(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Lecce al termine del match vinto dai padroni di casa:
-Roma-
RUI PATRICIO 6 – Anche oggi subisce il suo gol quotidiano. Ma senza colpe, visto che il destro secco di Strefezza esce da un nugolo di gambe. Da ricordare solo una presa bassa su tiro di Di Francesco.
MANCINI 6 – Nel primo tempo pecca nell’aiutare poco Zalewski sulla destra contro il velocissimo Banda. Si becca un altro giallo, ma se la cava con esperienza.
SMALLING 7 – Ormai segna quanto Haaland. Lui è il vero bomber della Roma, oltre ad essere una certezza difensiva quasi scontata. Ceesay dalle sue parti non si vede mai.
IBANEZ 6 – Meno brillante e glorioso nelle uscite palla al piede, ma non gli si può imputare nulla, visto che dalle sue parti il Lecce non attacca praticamente mai.
ZALEWSKI 7 – Il migliore per intensità e lucidità. Spostato a destra non soffre di disorientamento e anzi ne approfitta per poter crossare con il piede forte. Le sue palle tagliate non sempre vengono utilizzate nel modo giusto ma sono un fattore della gara. Ci mette l’esperienza (che non dovrebbe avere a 20 anni) anche nel concitato finale.
CRISTANTE 6 – Soffre, mena, lotta. Come sempre ce la mette tutta. Come sempre non fa tutto nel modo giusto. L’equivoco più grande continua ad essere il suo ruolo.
PELLEGRINI 6,5 – Parte subito forte con palleggio veloce e buona regia. Avrebbe almeno un paio di ottime occasioni dal limite per punire Falcone ma spara fuori. La condizione non è ottimale e con il passare dei minuti si va spegnendo.
VINA 5 – Rispolverato dopo alcune settimane gioca un primo tempo di discreta fattura. Cross interessanti e qualche amnesia difensiva. Le scelte non sono sempre il suo forte.
ZANIOLO 5 – La palla offertagli da Dybala andava solo spinta dentro a tu per tu con Falcone. Al di là dell’errore non si sono visti i guizzi che tutti si aspettano da lui. Baschirotto e Umtiti non sono di certo due fulmini di guerra eppure non riesce a prenderli in velocità, anche quando gli spazi si aprono.
DYBALA 6,5 – Oggi si era messo a risparmio energetico per non aggravare il suo affaticamento muscolare. Il primo tempo è filato via liscio, ma nella ripresa arriva la beffa: segna il rigore e si stira. Altro gol da tre punti ma il timore che lo si riveda direttamente nel 2023.
BELOTTI 6 – Sportellate tante, sponde altrettante, qualità poca. Encomiabile l’atteggiamento messo in mostra nei 77’ giocati. Gli manca sempre un pizzico per mettere la palla in fondo al sacco. Deve ancora crescere.
-Subentrati-
dal 46′ SPINAZZOLA 5,5 – La paura è che l’ottima prova di San Siro sia stata soltanto un episodio. Entra al posto di un Vina disastroso ma non fa molto meglio. Gendray contro di lui fa ottima figura.
dal 46′ ABRAHAM 6 – L’ingresso in campo ha rallegrato tutti: pronti, via e rigore preso con arguzia sullo sgambetto di Askildsen. Poi si divora due gol, un trend fastidioso che lo accompagna ormai da inizio anno.
dal 50′ MATIC 6 – La gamba non è delle migliori. Quanto meno gioca con maturità e tiene la posizione evitando che la squadra si sbilanci.
dal 77′ SHOMURODOV 5,5 – Il solito oggetto misterioso. Alterna buone iniziative, come il diagonale nel recupero respinto da Falcone, a errori marchiani di controllo o di transizione.
dal 88′ KUMBULLA S.V. – Gradito ritorno nelle rotazioni difensiva al posto di un Mancini esausto.
ALL. MOURINHO – trova i tre punti fondamentali per muovere la classifica ma ancora insegue la quadratura del cerchio. Rischia di essere la vittoria di Pirro, come disse Garcia dopo Roma-Napoli e aver perso Gervinho e Totti per infortunio. L’importanza di Dybala è paragonabile a quella del capitano in quel periodo. Purtroppo la sua assenza potrebbe condizionare in modo decisivo quest’ultimo mese prima del Mondiale.
-Lecce-
Falcone 6.5; Gendray 6.5, Baschirotto 6, Umtiti 6, Pezzella 5.5; Askildsen 5 (Helgason 5.5), Hjulmand 4, Gonzalez 5.5 (Blin 6); Strefezza 6.5 (Di Francesco 6), Ceesay 5, Banda 6.5 (Colombo s.v.). All: Baroni 6.