Oltre ad essere intervenuto in conferenza stampa con Paulo Dybala dalla Red Bull Arena, il tecnico giallorosso José Mourinho ha parlato ai microfoni dell’emittente televisiva alla vigilia della sfida contro il Salisburgo, valida per l’andata dei playoff di Europa League. Le sue dichiarazioni.
Quando arrivano squadre dalla Champions hanno sempre qualcosa in più, è un pericolo per una squadra come la Roma che ha perso l’abitudine di giocare la Champions?
“È un pericolo anche perché ci sono squadre che quando escono dalla Championsperdono ambizione, ma non è questo il profilo del Salisburgo. È una squadra di ragazzi giovani, i migliori giovani che ci sono in Europa, e per loro giocare significa possibilità di esperienza. Giocare in Champions dove non possono vincere e giocare in Europa League, dove pensano di avere possibilità di arrivare fino in fondo, può aumentare la loro motivazione. È una squadra di qualità con tanti giocatori bravi”.
Qui sono bravi a valorizzare i giovani e ottenere i risultati, quanto è difficile trovare la sintesi tra questi due concetti?
“Il loro mondo è diverso dal nostro, si trova in questa competizione ma è diverso. Il campionato austriaco è diverso, la filosofia del gruppo è oggettiva, il modo in cui investe e vende è fantastico. Lo fanno benissimo”.
Domani giocheranno molti titolari?
“Non abbiamo un’altra soluzione, è così che dobbiamo fare. Dopo la partita di ritorno in casa abbiamo un piccolo spazio di recupero fino alla partita contro la Cremonese. Adesso è difficile giocare domani, domenica e giovedì di nuovo. Dobbiamo fare il meglio possibile e devo pretendere dai giocatori tutto quello che possono dare e lavorare anche sul recupero e sulla prevenzione, sperando che tutto vada bene”.
Lei è un argomento sempre in tendenza, si parla quotidianamente del suo futuro. Cosa succederà a fine stagione quando incontrerà la proprietà? Che tipo di risultato ci potrà essere tra lei e la proprietà?
“Stai già partendo dal principio che la proprietà mi troverà solo a fine stagione. Siamo a metà febbraio”.
Che potrebbe succedere?
“Secondo te la proprietà vuole parlare con me solo a giugno, perché finisce il campionato?”.
È un po’ tardi?
“Mi sembra un po’ tardi (sorride, ndr)”.
Cosa si aspetta? Una bella chiacchierata in primavera?
“Non mi aspetto nulla, loro sanno cosa aspettarsi da me: ogni giorno a Trigoria nessuno lavora più di me”.
A Roma si sono tutti spaventati quando ha detto che a dicembre poteva andare via.
“La situazione è nota, avevo la possibilità di andare ma abbiamo deciso di no. Dal momento in cui ho deciso di no, è finita la storia”.