(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle dell’andata delle semifinali di Europa League tra Roma e Leverkusen:
-Roma-
RUI PATRICIO 5,5 – Nonostante il Bayer non tiri quasi mai in porta, riesce a procurare un paio di brividi evitabili all’Olimpico, con due uscite svagate e indecise. Sulla seconda per poco Frimpong non pareggia i conti. Da rivedere.
MANCINI 6,5 – Nei primissimi minuti fatica a contenere un Wirtz molto dinamico e in palla, ma le gerarchie si rovesciano dopo un quarto d’ora di panico. Il vice-capitano si destreggia con la solita cattiveria. Due sole pecche: il giallo per le solite zuffe e qualche pallone gestito male in verticale.
CRISTANTE 7,5 – Già contro Lukaku aveva fatto la sua buona figura sabato scorso. Stasera non si trova di fronte grandi centravanti, ma si destreggia come un centrale esperto e sicuro di sé. La ciliegina è il salvataggio sulla linea su Frimpong, non tanto per il gesto tecnico ma per l’ottimo senso di posizione. Smalling così può recuperare con calma.
IBANEZ 7 – Scaccia via uno dei periodi più complessi della sua carriera romanista con una prova in stile Conference dello scorso anno. Cattivo, deciso, concentrato e abilissimo nei proverbiali anticipi. Nessun errore di posizione o falli gratuiti, se non un giallo che Oliver gli mostra nella sua folle interpretazione arbitrale. Ci voleva.
CELIK 6 – Tante sbavature, anche pericolosissime ma l’attitudine giusta, quella delle gare importanti. Di fronte alla difficoltà non si tira indietro e affronta come può le sgroppate di Wirtz & company. Qualitativamente poteva fare molto meglio nell’appoggiare la manovra offensiva, ma oggi questo può bastare.
BOVE 8 – Basterebbe il gol a giustificare il voto rotondo ma dietro c’è molto altro. Recupera palla, salta un avversario, appoggia ad Abraham e poi piazza con il piatto sinistro nell’angolo dopo la respinta del portiere. Dinamismo da vendere, lucidità e forte impatto fisico. Per essere alle prime esperienze europee non trema e festeggia con un gol la maglia da titolare. Come Zalewski lo scorso anno per la Conference, quest’anno la carta magica di Mou è lui, altro “bambino” diventato grande in fretta.
MATIC 6,5 – Parte a scarto ridotto, messo in mezzo dalla rapidità di Palacios e Diaby e con poco tempo per organizzare il gioco. Poi cresce con il passare dei minuti, salendo addirittura in cattedra in alcuni frangenti complessi della ripresa. Un gigante da punto di vista tattico, senza perdere la calma nei momenti più complessi.
PELLEGRINI 6,5 – Utilissimo in tutte le zone del campo, in appoggio alle punte ma anche e soprattutto nel ruolo di recupera palloni. Non sbaglia i controlli sotto pressione e offre sempre una soluzione ai compagni. Partita sporca ma di sostanza.
SPINAZZOLA 6,5 – Condizioni atletiche e mentali non al massimo dopo le ultime prove quasi disastrose. Ma non trema contro il temuto Frimpong, tenendo sempre bene la posizione e facendosi applaudire con un paio di ripiegamenti vecchio stile. La giocata nella ripresa con tanto di scatto, frenata su Tabsoba e assist in area fa intravedere le sue qualità, sempre presenti ma a volte troppo nascoste.
BELOTTI 5,5 – Grandissima generosità ma il tutto potrebbe bastare qualora stessimo parlando di un mediano. Sempre sulle linee di passaggio dei difensori in uscita e corridore a perdi fiato sulle fasce. Purtroppo servirebbe anche qualcosina negli ultimi 16 metri.
ABRAHAM 6,5 – Rispetto al collega di reparto è sicuramente più nel vivo del gioco, senza tralasciare la buona giocata sul gol di Bove. A volte dovrebbe avere maggiore calma nel gestire il pallone, con aperture che meriterebbero maggior precisione. Quel pizzico di cattiveria che non appartiene al suo carattere a volte può fare la differenza in campo, specie in zona gol.
-Subentrati-
dal 76′ WIJNALDUM 6 – Recupero lampo per l’olandese, che dimostra di avere già buona gamba e di essere pronto per il gran finale. Vederlo buttarsi negli spazi e raddoppiare le marcature è un segnale confortante.
dal 76′ DYBALA S.V. – Difficile dare un voto alla Joya, ancora a mezzo servizio e buttato nella mischia in una fase di stanca della partita. Si deve limitare a rincorrere e dare pressione ai difensori.
ALL. MOURINHO – Semplicemente fa un altro sport. Quando arriva nel clou delle coppe europee inizia ad alzare ulteriormente il livello della propria squadra, con motivazione e concentrazione. L’Europa League di quest’anno poneva difficoltà ancora superiori rispetto allo scorso anno, ma pian piano sta districando la matassa. Le assenze sono l’unica spada di Damocle, per il resto tutto perfetto. Lui e l’Olimpico pieno solo un mix letale per gli avversari.
-Bayer Leverkusen-
Hradecky 6.5; Koussounou 6 (Bakker 5), Tah 5.5, Tabsoba 6; Frimpong 5.5, Andrich 6 (Amiri s.v.), Palacios 5, Hincapiè 5.5; Diaby 5 (Adli 6), Wirtz 6; Hlocek 5 (Azmoun s.v.). All: Alonso 5.5