(A.Papi – K.Karimi) – La Roma si arrende ancora una volta alla Juventus allo Stadium, con lo stesso identico canovaccio di tutte le stagioni (tolta la scorsa). Ottimo possesso di palla, soprattutto nel primo tempo, ma pochissime occasioni nitide dalle parti di Szczesny. Dybala e Lukaku non si accendo e Llorente paga la forza fisica di Vlahovic. Tra i migliori sicuramente N’Dicka e Kristensen.
ROMA:
RUI PATRICIO 6: Paga un gap importante con i migliori portieri del campionato a livello di uscite e anche sul gol di Rabiot non copre benissimo sul primo palo. Provvidenziale invece su McKennie poco dopo, ad evitare il raddoppio.
MANCINI 6,5: Poco da dire a livello di tenuta tattica e mentale. Yildiz paga dazio per esperienza e malizia, accendendosi solo a sprazzi anche grazie al suo operato. Evita di prendere il giallo e questa è già una buona notizia vista l’emergenza.
LLORENTE 5,5: Ce la mette tutta per impegno e abnegazione ma non può tenere fisicamente su Vlahovic. Nel primo tempo il serbo lo aggira in area ma spara addosso a Mancini, nella ripresa invece offre la palla giusta per il gol di Rabiot. Purtroppo senza Smalling il problema del centrale, in questo tipo di partite, è fin troppo evidente.
N’DICKA 6,5: Il ragazzo continua crescere bene sia in personalità che in letture tattiche. Preciso nell’impostazione, tranne qualche errore sulla pressione degli avversari, e pulito nelle chiusure. Salva un gol praticamente fatto nella prima frazione, respingendo di testa sulla riga. Viste le sue gare con Napoli e Juventus la partenza per la Coppa d’Africa sarà ancora più dolorosa.
KRISTENSEN 6,5: Non avrà le qualità di Maicon o Cafu ma sembra piuttosto chiaro come sia il meno peggio degli esterni destri a disposizione. Spinge bene e soprattutto nel primo tempo si rende pericoloso in almeno due occasioni. Grande tenuta sulla corsa lunga e non male in zona cross. Peccato non averlo sfruttato ancora di più proprio in quest’ultimo particolare.
CRISTANTE 6: Una minima indecisione nell’occasione del gol viene pagata carissima. Era partito alla grande con un palo colpito con un gran destro. Il suo lavoro oscuro lo svolge sempre egregiamente, magari con quel pizzico di brillantezza in meno. È l’unico insostituibile della mediana giallorossa, avendo disputato tutte le gare della Serie A sin qui. Robusto.
PAREDES 5,5: Palleggio buono, con pochi errori ma qualche tempo perso di troppo. Arriva comodo sulla trequarti ma poi non ha le idee lucide. Gli si chiede di impreziosire la manovra ma da lui arriva sempre la giocata più scontata. Serve di più.
BOVE 5,5: Corre come sempre tanto ma pecca in qualità. Contro una mediana come quella juventina serve praticamente la perfezione tecnica per diventare pericolosi e lui questa sera non ce l’ha. La pressione sui portatori e la vastità di campo coperta sono fattori a suo vantaggio ma su certi palcoscenici manca un gradino.
ZALEWSKI 5,5: Weah non è di certo il cliente più pericoloso del campionato ma con gli inserimenti di McKennie si ritrova preso in mezzo. Quando arriva negli ultimi 30 metri gli si chiede di fare qualcosa di più di una semplice palla scodellata in mezzo. La personalità che Mourinho invocava non gli è appartenuta.
DYBALA 6: Tante piccole giocate ma mai il guizzo. Il suo compito era davvero difficile, vista la forza della difesa bianconera. Nel primo tempo conclude con un bellissimo tiro di esterno da dentro l’area ma non inquadra la porta. Nella ripresa pesca lo specchio ma trova Szczesny pronto alla parata a terra. Tiene duro per 90’ ma gli ultimi scampoli li gioca ad onor di firma.
LUKAKU 6: Tanto gioco spalle alla porta e poche palle in verticale. La Roma ha un problema nell’innescarlo a dovere e conto avversari come la Juve la cosa diventa lampante. Qualche sponda diventa utile sia per far salire la squadra che per diventare pericolosi negli ultimi 30 metri. Essendoci abituati a numeri spaziali vederlo rimanere a secco fa quasi specie.
PELLEGRINI (dal 64’ per Bove) 5,5: Non entra con lo stesso impatto del Napoli. Sbaglia a battere un calcio di punizione e nel contropiede che ne nasce si rischia il 2-0. Doveva alzare la qualità ma non ci riesce.
EL SHAARAWY (dal 74’ per Paredes) 6: Guadagna un paio di punizioni interessanti ma anche per lui vale il solito discorso: con Bremer, Danilo e Gatti serve di più.
AZMOUN (all’80’ per Zalewski) sv: Un bel colpo di testa durante il recupero avrebbe meritato miglior fortuna. Per il resto troppo poco tempo a disposizione per offrire qualcosa in più.
MOURINHO – Purtroppo lo scorso anno è stata l’eccezione, mentre in questa stagione si ritorna al vecchio canovaccio. Tanto possesso palla ma poche occasioni veramente pericolose. Basta un solo errore per perdere la gara. La preparazione e la partenza nel primo tempo era stata ottima, purtroppo poi c’è la qualità dei giocatori e i dettagli fanno la differenza. La Juve difende meglio e non perdona, peccato perché si sarebbe meritato di più.