(K.Karimi – A.Papi) – Roma fermata sul campo del Sassuolo sul pareggio. Ecco i voti e le pagelle assegnate a fine-match:
-Sassuolo-
Consigli 6.5; Muldur 6, Chiriches 5.5, Ferrari 6, Kyriakopoulos 6; Frattesi 6.5 (Ayhan s.v.), M. Lopez 6.5, Henrique 6 (Harroui 6); Berardi 5 (Ceide s.v.), Defrel 6 (Ruan 6.5), Traoré 7.5. All: Dionisi 6
-Roma-
RUI PATRICIO 4,5 – Il suo pomeriggio negativo aveva dato già brutte avvisaglie nei primi minuti, quando subisce da Traoré gol sul primo palo, annullato poi per un fallo di mano precedente. Frittata clamorosa sul cross deviato da Smalling. Se crolla anche lui, allora siamo alla frutta.
MANCINI 4,5 – Inspiegabilmente nervoso e totalmente falloso. Si prende l’ennesimo giallo del suo campionato (salterà il Verona) e cerca di limitare il suo agonismo. Traoré lo sbugiarda più volte. Momento di confusione.
SMALLING 5,5 – Nella traballante Roma odierna anche il gigante inglese sembra appannato. Defrel lo infastidisce più del dovuto, anche in fase di palleggio appare svogliato.
KUMBULLA 6 – Non brillante, ma quanto meno mostra a Berardi che è meglio girare al largo. Il commento finale è il solito: meglio in marcatura che in impostazione.
KARSDORP 4 – La sua partita è da mani nei capelli. Legge male l’inserimento di Traoré nell’azione che porta al pari del Sassuolo. Fa ancora peggio pochi minuti dopo quando marca in modo inguardabile il solito taglio dell’esterno neroverde, spalancandogli la via del gol. Il massimo che riesce a fare in fase offensiva è il classico tocco orizzontale (o all’indietro). Bocciato.
S. OLIVEIRA 5,5 – Buono nel palleggio ma troppo “leggerino” nelle due fasi. Quando c’è da accompagnare in avanti fatica a ritagliarsi uno spazio significativo in area di rigore. Nessun tiro e poche giocate dove conta di più. Anche nel recupero palla può e deve dare di più.
VINA 6,5 – Sicuramente il migliore nell’ora abbondante di gioco disputata. Ha i tempi giusti di inserimento e di lettura dell’azione avversaria. La gamba gira e anche nella metà campo offensiva è un discreto fattore. Spesso c’è il suo zampino nelle occasioni giallorosse più pericolose della prima frazione.
MKHITARYAN 6 – In mezzo è l’unico ad avere cambio di passo e idee precise. Anche lui cala vistosamente con il passare dei minuti, finendo per sbagliare qualche tocco di troppo. Se lui gira la squadra sala di tono, altrimenti è difficile mettere sul tavolo transizioni pericolose. Sparacchia malamente in Curva un’ottima palla in piena area di rigore.
PELLEGRINI 5 – Aveva forse 45’ nelle game e finisce per giocarne 96’. Lento e impacciato è quasi sempre impreciso in fase di appoggio. L’unica conclusione è su punizione, ma troppo centrale, facile per Consigli. Nell’ultimo quarto di gara è stremato e vanifica i tentativi di puntare l’uomo.
FELIX 5 – Ancora troppo acerbo per certi palcoscenici. Se gli si chiede di giocare spalle alla porta il suo contributo diventa praticamente nullo. Qualche lampo solo in campo aperto, ma sono briciole.
ABRAHAM 5,5 – Un gol annullato per fuorigioco (di Mancini) e tanto lavoro sporco. Le gare in cui non può attaccare la linea difensiva ma si trova solo a far salire la squadra non le gradisce. Tante botte e zero chance negli ultimi 16 metri. Anche la condizione non era ottimale e si è visto.
dal 69′ CRISTANTE 6,5 – Nel marasma tattico finale mostra finalmente lucidità. Il suo colpo di testa salva la Roma dall’ennesima sconfitta stagionale. Bestia nera del Sassuolo.
dal 69′ SHOMURODOV 6 – Servito poco e male dai compagni, si sa distinguere per uno scatto frenato da Consigli in uscita e da una buona sponda che manda al tiro Mkhitaryan.
dal 76′ MAITLAND-NILES 6 – Attivo in fase di spinta, alterna cross discreti ad altri indecenti.
dal 76′ VERETOUT 6 – Ha il merito di battere bene l’angolo del 2-2.
dal 83′ PEREZ 6 – Volenteroso. Peccato che il suo sinistro velenoso a tempo scaduto non abbia scalfito più di tanto le resistenze avversarie.
All. MOURINHO – Alcuni cambi hanno lasciato perplessi (vedi Vina out e Pellegrini in campo fino alla fine). Insistere sulla difesa a 3, specie contro questo Sassuolo (senza Raspadarori e Scamacca) ha poco senso. La squadra gioca male e non progredisce e la sola assenza di Zaniolo non può giustificarlo. Rispetto all’anno scorso oltre ai big match si fatica oltremodo anche con le squadre inferiori. La speranza è che il finale di campionato non diventi un calvario come 12 mesi fa, in attesa della Conference League.