(K.Karimi – A.Papi) – La Roma vola in Europa League battendo il Torino per 3-0. I voti e le pagelle del match:
-Torino-
Berisha 5.5; Lukic 5.5, Zima 5, Rodriguez 4.5 (Buongiorno 5); Ola Aina 6, Ricci 5.5 (Mandragora s.v.), Pobega 6, Ansaldi 5 (Seck 5.5); Praet 6, Brekalo 5.5 (Pjaca 6); Belotti 5.5 (Pellegri 5.5). All: Juric 5.5
-Roma-
RUI PATRICIO 6 – Fondamentalmente non viene chiamato quasi mai in causa ma in quelle rare occasioni che deve sporcarsi i guanti lo fa nel modo giusto. Perfetto sul diagonale di Pobega ad inizio ripresa. Preciso anche nei lunghi rilanci per le due punte.
MANCINI 6 – Qualche affanno di troppo con la palla tra i piedi, meglio nella marcatura uno contro uno. Ingaggia un bel duello con Brekalo e nonostante la differenza fisica ne esce a testa alta.
KUMBULLA 6,5 – Ottima prova contro un osso duro come Belotti. Con le buone e con le cattive riesce a tenere botta sia nel gioco aereo che in campo aperto. Anche ruvido quando serve ma mai oltre i limiti. Sicuramente per lui è meglio disimpegnarsi da centrale dei tre che da braccetto di sinistra.
IBANEZ 6,5 – I soliti svarioni non possono mai mancare, specie nel primo tempo, ma nel complesso ha la forma e l’attenzione giusta per rimediare ad ogni singolo errore. La notizia più importante è averlo visto con la gamba bella esplosiva in vista di mercoledì.
ZALEWSKI 6,5 – Anche a destra, per la prima volta, non sembra inadeguato. Quando punta Ansaldi sono dolori e solo un pizzico di imprecisione e la sfortuna gli negano l’assist gol nel primo tempo. Spinge meno rispetto a quando lo vediamo a sinistra ma avendo dimestichezza con entrambi i piedi è pericoloso in ogni parte del campo.
S. OLIVEIRA 6,5 – Ordinato, senza strafare, senza esasperare i ritmi. La gestione del pallone è pulita quando si passa dai suoi piedi, meno quando deve andare a concludere. Magari non varrà i 13 milioni del riscatto ma può tornare utile in rosa.
VERETOUT 7,5 – Finalmente si è rivisto il vero Veretout. Caparbio, esplosivo, rapido nel rubare palla e ribaltare l’azione, da vero centrocampista box to box. Gli manca solo il gol, ma anche in questo è altruista perché almeno uno dei due rigori lo avrebbe potuto calciare ma ha lasciato spazio ad Abraham e Pellegrini. Essendo più fresco di tanti altri può tornare utile anche a Tirana. Dubbi benedetti.
SPINAZZOLA 6 – Non può essere al top e come spesso accade dopo lunghi infortuni la seconda partita si paga sempre dazio. Di fronte aveva un avversario non semplice dal punto di vista fisico come Aina, in grado di contenerlo bene sulla velocità. Un guizzo nella ripresa (non sfruttato da Pellegrini) ha fatto intravedere le sue enormi potenzialità nell’uno contro uno. Sarà un’arma micidiale nella prossima stagione, uno da cui ripartire.
PELLEGRINI 7 – Tanta corsa, tante botte, senza pensare a Tirana, senza risparmiarsi. Assist per il vantaggio di Abraham e qualche guizzo in solitaria che meritava maggior fortuna. Gioca 80’ ma esce con il sorriso, segno evidente che i contrasti non hanno lasciato il segno nel fisico e nell’umore. Adesso ci sono cinque giorni per portare la nave in porto col vessillo.
SHOMURODOV 7 – Una prova alla Marco Delvecchio, da seconda punta in grado di girare attorno ad Abraham. Avrebbe meritato almeno un gol e di certo ha lasciato tutto quello che aveva in campo. Stremato viene sostituito gli ultimi 20’ ricevendo il cinque della panchina e consapevole di aver forse meritato un posto per l’anno prossimo. Di certo non è un centravanti, ma vicino ad un’altra punta può dire la sua. Con metri da attaccare davanti è un incubo per Zima, Rodriguez e Aina.
ABRAHAM 9 – Come il suo numero di maglia. 17 gol in Serie A, 27 stagionali, decima partita sbloccata dallo 0-0. Torna a gonfiare la rete in campionato dalla notte del derby, ritrovando quella lucidità che sarà fondamentale contro il Feyenoord. Il primo gol è da grande attaccante d’area di rigore. Dal dischetto è come al solito freddissimo (se avesse iniziato a calciarli prima avremmo diversi punti in più). Ora manca l’ultimo match per diventare definitivamente l’idolo della Sud.
dal 57′ KARSDORP 6 – Più solido e pratico di Zalewski, mette birra nelle gambe per la finalissima di mercoledì. Si presenta con un bel tiro-cross coraggioso di volée.
dal 57′ CRISTANTE 6,5 – Entra con i ritmi del Toro già bassi, ma dimostra quanto sia stato lucido e importante in questa stagione. Tappa un paio di falle con naturalezza.
dal 75′ ZANIOLO 6 – Il mix tra l’8 che meriterebbe per come si prende il rigore del 3-0 ed il 4 per come spreca banalmente una ripartenza ghiotta.
dal 81′ VINA 6 – Generoso negli ultimi dieci minuti, cerca anche il suo primo gol italiano che non cambia il giudizio sulla sua stagione pessima.
dal 81′ EL SHAARAWY 6 – Non concretizza una volata in area del Toro sparando su Berisha. Ma l’impatto è positivo.
ALL. MOURINHO – Semplicemente un capolavoro. Preparare una gara così importante a 5 giorni da un’altra ancor più decisiva è roba per pochi eletti. La sua Roma chiude a 63 punti, facendo meglio della passata stagione e arrivando a Tirana con la giusta serenità per tentare l’impresa. La rosa non era sicuramente all’altezza delle prime quattro ma con un arbitraggio come quello di questa sera la classifica sarebbe stata ben altra. Non è populismo ma realtà.