Le parole di José Mourinho al termine del successo sul Lecce, ai microfoni di DAZN:
Partita stregata ma vintaa?
“Dovevo subito parlare con i giocatori, non era finita dopo il 2-1. C’era la vecchia filosofia che potevamo perdere a 10′ dalla fine, poi abbiamo vinto a pochi secondi dalla fine. I ragazzi sono straordinari, il pubblico è straordinario, se perdi in casa contro una squadra piccola ti fischiano, invece c’è una connessione tra tifosi e giocatori. Nel primo tempo potevamo stare davanti, poi abbiamo meritato per il cuore. Il Lecce non ha tradito, è una squadra organizzata e ben allenata, dispiace per loro perché sono straordinari. Dispiace per Falcone, abbiamo scherzato, è romanista però quando gioca con la Roma para tutto”.
Roma di carattere nei finali di partita
“E’ una squadra di carattere e di cuore, io ho allenato tante squadre ma non ho mai visto che quando perdei a 6-7 minuti la gente ti incita ancora e ancora. Abbiamo avuto un po’ di caos, ne abbiamo creato ma abbiamo anche rischiato. Una partita pazza che ci è andata nel verso giusto”.
Il minutaggio di Dybala?
“Ha fatto delle cose bellissime nel primo tempo, Paulo è importante per noi e non penso che sia la vera condizione. E’ andato al sapore delle emozioni, ha fatto anche troppo. Ho parlato con lui e magari è meglio non viaggiare per Praga, ma lui ha risposto di no, vuole andare e giocare”.
Il derby domenica…
“Siamo davanti alla Lazio, ma questa settimana tante squadre stanno perdendo punti. Perde Lazio, Milan, Atalanta, una tra Juve e Fiorentina…Non è normale, di solito è più normale che nessuno perde qualcosa. Non potevamo perdere l’occasione, ora siamo un po’ più vicini alla parte alta di classifica”.
Il bacio a Lukaku a fine partita?
“Ha già sbagliato due rigori con me. Ma sbaglia solo chi tira, non sono mai triste con il gioctore che sbaglia. Paulo non si sentiva in fiducia con il pallone da fermo. Romelu ha tirato, abbiamo fiducia enorme in lui, il problema è che è ultra-emozionale, lo conosco meglio di tutti. E’ molto sensibile e quando sbaglia un rigore al 1′ minuto la sua anima piange, soffre molto. La possibilità per lui di segnare il gol vittoria è bellissima, ora può dormire meglio e col sorriso”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Non era facile per come si era messa la partita, la squadra ci ha creduto.
“L’ho detto anche prima, è stato possibile grazie alla connessione squadra-tifosi. Quando una squadra perde in casa una partita che deve vincere, è all’80° minuto di gioco, gioca in modo caotico ma emotivo, l’avversario inizia per la prima volta ad essere pericoloso, se non c’è connessione tra squadra e stadio è impossibile rimontare. Il rapporto tifosi-giocatori è una cosa incredibile, anche quando non si sta giocando bene e oggi non è il caso perché penso che per tanti minuti abbiamo fatto un’ottima partita. E quella connessione mi ha anche spinto a decidere di adottare la vecchia filosofia del calcio: perdere per 1-0 o 10-0 è uguale. Loro hanno avuto l’occasione di segnare lo 0-2 e di chiudere la partita, ma noi nel caos e nella passione li abbiamo obbligati ad entrare in un caos difensivo. Una squadra che gioca sempre a 4 ha concluso a 5. Il gol del pareggio mette una pressione estrema e siamo riusciti a vincere una partita importante per noi. Non è un weekend normale perché di solito le squadre top vincono tutte, magari qualcuno pareggia, ma hanno perso 3 squadre della parte alta e più ci sarà Juventus-Fiorentina questa sera. Ringrazio i ragazzi e i tifosi”.
Ci sono vittorie che possono cambiare il corso di una stagione, ora la Roma è a 4 punti dalla zona Champions. Può essere questa una svolta soprattutto con i rientri?
