Chris Smalling è uno dei leader e punto fermo della difesa di Josè Mourinho, ha giocato da capitano le prime partite della stagione. Guido D’Ubaldo, inviato ad Albufeira, lo ha intervistato per il quotidiano sportivo. Le sue parole:
Chris, si riparte da quella coppa alzata al cielo nella notte di Tirana
«È bastato vedere i festeggiamenti per capire cosa abbia significato per i tifosi. Ora è importante dare continuità a questa vittoria e costruire una base dalla quale ripartire».
Una stagione ad altissimi livelli, fino ad essere indicato il miglior giocatore della finale di Conference League
«Il primo anno che ho vissuto a Roma ero in prestito e non ho avuto infortuni, poi al secondo poco dopo aver firmato il contratto con il passaggio a titolo definitivo alla Roma mi sono fermato. In allenamento sono atterrato male dopo un intervento. Un infortunio non grave ma fastidioso e me lo sono trascinato per diversi mesi. Alla fine il segreto è stato lavorare molto e rispettare i tempi di recupero».
Conoscevi Mourinho dai tempi del Manchester. Lo hai trovato cambiato a distanza di anni?
«Il mister è sempre lo stesso, è un leader con un carattere così forte che ha forgiato negli anni con i successi. Un grande allenatore come Mourinho che gode di una stima enorme in tutto il mondo è il profilo perfetto per la Roma, non a caso ha vinto subito, alla prima stagione».
Difensore dal grande rendimento e correttissimo. Nella scorsa stagione neppure un’ammonizione. Non commettere falli fa parte del tuo modo di giocare?
«Cerco di stare attento, quando si va in campo è una battaglia che si vuole vincere a tutti i costi, ma alla fi ne si stringe la mano all’avversario».
I tifosi si aspettano di vincere ancora, la Roma è competitiva?
A me piace questa squadra, è normale che le aspettative aumentino e che si sposti l’asticella verso l’alto. Il gruppo è buono, saremo più forti e più costanti della scorsa stagione».
In questi primi giorni di ritiro sei spesso con Matic, che ha giocato con te al Manchester. Lo stai aiutando ad inserirsi?
«Nemanja lo conosco bene, con lui ho sempre avuto un buon rapporto. È bello ritrovare un altro viso familiare. o. È un rinforzo molto importante in vista della nuova stagione. Mi trovo bene con lui ma anche con gli altri compagni».
Il tuo contratto scade a fine stagione, ma c’è una clausola per rinnovarlo automaticamente. Pensi di chiudere la carriera nella Roma?
«La priorità per me è giocare e aiutare la squadra e poi le cose verranno da sè. o. Cerco di sfruttare al massimo qualsiasi allenamento, ogni partita per prolungare la mia carriera avendo cura di me stesso»
Così com’è, in attesa dei rinforzi che vuole Mourinho, la Roma può lottare per tornare in Champions?
«Io penso di sì, credo che questo debba essere l’obiettivo minimo per la Roma. Questo club è fuori da troppo tempo dalla competizione europea più importante. Deve rientrare tra le prime quattro per partecipare alla Champions e poi provare a vincere un altro trofeo».
Fonte: Corsport