(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Empoli e Roma al termine dell’incontro dello stadio Castellani:
-Empoli-
Vicario 7; Stojanovic 6.5, Ismaijli 5.5, Luperto 6.5, Parisi 6.5 (Cacace 5); Haas 6 (Akpa-Akpro 5), Marin 6 (Grassi s.v.), Bandinelli 7.5; Pjaca 5.5 (Bajrami 6); Satriano 6.5, Lammers 6 (Cambiaghi 6). All: Zanetti 5.5
-Roma-
RUI PATRICIO 6,5 – Un gol subito da colpo di biliardo, due volte salvato dal palo. Ma il portoghese si risolleva dopo la papera di Udine regalando nuove certezze ad una difesa comunque troppo sbandata.
MANCINI 5 – L’impressione è che, nonostante si veda un Mancini molto più moderato in campo, la sua funzione nel gioco della Roma sia a buoni livelli di inutilità. Pressa poco, marca in maniera larga e non accompagna quasi mai l’azione. Dorme sull’1-1 di Bandinelli, si fa saltare da Satriano che lo grazia clamorosamente.
SMALLING 6 – La stanchezza comincia a farsi sentire anche per il gigante inglese, che sulle palle aeree è sempre dominatore. Ma quando c’è da uscire in pressione rischia di diventare un birillo facile per la mobilità di Satriano e Lammers. Colonna non più così stabile.
IBANEZ 6,5 – Anche il neo-convocato dalla Seleçao brasiliana non brilla per pulizia di giocate o interventi, ma ha il gran merito di aggredire, uscire in pressione e guadagnarsi il rigore (poi fallito da Pellegrini) che poteva chiudere la gara. Se unisse la sua aggressività ad una maggiore fermezza tecnica, sarebbe top.
CELIK 6 – Ha sulla coscienza il gol del momentaneo pareggio di Bandinelli, mentre in fase offensiva si mostra molto più a suo agio. Almeno due ottimi assist non concretizzati, compreso quello per Bove che meritava miglior sorte.
CRISTANTE 5,5 – Tanto sacrificio e poca qualità. Gli viene richiesto uno sforzo di dinamismo che purtroppo non può onorare. L’applicazione è il suo pane e almeno su quel piano non si può discutere. Tatticamente in difficoltà.
MATIC 6 – La sua qualità nella gestione del pallone è indubbia ma viene annacquata dalla necessità di andare a coprire vaste porzioni di campo. La fatica lo porta ad un netto calo negli ultimi minuti, ma stringe i denti per necessità. Ora forse ha bisogno di un break.
SPINAZZOLA 6,5 – In crescita rispetto alle ultime uscite sia nel puntare l’uomo sia nell’attenzione difensiva. Ancora dista anni luce dal motorino ammirato all’Europeo ma questi sono passaggi funzionali al pieno recupero. Con l’infortunio di Zalewski sarà chiamato agli straordinari.
PELLEGRINI 5 – Tutto gira nel verso sbagliato. Sfiora il gol con un bellissimo gesto tecnico nello stretto dopo pochi minuti (assist di Dybala). In molte azioni pecca di precisione, così come sul rigore che avrebbe chiuso prima la pratica. È decisamente un momento no, ma dopo averle giocate tutte da titolare l’appannamento è inevitabile.
DYBALA 8 – Semplicemente il man of the match. Un gol bellissimo con il magico sinistro sotto l’incrocio dei pali dal limite. Con il Ludogorets ci era andato vicino, mentre stasera pesca il bersaglio grosso. Nel secondo tempo riemerge con la solita classe pennellando un pallone al bacio per Abraham, che vale il gol vittoria. Un talento così fa la differenza.
ABRAHAM 7 – Molto più mobile e presente rispetto alle prime uscite. Guadagna ultimissime punizioni spalle alla porta che aiutano la squadra. Il secondo gol della sua stagione è molto pensate e da 9 vero. Anche il morale sembra essere tornato quello dello scorso anno. Avanti tutta.
-Subentrati-
dal 82′ BOVE 5,5 – Stavolta il suo ingresso in campo non è sintomo di brillantezza, come spesso accade. Sul groppone un pallone sanguinoso lasciato ad Akpa Akpro (che colpisce il palo) e un gol divorato in contropiede.
dal 82′ BELOTTI 6 – Corre, tantissimo, e si costruisce dal nulla l’occasione per il suo primo gol giallorosso. Vicario però si supera e lo scherma.
dal 95′ CAMARA S.V. – A pressare negli ultimi minuti al posto di Pellegrini.
dal 97′ VINA S.V. – Si rivede anche lui. Batte un paio di rimesse laterali con astuzia.
ALL. MOURINHO – Lo ha confessato lui stesso nell’intervista post partita: Matic e Cristante non sono una coppia ben assortita, ma non può fare altrimenti. L’acquisto di Camara è sbagliato nella logica, perché ritenuto non pronto nel momento in cui sarebbe servito. L’unica chance per recuperare un minimo di fluidità nella manovra è il ritorno di Zaniolo, in attesa di Wijnaldum. Per ora porta a casa tre punti pesantissimi che muovono la classifica e cancellano la disfatta di Udine