“Ovviamente ci sono delle vittorie importanti, ma ieri in conferenza stampa penso che Lo Monaco abbia fatto una considerazione. La gente dimentica o vuole dimenticare. C’è gente che dimentica e c’è gente che preferisce dimenticare, ieri lui ha fatto una considerazione: se togli le tre partite prima della fine del mercato di agosto, dove non avevamo giocatori, dove Dybala e Pellegrini erano squalificati, non c’erano Lukaku e Renato Sanches, non c’era Azmoun che è arrivato ed era infortunato e non in condizione, se dimentichi queste tre partite dove abbiamo fatto un punto su 9 e analizzi la nostra stagione, dove a Genova è stato un disastro isolato, vedi i risultati e le partite che abbiamo fatto. Oggi non è stata una cattiva partita, vedi oggi, con Empoli, Cagliari, Monza, Torino, Inter… Inter e Milan sono diverse. Con l’Inter è stata difficile: c’era metà squadra, non avevamo una panchina, con il famoso alibi del signor amministratore delegato della Lega Serie A (Luigi De Siervo, ndr). Se analizzi bene il nostro campionato, la squadra gioca meglio dell’anno scorso principalmente quando abbiamo più soluzioni. I punti che abbiamo potevano essere di più, ma possiamo lottare fino alla fine. Oggi per fortuna non ci sono stati infortuni. Spinazzola e Pellegrini sono più vicini a tornare, ogni giorno che passa sono più vicini al rientro, vedo Smalling più lontano e questo ci lascia in difficoltà perché non possiamo fare rotazioni in difesa. Posso dirti chi gioca a Praga: Mancini, Llorente e Ndicka. Giocano questi tre, non c’è altro. Ma questa vittoria è emotivamente importante, lo spogliatoio è molto felice e i ragazzi lo meritano perché sono sempre straordinari, quando giocano bene o meno bene, è una famiglia bella”.
Nel primo tempo Dybala sembrava dovesse uscire, ma è rimasto in campo ed è riuscito ad essere determinante nel recupero.
“Non ho mai pensato che potesse giocare per 90′, non l’ho pensato io né il dipartimento medico, neanche Paulo lo pensava, nessuno pensava che potesse giocare 96′. Lo ha fatto per emozione, per il risultato e per un compromesso con la squadra ma la sua condizione non era tale da giocare per 90′. Abbiamo deciso che non calciasse da palla da fermo: no rigori e no punizioni dirette perché da calcio da fermo gli fa ancora male. Ieri ho detto la verità, che avrebbe giocato ma non in condizioni ottimali. Lo ha fatto per il risultato. Nel primo tempo il problema era causato da un colpo alla caviglia e ho fatto riscaldare Azmoun, ma poi ha detto che non ginocchio ma solo caviglia”.
Un commento sulla partita di Karsdorp? Oggi ha ricevuto tanti applausi ed è venuto a giocare di più in mezzo al campo. In occasione del gol subito si è fatto prendere dall’entusiasmo lasciando spazio all’attaccante? Che Lazio si aspetta di trovare tra 7 giorni.
“Karsdorp ha fatto una buona partita. Come sempre, è nella fase offensiva che rende al meglio. Ha fatto un buonissimo primo tempo. Quando abbiamo deciso di rischiare tutto avevo bisogno di terzini freschi. Anche se Kristensen non spicca per le sue qualità tecniche, ha molta gamba e siamo stati fortunati ad averlo in campo perché poi ha giocato da terzo e ci ha aiutato. Il derby? Mi aspetto la Lazio di sempre, una squadra con molta esperienza come l’ha avuta l’anno scorso in occasione dell’espulsione di Ibanez. La Lazio è una squadra che sa gestire i momenti della partita. Questa volta non critico la Lega per il fatto che la Lazio ha 48 ore in più di riposo, sarei un idiota. Sono in pace con la Lega”.
MOURINHO A ROMA TV+
“Primo tempo abbiamo fatto il sufficiente per vincere la partita e magari per finirla lì. Abbiamo sbagliato tanto, dopo a inizio secondo tempo siamo entrati abbastanza bene e abbiamo avuto delle ottime possibilità arrivando tre contro due e quattro contro tre. Abbiamo sbagliato dal punto di vista tecnico, poi loro sono pericolosi in contropiede e se tu sbagli una volta magari prendi gol. Lo abbiamo preso e poi siamo entrati in un momento di rischio estremo, dove arriva la vecchia filosofia che se perdi per un gol o per dieci è uguale. Andiamo con tutto quello che abbiamo, tutti gli attaccanti possibili in campo e abbiamo rischiato, loro hanno avuto qualche opportunità con cui potevano far finire la gara. I giocatori hanno avuto un’anima enorme, i tifosi hanno avuto una connessione con la squadra difficile da spiegare. Con un altro stadio, un’altra squadra, un altro club se sei sotto 1-0 a dieci dalla fine non si sarebbe creato questo ambiente di passione, amore e sopportazione nei confronti dei giocatori. Loro insieme hanno fatto questo, nelle due ultime partite in casa abbiamo vinto nell’ultimo minuto e questi punti di oggi sono preziosi perché, come ho detto ai giocatori, non è normale che nella stessa giornata perdono Milan, Atalanta, Lazio e una tra Fiorentina e Juventus perde punti o possono pareggiano. Non potevamo non vincere oggi, i ragazzi ci hanno creduto, i tifosi ci hanno creduto e l’allenatore ha parlato e alla fine abbiamo deciso che era uguale perdere per uno o per dieci gol e alla fine non abbiamo perso né per uno e né per dieci”.