(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Fiorentina e Roma di oggi, valido per la 37.a giornata:
-Fiorentina-
Cerofolini 7; Venuti 5 (Dodò 6.5), M. Quarta 5.5 (Milenkovic 6), Igor 6.5, Biraghi 6 (Terzic 7); Mandragora 6, Duncan 5.5 (Kouamé 6.5); Ikoné 7, Barak 6, Saponara 5.5 (Sottil 6); Jovic 6.5. All: Italiano 6.5
-Roma-
SVILAR 6 – La sua seconda gara in Serie A appare sicura e senza affanni per circa 80 minuti. Poi le dormite della difesa e le sponde vincenti dei viola gli tolgono il sogno del clean sheet.
MISSORI 6 – Stavolta gioca da terzino destro puro, tenendo la posizione e disimpegnandosi con discreta sicurezza contro Saponara. Viene sovrastato da Mandragora in occasione del gol dell’1-1, ma probabilmente c’è un fallo all’origine di tutto.
SMALLING 7 – Per un tempo è il consueto dominatore. Di testa le prende tutte e respinge con coraggio anche un paio di affondi di Ikoné e Barak. Non è un caso se la Roma crolla nella ripresa dopo la sua uscita preventiva. L’impressione è che senza l’inglese, questa squadra faccia fatica con tutti.
LLORENTE 6 – Contro Jovic si batte con dignitosa sicurezza e vigore. Ottimo l’intervento ad inizio ripresa in scivolata che evita il tap-in vincente del serbo, ma anche lui non è esente da colpe nel caos generale che porta alla rimonta viola.
ZALEWSKI 5,5 – Prima da terzino sinistro, poi da esterno a tutto campo, denota solo parzialmente le sue qualità. Soffre troppo Ikoné e solo il raddoppio di marcatura di El Shaarawy lo aiuta a frenare il francese. Stanco, deve rifiatare in vista di Budapest.
BOVE 6 – Il suo lo fa sempre, anche al fianco di Tahirovic in una mediana verdissima. Aggressivo ma con riserva, per non farsi male, per non rischiare. Qualche strappo dei suoi, specie nel primo tempo e solita abnegazione. Nella ripresa col passaggio a 3 perde un pochino le distanze. Rimane in campo per 90’, un segnale anche in vista di mercoledì.
TAHIROVIC 5,5 – Pochissime occasioni di mostrare la sua qualità in impostazione, più propenso al recupero palla e agli sforzi in chiusura. Fisicamente è molto dotato ma deve migliorare nell’uso del corpo, in contrasti e duelli. Per l’anno prossimo diventa fondamentale mandarlo a giocare.
SOLBAKKEN 6 – Tanti errori di misura e movimento ma anche una preziosa sponda di testa per il vantaggio targato El Shaarawy. Nulla gli si può imputare dal punto di vista tattico, con ripiegamenti utilissimi sotto palla e raddoppi sulla fascia destra.
WIJNALDUM 6 – Qualche sprazzo interessante, a suo di affondi in campo aperto e movimenti fastidiosi per la difesa Viola. Nella ripresa la benzina finisce e lo si vede in un clamoroso contropiede sbagliato a campo spalancato. Dopo un’ora Mou lo tira fuori, come prestabilito. Si candida ad essere il vice Dybala per la Finale.
EL SHAARAWY 7 – Sono ben 6 i suoi gol in campionato, tantissimi considerando i minuti giocati e il ruolo ricoperto (basti pensare che Abraham è a quota 8). Da trequartista ha più chance di rimanere vicino all’area di rigore avversaria e si vede in occasione dello 0-1. Purtroppo ha accusato un piccolo fastidio e ha preferito lasciare il campo dopo il primo tempo. Non si rischia nulla in vista di Budapest.
BELOTTI 6 – Qualcosa di meglio rispetto al recente passato. Ispira lui Solbakken sul gol e va vicino anche alla prima gioia personale in campionato, sempre nel primo tempo. Per una volta oltre all’impegno si è vista anche qualche giocata di qualità. Purtroppo le occasioni per sbloccarsi sono quasi finite.
-Subentrati-
dal 46′ MANCINI 5,5 – Prende le redini di Smalling e non demerita. Ma serve maggiore personalità in alcune situazioni finali, dove la Fiorentina in area è arrivata a fare ciò che voleva.
dal 46′ CELIK 5,5 – Solita prova difensiva senza troppi affanni, peccato che appaia senza mordente, quasi arrendevole. Poco aiutato da Zalewski nell’ultima mezz’ora.
dal 59′ CRISTANTE 5,5 – Inserito per fare legna in mezzo al campo, questa volta ne prende poche e quasi sempre appare falloso e fuori tempo.
dal 71′ IBANEZ 4,5 – Mourinho gli chiede di fare il terzino adattato facendo salire Missori. Un cambio poco azzeccato, perché il brasiliano torna a cadere nelle distrazioni da incubo delle ultime settimane. Il liscio che regala a Ikoné il gol del 2-1 è da brividi.
dal 80′ ABRAHAM S.V. – Sfortunato, perché entra poco prima della clamorosa rimonta viola. La Roma è clinicamente morta dopo l’uno-due tremendo subito e l’inglese non può fare molto per rianimarla.
ALL. MOURINHO – La testa doveva essere già a Budapest e nel finale si è visto. Peccato perché nel primo tempo lo schieramento a 4 dietro aveva messo in difficoltà Italiano e i suoi. Paradossalmente il ritorno a 3 ha guastato tutto (assieme ad Ibanez). Ora si va a Budapest per scrivere l’esito di questa stagione: o si fa la storia e si chiude in trionfo oppure sarà davvero dura.