(K.Karimi – A.Papi) – Vittoria dei viola questa sera al Franchi, ecco i voti e le pagelle al termine di Fiorentina-Roma:
-Fiorentina-
Terracciano 6.5; Venuti 6.5, Milenkovic 7, Igor 7, Biraghi 6.5 (Terzic s.v.); Bonaventura 7 (Maleh 6), Amrabat 7.5, Duncan 6.5; Ikoné 6.5 (Callejon s.v.), Cabral 6 (Piatek 6), Gonzalez 7.5 (Saponara s.v.). All: Italiano 7.5
-Roma-
RUI PATRICIO 5,5 – Si tuffa troppo in anticipo sul rigore di Nico Gonzalez, lasciandogli il palo alla sua sinistra sgombro. Forse anche in leggero ritardo sul sinistro angolato di Bonaventura. Per il resto raccoglie qualche pallone semplice.
MANCINI 4,5 – Neanche il suo consueto nervosismo fuoriesce stasera, sintomo di arrendevolezza odierna. Gonzalez lo manda in bambola, il 23 giallorosso non azzecca mai un anticipo.
SMALLING 6 – Se la Fiorentina non dilaga è solo merito del gigante inglese. Almeno 5-6 interventi lucidi in extremis che hanno tolto a Cabral e compagnia la gioia della terza rete.
IBANEZ 4,5 – Più un ballerino che un difensore. La sua nuova specialità è quella di saltare sul pallone, quasi mancandolo appositamente e regalando praterie ad Ikoné sulla fascia. Colpevolmente assente nell’azione del 2-0 viola.
KARSDORP 4,5 – Praticamente non è sceso in campo. Affaticato nella mente e nel fisico si è autoimposto il turn over in campo, limitandosi a camminare e passare la palla all’indietro dieci volte su dieci. Francamente così il suo contributo alla squadra è nullo.
S. OLIVEIRA 5,5 – Paradossalmente era stato il più positivo del primo tempo nello sgangherato centrocampo della Roma. Difficile riuscire ad innescare i compagni con il pochissimo movimento che c’è stato li in mezzo. Se deve essere lui a portare dinamismo allora non ci siamo
CRISTANTE 5 – Lento e impacciato dal 1’ al 90’, con netta difficoltà nel gestire il pallone sulla pressione degli avversari. Quando riceve di spalle la sfera non ha mai né il tempo né la capacità per girarsi e imbucare verticalmente. O viene anticipato o la restituisce indietro. Così diventa dura.
VERETOUT 5 – Per lui il fattore stanchezza non può essere una scusante. Viene inizialmente scelto come incursore alto al fianco di Pellegrini, ma non si avvicina mai alla zona calda. Nel secondo tempo scala sul centro sinistra con l’ingresso di Zaniolo ma il risultato non cambia. Poca personalità e precisione nel servire i compagni. Un solo tiro nello specchio ma troppo debole tra le braccia di Terraciano.
ZALEWSKI 5 – Manca terribilmente la sua qualità in uscita e la sua lucidità nel gestire il pallone dal basso. Sempre (o quasi) fermato nell’uno contro uno e troppo sbarazzino nel provare la giocata contro Venuti. Quando si affaccia nella metà campo avversaria non ha la giusta cattiveria per incidere.
PELLEGRINI 5 – Anche per lui la spia della benzina è decisamente in riserva. La foto della sua prestazione è la punizione calciata nel primo tempo, ben indirizzata ma troppo debole. Non si percepisce la sua presenza quando c’è da inventare sulla trequarti e tanto meno nel tamponare le ripartenze dei Viola. Serata no.
ABRAHAM 6 – Lui è davvero l’unico a meritare la sufficienza davanti. Viene incontro per giocare di sponda quelle rare volte che i passaggi dei compagni lo raggiungono. Qualche guizzo di qualità per innescare le ripartenze nella ripresa (soprattutto la prima parte) e un colpo di testa sontuoso che meritava miglior fortuna. C’è l’obbligo di assisterlo di più per non distruggerlo fisicamente e moralmente.
dal 46′ ZANIOLO 5 – Chi l’ha visto? Mourinho si aspettava vivacità e profondità col suo ingresso. Invece Igor e Milenkovic lo annullano senza percepire la sua presenza.
dal 65′ EL SHAARAWY 6 – Ha un altro passo rispetto agli esausti compagni, lo dimostra con un paio di guizzi che fanno ben sperare. Poi rientra inevitabilmente nell’anonimato.
dal 75′ PEREZ 5,5 – Entra e Pellegrini dalla panchina lo rimprovera per non aver approfittato di un ‘uno contro uno’ invitante. Non gli si possono chiedere miracoli.
dal 90′ SHOMURODOV S.V. – Fa rifiatare Abraham.
dal 90′ SPINAZZOLA S.V. – Semplicemente bentornato.
ALL. MOURINHO – Decide di non affidarsi al turn over come contro il Bologna ma si ritrova ad avere una squadra che gioca con due marce in meno rispetto alla Fiorentina. Si tiene la carta Zaniolo per il secondo tempo ma il suo ingresso non sposta minimante gli equilibri. Per la statistica concede una manciata di minuti a Spinazzola, a dieci mesi da quel maledetto infortunio contro il Belgio.