giorni, sarà difficile. Ma ovviamente vogliamo vincere tutte le partite prima della sosta di Natale per recuperare i punti persi”.
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Mourinho si deve vedere nei momenti di difficoltà?
“Per noi è una gioia averlo ogni giorno, sappiamo della sua esperienza e ogni giorno a Trigoria capiamo perché l’abbiamo preso. Abbiamo fiducia in lui ma non è stato preso solo per giocare le grandi partite”.
Come l’ha visto in settimana?
“È una domanda intelligente… Siamo sempre stati vicini, è chiaro che dopo Bologna dovevamo compattarci anche per far fronte alle assenze, ma con responsabilità e serenità come il lavoro che facciamo ogni giorno”.
Mourinho ci ha insegnato che ha sempre avuto intuito e istinto. La posizione forte che ha avuto su Zaniolo?
“Non so bene l’italiano ma nelle ultime settimane sono stato attento a ciò che si dice e di Nicolò si parla di una grande speranza per il calcio italiano, dobbiamo tutelarlo e proteggerlo. Non può continuare a subire falli senza che vengano segnalati, ha un potenziale incredibile e penso che sia la Roma che il calcio italiano non vogliano che vada via”.