Gli scampoli finali di gara con Udinese, Ludogorets ed Empoli, prima della mezz’ora, recupero incluso, di ieri contro l’HJK Helsinki: oggi Mady Camara, ultimo arrivo nel calciomercato estivo della Roma, si presenta in conferenza stampa al “Fulvio Bernardini” di Trigoria. L’intervento del centrocampista arrivato in prestito con diritto di riscatto dall’Olympiakos:
Apre la conferenza stampa il General manager Tiago Pinto: “Buongiorno a tutti, oggi sono doppiamente felice perché presentiamo Mady e perché è l’ultima presentazione (ride, ndr). Scherzi a parte, avete visto Camara in qualche partita, purtroppo con tante partite in corso non abbiamo avuto il tempo di presentarlo. Abbiamo avuto l’infortunio di Wijnaldum e la capacità di trovare velocemente la soluzione per portare alternative alla squadra e all’allenatore. Per Mady è una sfida importante, ha fatto una buona settimana, ci aiuterà tanto dentro e fuori dal campo, il suo atteggiamento è importante”.
Cosa ti ha sorpreso della Roma?
“La cosa che mi ha sorpreso di più è l’ambiente familiare che si respira qui”.
Qual è il compagno che ti sta aiutando di più nell’inserimento?
“Nessuno in particolare, ma tutti mi hanno accolto benissimo come un fratello, da parte mia devo ripagare mettendomi a disposizione”.
Quanto ha influito Mourinho? La trattativa?
“Diversi club si erano interessati e avevo anche esitato, ma quando si è fatta viva la Roma non ho avuto dubbi. Ho parlato con il mister che mi ha spiegato il progetto e ho subito deciso di venire qui. Come mia abitudine sono qui per dare tutto e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi”.
Manolas ti ha parlato della Roma? Le differenze tra la tifoseria dell’Olympiakos e della Roma?
“Sì, ho parlato con Manolas in particolare dopo l’accordo raggiunto con la Roma, mi ha parlato benissimo della Roma, di quanto fosse grande il club e del calore che si respira e che ho potuto riscontrare. L’Olympiakos ha una tifoseria magnifica con tifosi molti caldi e quelli della Roma non sono da meno. Spero di essere accolto con lo stesso calore con cui sono stato accolto in Grecia”.
A 25 anni questa è l’occasione più importante della tua carriera? Che sensazioni ti dà lavorare con Mourinho?
“Sì, è motivo di grande orgoglio essere al servizio di uno dei migliori allenatori della storia del calcio, se non il migliore. Qui per sfruttare questa occasione, imparare e crescere. È una bella occasione, l’importante è mettersi a disposizione, lavorare e non porsi mai limiti”.
A centrocampo c’è tanta concorrenza. Qual è il tuo obiettivo nella Roma?
“Sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, sarebbe il mio sogno e il mio intento, cercherò di lavorare per farlo. Condividere lo spogliatoio con campioni del calibro di Matic, Cristante, Pellegrini, Wijnaldum e lo stesso Bove è un motivo di grande orgoglio. Come ho già detto, c’è massima umiltà da parte mia e voglia di mettermi a disposizione, ascoltare e aiutare il club a raggiungere gli obiettivi”.
Che impressione ti ha fatto il campionato italiano a livello tattico e di intensità di gioco?
“Esistono differenze tra il campionato greco ed italiano, ma ogni campionato ha una sua identità e cultura, anche quello francese dove ho giocato. Sta a me adattarmi. La squadra ha tutte le qualità per fare bene, dovrò lavorare per ambientarmi al meglio e mettere le mie qualità a disposizione di questo gruppo già molto buono”.
Mourinho ha detto che non sei al 100%, quanto ti manca per raggiungere la piena forma fisica?
“Come ha detto il mister non sono al 100%, sto lavorando giorno per giorno per la forma ideale per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi collettivi che sono anche miei personali, non mi pongo limiti”.
Hai caratteristiche diverse dai giocatori in rosa, cosa ti chiede Mourinho?
“Il mister mi sprona sempre a continuare a lavorare con intensità per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi e a vincere le partite, mi dice questo in continuazione”.