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Bodø/Glimt-Roma, le PAGELLE: Pellegrini dipinge, ma non basta. Rui Patricio si addormenta. Viña una sciagura

(K.Karimi – A.Papi) – Ancora un k.o. per i giallorossi in Norvegia: ecco le pagelle dei calciatori di Bodo/Glimt e Roma:

-Bodo/Glimt-

Haikin 7; Sampsted 6.5, Moe 6.5 (Kvile s.v.), Hoibraten 6, Wembangomo 6.5; Vetlesen 7, Hagen 6.5, Saltnes 6.5; Koomson 5.5 (Mugisha 6), Espejord 5.5 (Boniface 6), Pellegrino 6. All: Knutsen 6.5

-Roma-

RUI PATRICIO 5 – Rovina la sua prova con la mezza papera sull’1-1 del Bodo. La deviazione di Saltnes c’è, ma il portoghese appare totalmente non reattivo. Per il resto solo ordinaria amministrazione.

MANCINI 6 – Per quasi un’ora, insieme ai suoi compagni di reparto, regge l’urto dell’entusiasmo norvegese. Amministra discretamente e non soffre quasi mai le giocate di Pellegrino. Si arrende ad un dolore muscolare.

KUMBULLA 6,5 – Sia da centrale puro che da “braccetto” difensivo si fa valere, denotando sicurezza anche quando deve giocare palloni scomodi con i piedi. Il duello con il roccioso Espejord è vinto decisamente dal ragazzo albanese. Che meriterebbe più spazio.

IBANEZ 6,5 – Nonostante la sconfitta va registrata una prova senza sbavature, con interventi dai tempi giusti ed anche un paio di ottime uscite palla al piede. Giocasse sempre così sarebbe da confermare senza dubbio.

KARSDORP 5,5 – Quando c’era l’opportunità di affondare, specie nel primo tempo, si limita al compitìno. La battaglia sulla fascia destra è tutta a base di corsa e non sempre riesce a reggere il ritmo. Dal punto di vista qualitativo poteva e doveva dare di più.

SERGIO OLIVEIRA 4,5 – Partita senza capo né coda per il portoghese, troppo spesso comodo nell’appoggiare all’indietro invece di costruire. Non accelera mai l’azione, provando di rado a verticalizzare. Con i ritmi alti fa fatica a tenere il passo e anche a farsi vedere. In fase di non possesso i limiti atletici rischiano di diventare un handicap decisivo.

CRISTANTE 4,5 – Sarà stato il giallo o l’aggressione dei centrocampisti avversari, ma oggi ne sbaglia veramente troppe. Sempre circondato perde palloni sanguinosi in zone rosse del campo e quando la squadra alza la pressione arriva sempre secondo sulla palla. Non arrivano nemmeno i famosi cambi di gioco per sveltire la manovra, così come le conclusioni dal limite che potevano essere un fattore. Serata no.

ZALEWSKI 5,5 – Più timido di altre occasioni e parzialmente offuscato nelle scelte. Viene ripreso dai compagni più esperti (Mkhitaryan su tutti) quando scegli in avvio di match di calciare verso la porta invece di fornire un comodo assist al centro. Col senno di poi, tutto sommato, era meglio tenere in campo lui che Viña, una vera sciagura.

PELLEGRINI 6,5 – Trova una perla all’interno di un primo tempo per lui complicato. C’è poco spazio per far arrivare quel pallone sotto l’incrocio, completamente defilato. Lui pizzica la traiettoria perfetta e la gara sembra diventare in discesa. Purtroppo nella ripresa il portiere norvegese gli nega la gioia della doppietta con un super intervento su botta dal limite. Sicuramente uno dei più positivi.

MKHITARYAN 6 – Solita grande generosità e anche il tocco che vale l’assist per il momentaneo 0-1. Palla di prima per Pellegrini e il gioco è fatto. Con il baricentro più basso della ripresa non trova tempo e spazio per accompagnare e servire Abraham in profondità. Non al meglio lascia il posto a Shomurodov nel finale.

ABRAHAM 6 – La giocata più bella della partita la sfodera nella prima frazione, quando si libera con un colpo di tacco del marcatore in area, ma si vede respingere il rasoterra dall’attento Haikin. Nella ripresa avrebbe un altro paio di chance, ma molto più sporche, per chiuderla ma sempre per poco non arriva a dama. Si batte come sempre come un leone fino al 90’.

dal 65′ VIÑA 4 – Per l’appunto, una sciagura. Come visto anche in campionato, l’uruguagio invece di dare una mano in corsa diventa un minus per la Roma. Scelte sbagliate, tiri maldestri, un autogol commesso per troppa audacia. Da censura lo sciocco fallo su Mugisha che genera la rete del 2-1.

dal 65′ SHOMURODOV 5,5 – Si impegna e tenta anche di riacchiappare la gara con un colpo di testa alto. Ma dimostra troppo poco rispetto a ciò che ci si aspetta da un centravanti da 18 milioni di investimento.

dal 68′ SMALLING 5,5 – Perde qualche duello con Boniface, facendo fatica ad entrare in partita.

All. MOURINHO – Gara preparata bene ma conclusa nel peggiore dei modi. Ha bisogno di forze fresche tra acciacchi e stanchezza dei titolari, ma dalla panchina arriva la carta sbagliata. Viña è decisivo in negativo sul 2-1, così come in tutte le letture effettuate nei minuti a disposizione. Peccato per il gol finale (pecca in marcatura di Cistante) che complica la gara di ritorno (bisognerà vincere con due gol di scarto). All’Olimpico può e deve essere un’altra storia, davanti a 60.000 spettatori e su un campo “normale”. Il Bodo non merita di passare e lui lo sa bene.

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