Torna in scena in Europa League. Domani, alle 18.45, la Roma è attesa dal Salisburgo nella gara d’andata dei playoff della competizione europea. Alla vigilia della sfida, il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto in conferenza dalla sala stampa della Red Bull Arena. Dopo il portoghese, ha parlato Paulo Dybala.
È già stato qui, cosa si ricorda delle sue precedenti esperienze?
“Ricordo tutto, la prima volta abbiamo perso e siamo stati eliminati ed esonerati. I ricordi non sono solo belli, ma anche brutti. La seconda volta ho ricevuto un premio bello, c’è stato tempo anche per stare qui con la famiglia in una città che non c’è bisogno di commentare, è troppo bella”.
Cosa si aspetta dalla partita di domani? C’è una similitudine tra il Salisburgo e qualche squadra italiana?
“Dal punto di vista dell’atteggiamento e della filosofia di gioco non mi sembra ci siano squadre di Serie A con profilo simile. Abbiamo fatto il nostro lavoro di analisi, ma non si sa mai l’obiettivo e il piano di gioco della squadra. Abbiamo visto tutto, le partite di Champions sono un buon riferimento. Il loro girone non è stato facile, fatto di squadre di qualità. La forza del Salisburgo è la qualità dei giocatori. Se volete sapere dove ci sono giocatori giovani e bravi, non c’è bisogno di cercare tanto: basta guardare qui. Quando si parla di età, qualche volta non è sinonimo di poca esperienza, ci sono ragazzi di 20-21 anni che già hanno giocato 10-15 partite di Champions. È una squadra di ottima qualità. Ho già detto tanto”.
La Roma è in corsa su due obiettivi importanti: corsa per la Champions in campionato ed Europa League. Lei ha detto che sarà un momento di difficoltà con 3 partite alla settimana. È più imprtante la partita di domani o quella col Verona?
“La prossima, è sempre la prossima, quindi quella di domani. Già lo sapevi. Domani è più importante”.
C’è la possibilità di vedere per la terza volta la stessa formazione schierata nelle ultime due? Il Salisburgo è uno squalo? Con che spirito la Roma affronta la gara? La Roma ha nelle sue corde la possibilità di vincere?
“Quando ho parlato di squali ho parlato di squadre fatte per vincere la Champions e si trovano a giocare l’Europa League. Tutto il peso e la responsabilità sono su di loro: Barcellona, Manchester United e Juventus sono fatte per vincere la Champions. Su di loro è il peso di vincere, come lo è stato per noi lo scorso anno in Conference. Arsenal, Manchester United, Juventus e Barcellona. Il Salisburgo non è fatta per vincere la Champions, ma per competere ed è finito terzo nel girone. Il nostro obiettivo è vincere domani, non vado più lontano di questo. Non è l’obiettivo di perdere o pareggiare, ma vincere domani. È difficile, ma non pensiamo oltre questo. Siamo 24 squadre, siamo lontanissimi. In queste due partite l’obiettivo è cercare di passare il turno. C’è la possibilità di schierare la stessa formazione, se cambiamo facciamo 1-2 cambi, non di più”.
Tra i possibili pochi cambi potrebbe pensare di far riposare Abraham? A che punto è il recupero di Wijnaldum?
“Domani Gini non giocherà titolare, vediamo di partita in partita e di allenamento in allenamento. Vediamo se la partita darà la possibilità di farlo giocare come a Lecce. I dati di lavoro sono positivi, ma il ritmo della partita è un’altra cosa. Ogni nostra partita si gioca fino all’ultimo minuto, non siamo una squadra capace di fare risultato al 25′. Mancano tante partite, sicuramente arriverà il momento in cui Wijnaldum potrà iniziare una partita. Abraham? Non riposa, gioca”.
La situazione di Karsdorp? Significa che c’è stato il passo di cui lei ha parlato?
“Sì, la verità è che è la prima volta che è convocato perché non era in condizioni fisiche di essere convocato prima. Dal punto di vista della nostra situazione personale da dicembre non esiste un problema. Il problema nasce col Sassuolo, non è piaciuto il suo atteggiamento quando è entrato, poi c’è stato un mio aggettivo troppo pesante e siamo entrati in quel periodo. Abbiamo sempre avuto un rapporto positivo, al di là di quel giorno, e ci sono state tante bugie non dei giornalisti, ma di chi ha parlato senza sapere cosa c’era fra di noi. Sono contento del suo ritorno, è una possibilità in più per noi. Non abbiamo tante opzioni. Averlo significa che Zalewski non ha bisogno di giocare a destra ed El Shaarawy non ha bisogno di giocare da quinto ma è una possibilità davanti. Il fatto che Rick dica che vuole giocare per la Roma e vuole aiutare i compagni e la squadra è importantissimo, è un giocatore a cui vogliono bene. Sono contento ed è importante per tutti noi”.
L’intervento di Dybala:
Conosci la squadra del Salisburgo?
“Credo che quando una squadra gioca la Champions significa tanto, non è facile giocarla per nessuna squadra. Affrontiamo una squadra difficile, saremo pronti per domani”.
Quanto ha inciso il Mondiale sulla paura di infortunarsi? Sei più tranquillo ora?
“Quando arriva una competizione così sappiamo quanto sia rischioso perdere una competizione del genere, può succedere attraverso un infortunio. Ed è successo a qualche mio compagno. Con la consapevolezza che avevamo di poterlo vincere nessuno voleva restare fuori. Non penso agli infortuni, cerco di curarmi al massimo. Penso ai dettagli e ci sono tante persone che mi aiutano fuori dal campo in tutti gli aspetti. Cerco di stare sempre al 100% per rendere al meglio. Ho avuto brutte esperienze, ma succede a tanti”.
Dopo che si vince un Mondiale, con che spirito si affronta una manifestazione come il campionato, la Champions o l’Europa League? Pensi che la Roma sia una delle favorite per la vittoria in Europa League?
“La vittoria del Mondiale è una delle cose più belle che possa accadere ad un calciatore, è il massimo. Ma sono competizioni diverse che non ho vinto e voglio vincere, dare il mio meglio insieme ai miei compagni e all’allenatore per potare la Roma a vincere il trofeo. Sappiamo che ci sono squadre più forti e favorite per quello che rappresentano nel calcio, però non si sa mai cosa possa accadere. A volte i sorteggi sono fortunati, possono aiutarti. Adesso si affrontano Barcellona e Manchester United ed una resterà fuori. Dobbiamo pensare a noi stessi e far bene, non possiamo pensare oltre se non battiamo il Salisburgo”.
Iniziano a circolare voci sul tuo futuro, l’anno prossimo giocherai alla Roma?
“La clausola è una questione tra i miei procuratori e la società, non so cosa succederà a fine anno. Non so cosa succederà con me, figuriamoci con il mister, dovete chiedere a lui. Vorrei essere allenato da lui perché è uno dei migliori e voglio vincere con lui. Penso solo alla partita di domani, l’anno è lungo e ci sono tante partite da giocare. Voglio vincere con la Roma, ci sono due possibilità a livello matematico ma una è più probabile. Voglio vincere con la Roma e che la Roma giochi in Champions League l’anno prossimo”.
Dopo aver vinto il Mondiale, quanto senti la mancanza di un trofeo europeo con un club?
“Vincere a livello internazionale è molto bello, a livello di club mi manca e dico sempre che vincere aiuta a vincere. Spero di continuare su questa strada. Ho vinto tanti trofei in carriera, spero di poter raggiungere qualche trofeo a livello europeo perché hanno sempre un sapore in più”.