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Roma-Feyenoord 1-0, PAGELLE: capolavoro di Mourinho. Rui e Smalling insuperabili. Zaniolo firma d’autore

(K.Karimi – A.Papi) – La Roma di Mourinho vince la Conference League! I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Feyenoord, al termine della finale di Conference League:

-Roma-

RUI PATRICIO 8 – Avrà anche commesso qualche errore nella sua prima stagione romanista, ma la fiducia e la serenità che sa infondere alla difesa è da primato. Oggi è salvifico, quando ad inizio ripresa si esibisce in due super-parate. Clamoroso il colpo di reni che dice di no a Malacia. C’è molto del numero 1 nella Conference giallorossa.

MANCINI 6,5 – Aveva promesso di non prendere cartellini gialli. La mantiene, mettendo la sua classica grinta e facendo a sportellate con un Sinisterra sempre pericoloso. Nei raddoppi di marcatura e negli anticipi è un crescendo.

SMALLING 7,5 – La sintesi della sua grande stagione. Saracinesca totale, intelligente nelle marcature, solido anche quando la Roma boccheggia. L’unica volta in cui Dessers lo anticipa nasce il pericolo, ma è una rarità.

IBANEZ 7,5 – Miglior prestazione stagionale del brasiliano, che lascia negli spogliatoi tutti i rischi e gli strafalcioni tipici del suo gioco, portandosi a Tirana solo concentrazione e testa. Puntuale, roccioso, a tratti anche elegante nel portare palla. Fosse sempre così, sarebbe una certezza.

KARSDORP 6,5 – Spremuto fino all’ultima goccia di sudore. Rincorse su Sinisterra e Malacia con massima attenzione e concentrazione. Non bada tanto alla fase di spinta ma soprattutto alla gestione difensiva. Alla fine stremato è costretto a chiedere il cambio.

CRISTANTE 7 – Impeccabile nello schermare la difesa e nel cercare il cambio di gioco sistematico che dà fastidio ai difensori del Feyenoord. Dopo l’uscita di Mkhitaryan si carica anche dell’onere di impostare e lo fa con discreta precisione.

MKHITARYAN s.v. – Onore a lui per averci provato.

ZALEWSKI 7 – Per un ragazzo di 20 anni giocare una finale europea poteva essere proibitivo dal punto di vista mentale. Invece nessuna pressione, nessun timore reverenziale e un’altra grande partita, come ha abituato negli ultimi mesi. Qualità in uscita e conduzione, oltre ad una buona tenuta in marcatura.

PELLEGRINI 7,5 – È mancata davvero solo la ciliegina sulla torta, con quel diagonale nel finale che poteva regalare il 2-0. Onnipresente, da vero capitano, supera fatica e dolori per non lasciare mai i compagni senza un raddoppio. La tecnica individuale non la scopriamo di certo oggi ma se a questo si abbina uno spirito di sacrificio tale si arriva al pieno merito di alzare un Coppa europea. Come Giacomino Losi 61 anni fa.

ZANIOLO 8 – Tante critiche anche giuste nel corso della stagione per le prestazioni che non arrivavano. Gli infortuni alle ginocchia sono roba seria e non si possono cancellare con un colpo di spugna. Eppure con il gol di questa sera, decisivo come spesso capita, fuga ogni dubbio, sia fisico che tecnico. La forza e L’esplosività sulle gambe gli consente di beffare Trauner e Bijlow, con un bel tocco morbido di esterno sinistro. Quando il gioco si fa duro lui è sempre presente. 5 gol in 10 presenze in Conference, è decisamente la sua coppa.

ABRAHAM 7 – Duello tra titani con Senesi e tanto lavoro sporco. Deve giocare sovente spalle alla porta e guadagnarsi falli intelligenti, e non delude. Va oltre ogni limite di fatica lasciando il campo solo ad un passo dallo stiramento nei minuti conclusivi.

dal 17′ OLIVEIRA 6,5 – Buttato nella mischia in un match combattuto e intenso, il portoghese non regala magie ma porta equilibrio e sicurezza. Passo rallentato, ma tatticamente è sempre nella posizione corretta.

dal 67′ SPINAZZOLA 7 – Che bello vederlo scattare sulla fascia senza paura, regalando sprazzi del suo miglior passato. Entra benissimo e si porta a spasso mezza difesa olandese. Acquisto.

dal 67′ VERETOUT 6,5 – Il finale di stagione è finalmente da giocatore di livello. Dopo l’ottima prova di Torino, si ripete nella mezz’ora conclusiva di Tirana, con lucidità, strappi e anche un assist al bacio per Pellegrini. Andrà via, ma ha chiuso in bellezza.

dal 89′ VINA s.v. – Entra per un Karsdorp stirato e non tocca un pallone. Meglio così.

dal 89′ SHOMURODOV s.v. – Mourinho gli chiede di scattare fino alla morte, l’uzbeko risponde con partecipazione.

ALL. MOURINHO 10 – Il dieci da oggi si dà solo a Falcao e a Mourinho. Semplicemente perfetto nell’organizzazione della finale, così come delle altre sfide durante il cammino. Difesa impenetrabile (1 gol subiti nelle
ultime 3 gare di Conference) e grande spirito di sacrificio da parte di tutti. Si è creata una vera famiglia e di questo non si può non dargli merito. Questo deve essere un punto di partenza, come ribadito nel post gara e con qualche giocatore importante nei ruoli giusti si può sognare. Alla faccia che era bollito!

-Feyenoord-

Bijlow 6; Geertruida 6, Trauner 4.5 (Pedersen 5.5), Senesi 7, Malacia 6.5 (Walemark s.v.); Kokcu 5.5 (Jahanbaksh s.v.), Aursnes 6; Nelson 5 (Linssen 5.5), Til 5.5 (Toornstra 6), Sinisterra 6; Dessers 5. All: Slot 5.5

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