Giacomo Faticanti si lega alla Roma fino al 2026: il centrocampista giallorosso classe 2004, che ha svolto il ritiro estivo in Portogallo con Mourinho, ha rinnovato il contratto con il club giallorosso. Il comunicato ufficiale della Roma:
L’AS Roma è lieta di comunicare che Giacomo Faticanti ha prolungato il proprio rapporto con il Club fino al 30 giugno 2026.
“Giacomo rispecchia i valori che cerchiamo nei nostri ragazzi e ha tutto per proseguire in un percorso di crescita costante e ricco di soddisfazioni. Per questo siamo estremamente felici di poter annunciare il suo rinnovo”, sono le parole del Responsabile del Settore Giovanile, Vincenzo Vergine.
Centrocampista, classe 2004, Faticanti è entrato a far parte del settore giovanile giallorosso nell’estate del 2018. È nel giro della Prima Squadra: è stato convocato da Mister Mourinho per il recente ritiro pre campionato in Algarve.
Congratulazioni, Giacomo!
Fonte: Asroma.com
Faticanti, poi, ha anche rilasciato un’intervista ai canali ufficiali giallorossi: “Ringrazio ogni giorno di poter vestire questa maglia, è un’emozione, è qualcosa di unico. Ho vissuto per tre anni dentro Trigoria, è stata la mia casa, la Roma è il top da questo punto di vista. Devo soprattutto ringraziarla per avermi fatto crescere come uomo – le sue dichiarazioni -. Sono contentissimo di essere il capitano della Primavera, portare la fascia al braccio sarà sicuramente una responsabilità. Daniele De Rossi è stato sempre per me un punto di riferimento, l’ho sempre seguito fin da piccolino e gioco con il 16 per lui. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di scoprire una grande persona prima di un grande calciatore”.
“L’esperienza in Portogallo è stata un’emozione unica, non ti aspetti di giocare con gente come Dybala, per fare un nome. È stata un’emozione salutarlo per la prima volta e allenarsi con lui. Dybala come gli altri. È stata un’esperienza importante, anche allenarsi sotto la guida di mister Mourinho non è da tutti e lo ringrazierò perché mi ha aiutato molto – ha aggiunto -. Chi è romano e romanista sente la pressione in modo diverso, quando perdi una partita è diverso e quando vinci è un’emozione indescrivibile”.