Romelu Lukaku ha parlato in conferenza stampa direttamente dal ritiro del Belgio e tra i vari temi trattati si è soffermato sulle voci di mercato durante la sessione estiva e sul suo trasferimento alla Roma. Ecco le sue parole: “La maggior parte delle persone in sala mi conoscono. Sapete che non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Tanti hanno detto cose su di me, ma la cosa più importante è che io sono concentrato sulla Roma e sulla nazionale. Le cose stanno andando bene. Come puoi vedere, sono in buona forma. Ho lavorato duro tutta l’estate. Devo ringraziare anche Radja Nainggolan per aver dato il contatto alla Roma. Mi ha informato molto bene sulla Roma e sui tifosi. Naturalmente ho avuto anche molte conversazioni con José Mourinho prima di firmare”.
L’interesse dell’Al-Hilal?
“Sono stato onorato di questo interesse, ma dopo le conversazioni non ero del tutto convinto. L’Al Hilal è il club più grande del Medio Oriente e il campionato lì diventerà uno dei più grandi al mondo, ma non volevo ancora lasciare l’Europa”.
Cosa rappresenta per te giocare per il Belgio?
“Giocare per la nazionale è speciale. All’inizio avevo difficoltà, ma ora non vedo l’ora di fare grandi cose qui. Tedesco? È molto diretto e sa quello che vuole. Anche il gruppo lavora duro, quindi le cose stanno andando abbastanza bene con il nuovo ct”.
Le occasioni mancate nella finale di Champions League?
“Ero un po’ a disagio, la mia mente era fuori posto per quello che era successo nei giorni prima. Di questo parlerò più avanti”.
Cosa è successo questa estate?
“Sapevo perfettamente cosa sarebbe successo quest’estate. C’erano alcuni club in cui sicuramente non sarei andato. Alla fine bisogna anche soppesare quello che è successo a livello calcistico e personale negli ultimi anni ed è per questo che ho fatto la mia scelta. Non parlo molto fuori dal campo, non è nel mio stile. Preferisco parlare sul campo, ma a volte è anche bello dire alla gente cosa è successo e cosa no. Penso che un giorno lo farò. Perché non adesso? Perché voglio concentrarmi sul calcio. Quando dico delle cose, queste vengono prese fuori contesto e io non voglio che accada”.