La Roma chiude il 2022 con un pareggio contro il Torino: termina 1-1 la gara contro i granata valida per la 15esima giornata di campionato, ultima partita prima della sosta per il Mondiale in Qatar. Dopo la sfida il tecnico giallorosso José Mourinho, espulso nel corso della gara, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
MOURINHO A DAZN
Cosa è accaduto durante l’espulsione?
“L’espulsione è giusta, le mie parole meritano il rosso. Ho parlato con l’arbitro dopo e mi sono scusato, ma del suo modo di arbitrare non voglio parlarne. Ho avuto l’umiltà di scusarmi per le mie parole, ma la sua performance durante la partita la lascio commentare a voi”.
Cosa non le è piaciuto dell’arbitro?
“Non voglio parlarne. La partita è finita, quella che si può vincere non è quella terminata, ma la prossima. Ho parlato con l’arbitro e veramente non mi piace parlare pubblicamente di questa situazione”.
Parlando della partita…
“Quale delle due? Una fino al 70’, dove i tifosi della Roma vogliono andare a casa, sono dispiaciuti e fischiano, mentre negli ultimi minuti abbiamo creato di più rispetto alle ultime 4/5 partite. Il perché? È facile, quando uno come Dybala non gioca è molto diverso per noi. Non voglio fare Harry Potter, ma quanti punti avremmo fatto con Dybala in campo nelle ultime 6? In due non c’era neanche Pellegrini. Le difficoltà nel nostro gioco si vedono, ma la luce sta lì. Ci sono dei giocatori che hanno un livello bassissimo, dobbiamo riposare. Dal punto di vista individuale alcuni devono fare un’autoriflessione, un’autocritica che farò anche io con me stesso. Comunque solo una squadra unita come noi fa quello che abbiamo fatto oggi. Quando prendi due pali e sbagli un rigore al 93’ di solito la partita muore lì e invece è andata fino alla fine. Chiamo questi 20 minuti i 20 minuti della speranza. La speranza di avere Dybala, Pellegrini e tutti insieme, anche Tahirovic. Sono settimane che dicevo che era pronto e oggi è entrato bene. Complimenti per il suo debutto”.
Manca la mentalità?
“La mentalità la fanno i giocatori. Si parla tanto di cultura di club, di tifoseria e città, ma secondo me no, tutto si costruisce con la mentalità dei giocatori”.
Belotti era il designato per calciare il rigore?
“No”.
Chi era?
“Non te lo dico, ma non era Belotti. Il problema per me non è sbagliare, ma quando non dai quello puoi dare. Belotti ha avuto il coraggio di tirare il rigore, almeno ha avuto il coraggio di farlo”.
Mourinho non ha voluto rispondere alle domande dallo studio.
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MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
È preoccupato che la Roma sia Dybala dipendente?
“In questo momento che ha recuperato, non so preoccupato. ho la speranza che possa tornare bene per il secondo periodo di campionato. Questi 20 minuti sono stati 20 minuti di speranza perché Tahirovic sarà un grande giocatore. Per una squadra come la Roma avere la possibilità di avere in futuro un giocatore così è una fortuna. Non smetterò mai di sviluppare questo giocatore, è una speranza per me, è un giocatore in più che con il tempo potrà avere spazio e stabilità. La situazione di Dybala è ovvia: nei 20 minuti con Paulo abbiamo avuto più emozione nello stadio, più palle gol, più emozione. Sono sei partite di campionato di fila senza di lui. Per questa squadra è tanto. Per questa ragione io esco con la speranza e contento per l’atteggiamento dei giocatori in questi 20 minuti. La squadra ha lottato fino alla fine per cercare di cambiare un risultato. Io sono positivo in funzione di questa finestra di speranza che ho visto nel dramma finale”.
Il resto della Roma perché ha tutte queste difficoltà?
“Io ho la riposta. Se tu mi dai la parola che rimane con te, io ti rispondo fuori. Se non lo puoi fare, io non te lo dico. Pensa bene allo scorso e quest’anno, se ti manca qualcosa di fondamentale”.
C’è un problema di recuperare Abraham sotto il punto di vista psicologico?
“Io magari sono old fashion, ma penso che quando diventi un giocatore professionista, in un universo di milioni e milioni di bambini che lo volevano essere, non hai bisogno dell’appoggio di nessuno. Non hai bisogno di una fonte esterna. Una cosa è sbagliare, l’altra cosa è l’atteggiamento. La domanda riflette il mondo di oggi, quale appoggio psicologico? Va lì, fai duelli individuali. Se Sbagli ne farai un altro. Ci sono milioni di bambini che vorrebbero essere lì. Non è l’allenatore, direttore, psicologo, sei tu che puoi cambiare. Oggi Volpato non ha giocato bene e sai di chi è la colpa? Mia, perché non è il giocatore adatto a giocare contro una squadra che gioca a uomo, con calciatori grossi che fanno fallo. Ho cambiato per proteggerlo. Ci sono altri giocatori invece che devono avere un livello alto di performarce. Sbagliare è parte dell’uomo e del calciatore”.
Perché Karsdorp non è all’Olimpico?
“Decisione mia. Non devo spiegare tutte le decisioni che prendo. Lui sa perché, i compagni anche. Io non devo dire il perché”.
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MOURINHO A ROMA TV+
“Non voglio parlare dell’arbitro. Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. La Roma di questi ultimi 20 minuti piace, poteva segnare 3/4 gol. Sono sei partite di campionato senza Dybala e due senza lui e Pellegrini. Questo significa tanto. Possiamo parlare che alcuni giocatori non stanno giocando bene o che la squadra sta faticando, ma questi ultimi 20 minuti non hanno bisogno di parole. Per me non era una sorpresa, dovevamo solo aspettare il momento in cui Tahirovic esordisse. Ci sono dei club e delle squadre che spendono milioni su milioni, mentre altre squadre costituiscono giocatori. Per me Tahirovic non è bravo, ma molto bravo”.