Dopo aver ascoltato le parole di Josè Mourinho nella sala conferenze di Trigoria è il momento di Bryan Cristante. Il centrocampista giallorosso sarà uno dei punti fermi domani per affrontare il Leicester, nel ruolo di mediano sempre ricoperto quest’anno. Ecco le dichiarazioni rilasciate davanti alla stampa:
Analizzando la partita dell’andata, fin quando siete rimasti sul piano dell’intensità siete rimasti alla pari. È un elemento da tenere ben presente?
“Sì, quando la stanchezza si fa sentire le partite diventano più difficili. Ma in una partita così importante si riesca ad andare sopra la stanchezza, che arriverà il giorno dopo”.
Sentite la responsabilità per i tifosi, il calcio italiano? Come state emotivamente?
“Siamo carichi e basta. Sappiamo che siamo l’ultima squadra rimasta nelle competizione, vogliamo andare avanti e vincere questa coppa. Non ci sono tante storie, bisogna giocare al 100%. Bisogna stare 90′ al massimo”.
Un anno fa l’annuncio di Mourinho, una cosa che ha portato?
“Ero stupito sì, non sapevamo nulla come tutti. Sono stato contento, è un onore averlo. Ha portato la mentalità, ha vinto ovunque e ci ha portato questa mentalità forte di vittoria. Domani dovremo far valere queste caratteristiche”.
Sul tuo futuro qual è la tua posizione?
“Sto guardando solo alla partita di domani, abbiamo una semifinale in casa e un campionato da finire. Fino a fine stagione la testa è qui, ci sarà tempo per vedere tutto”.
Riesci a descriverci cosa può significare giocare con 70mila persone?
“Giocare a Roma con lo stadio pieno, il calore del tifo romano, ti dà una marcia in più. Vogliamo fare bene per i tifosi, che lo meritano. Il loro apporto è fondamentale in partite del genere”.
Hai avuto un rendimento con una flessione nella fase centrale della stagione. C’è stato un motivo?
“La stagione è lunga, abbiamo fatto 50 partita ed è chiaro che si fanno tutti al 100% diventa difficile. Può succedere che vari fattori possano influire sulle prestazioni”.
Quanto ti ha aiutato il periodo da difensore centrale con Fonseca?
“Giocando in diverse posizioni del campo tirando le somme si riesce ad avere una maggiore conoscenza di tutto il campo. Quindi quando ti ritrovi in diverse posizioni hai già conoscenza senza pensarci troppo”.
Quanto è differente rispetto allo scorso anno?
“È chiaro che quest’anno si arriva con una testa diversa, la partita è completamente aperta. Sappiamo che è alla nostra portata, bisogna vincere e basta un gol, non serve fare imprese. Siamo concentrati e carichi, abbiamo 70mila persone a spingerci”.