(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Roma e Lazio, il derby vinto di misura dai biancocelesti:
-Roma-
RUI PATRICIO 6,5 – Non si può pretendere un miracolo dal numero 1 portoghese dopo la catastrofe di Ibanez. Quanto meno tiene a galla la Roma con una super-parata su Anderson nel secondo tempo.
MANCINI 5,5 – Partita condizionata dall’ammonizione sacrosanta per fallo in ritardo su Zaccagni. I suoi tentativi di verticalizzazione sono spesso fuori misura. Rimane negli spogliatoi a fine primo tempo per evitare un secondo giallo.
SMALLING 6,5 – Ad un certo punto è sembrato di vedere un match Smalling vs. Lazio, quasi come se l’inglese fosse l’unico a credere ancora alla speranza del pareggio. Sulle palle alte è il solito leader, va elogiato per la voglia messa in campo.
IBANEZ 3 – Voto che rispecchia i gol regalati alla Lazio da quando indossa la maglia giallorossa. L’aggravante è quello della recidiva, visto che già nel 2020 aveva concesso tre punti ai rivali cittadini a causa di due svarioni agghiaccianti. Oggi riesce a fare anche peggio, con un pallone sanguinoso perso per prosopopea ingiustificata, che regala alla Lazio un derby da 0-0. Il resto della sua prova è incommentabile, troppo grosso lo svarione per dire altro.
KARSDORP 5 – La sua bilancia è assolutamente in negativo. Contributo offensivo costantemente limitato da Marusic e Zaccagni mentre quando c’è da inseguirli iniziano i dolori. Nel secondo tempo lascia giustamente il posto a El Sha, con il cambio di fascia di Zalewski.
CAMARA 5,5 – La sua aggressione alta nel primo quarto d’ora sembrava aver inciso nel match. Con il passare dei minuti si va via via spegnendo fino a rimanere inoperoso fino al cambio. Se la partita si mette sui binari del possesso palla l’utilità di un rompi gioco come lui viene inevitabilmente meno.
CRISTANTE 5 – In un match di alta intensità non ha il tempo di poter controllare la palla tre volte prima di lanciare. Ne esce fuori una prestazione carica di errori e imprecisioni. Purtroppo tutti limiti chiari da tempo.
ZALEWSKI 6 – Non paga lo scotto dell’emozione e della tensione, rimanendo a lungo uno dei più lucidi. Una delle poche carte che funzionavano all’inizio era il duetto che proponeva con Pellegrini in sovrapposizione. Peccato non essere riuscito a puntare con maggiore continuità Lazzari che dopo il colpo alla spalla era in evidente difficoltà.
PELLEGRINI 5,5 – Galleggia tra le linee e sembrava aver trovato la zona giusta per incidere. Purtroppo una volta avvicinatosi al limite c’è sempre qualcosa che gli impedisce di arrivare alla conclusione. Il problema al flessore lo inizia a tormentare dalla fine del primo tempo e lo elimina dalla contesa ad inizio secondo tempo.
ZANIOLO 5,5 – Il suo lampo, subito dopo il gol di Felipe Anderson, poteva regalare il pari immediato (complice deviazione di Marusic). Purtroppo non ha lo spazio necessario per sprigionare tutti i suoi cavalli e finisce con intestardirsi in dribbling impossibili. Anche nel secondo tempo è uno dei pochi ad apparire pericoloso.
ABRAHAM 5 – Palle tenute poche. Sponde utili rare. Giocate in aria di rigore nulle. Il ricordo del derby di ritorno dello scorso anno sembra davvero lontano, sia dal punto di vista tecnico che psicologico. Purtroppo quella che doveva essere la sfida del rilancio è diventata la notte dell’incubo.
-Subentrati-
dal 46′ CELIK 5,5 – Ha il merito di rendere meno pericoloso Zaccagni, ma quando deve fare il suo, ovvero giocare da terzino puro e andare al cross dal fondo, è impreciso e caotico.
dal 53′ VOLPATO 6 – Qualche erroruccio di frenesia lo commette anche lui, ma va applaudita l’energia e la serenità con cui entra in campo. Peccato per quello slalom sulla destra nel finale, concluso con un tocco senza senso in area.
dal 63′ EL SHAARAWY 5,5 – Poco coinvolto, se non con qualche lancio profondo non nelle sue corde. Avrebbe l’occasione di andare al tiro dal limite, ma si incaponisce in dribbling insensati.
dal 73′ MATIC 6 – Non gli riesce la replica del guizzo di Verona. Prova a mettere qualche pallone dentro con lucidità, ma senza grande genialità.
dal 73′ BELOTTI S.V. – Dare il ‘non giudicabile’ al Gallo è come una bocciatura, visto che avrebbe venti minuti abbondanti per farsi notare. Ma i palloni toccati non si contano nelle dita di una mano.
ALL. MOURINHO – il match era stato studiato per partire forte e poi gestire la situazione. L’errore di Ibanez rovina ogni strategia, rimettendo tutto nel binario preferito da Sarri. Nel secondo tempo i cambi non portano alla reazione sperata e alla fine i tiri nello specchio sono soltanto due in 90’. Era lecito attendersi qualcosa di più.
-Lazio-
Provedel 6.5; Lazzari 6 (Hysaj 5.5), Casale 6.5, Romagnoli 7.5, Marusic 6.5; Vecino 6, Cataldi 7, Luis Alberto 6 (Basic 6); Pedro 7 (Cancellieri 6.5), F. Anderson 7, Zaccagni 6 (Romero s.v.). All: Sarri 6.5