(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Bologna-Roma, gara valida per la 16.a giornata di Serie A:
RUI PATRICIO 6 – C’è poco da dire sulla sua prestazione: deve solo raccogliere due palloni imprendibili dal sacco, senza poi essere impegnato in maniera significativa.
MANCINI 5,5 – Decisamente frenato sia dalla diffida che pesa sulla sua testa, sia dal problema muscolare che lo attanaglia da tempo. Stasera sembra quasi arrendersi senza la grinta che lo contraddistingue. (dal 82′ CELIK S.V. – Si mette a fare il braccetto quando c’è ormai poco da dire in campo).
LLORENTE 5,5 – Forse Zirkzee è l’avversario più scomodo gli sia capitato negli ultimi tempi. Non sempre esce bene in chiusura o in anticipo e si fa risucchiare dai movimenti dell’olandese. Prende un giallo di nervosismo che lo limita e lo costringe ad uscire anzitempo. (dal 64′ AZMOUN 5 – Solitamente regala entusiasmo e buoni strappi quando subentra, stasera è caotico e confusionario come non mai. Nessuna scintilla).
NDICKA 4,5 – Soffre la velocità di Ndoye fin dal 1′ minuto di gioco. Una differenza di passo che, unita alle distrazioni in area di rigore, spalanca la strada all’attacco bolognese. Quasi sempre fuori tempo, inutile.
KRISTENSEN 5 – Non parte nemmeno male con un paio di cross molto pericolosi, di cui uno consente a Belotti di impensierire Ravaglia di testa. Purtroppo condanna la Roma con l’autogol dello 0/2 nel momento decisivo del match (anche sfortunato in chiusura su Ndoye). Ancora una volta le cose migliori arrivano quando il pallone ce l’ha tra i piedi non nell’inseguire gli altri.
CRISTANTE 4,5 – Si fa beffare alle spalle da Freuler nell’occasione del vantaggio bolognese, rimanendo statico e piantato sulle gambe. Il centrocampo con queste caratteristiche non gira e anche lui finisce per vedere acuiti i suoi limiti. Troppa lentezza e pochissimo movimento senza palla dei compagni lo condannano all’oblio.
PAREDES 4,5 – Assolutamente asfaltato dalla velocità e dal dinamismo di Ferguson, Moro e Freuler. Non ha tempo di impostare e alzare la testa e nel suo reparto si decide la sfida. Quando ci sarebbe lo spazio per andare in verticale perde sempre il tempo di gioco. Utilità limitata.
PELLEGRINI 4,5 – La sostituzione di Sanches è molto significativa ma anche lui avrebbe meritato di uscire decisamente prima dell’81’. Poco in avanti, nullo nei contrasti ed eccessivamente nervoso. Se la condizione è questa dovrebbe restare a Trigoria ad allenarsi. (dal 82′ PISILLI S.V. – Entra sulle ali dell’entusiasmo del gol in coppa, ma anche nel suo caso c’è poco da fare).
SPINAZZOLA 5 – Un’accelerazione degna di nota dopo una manciata di minuti e poi il nulla. Ndoye lo manda al manicomio sulla sinistra, con un altro passo e una fisicità prorompente. Mourinho lo toglie all’intervallo sia per la tenuta fisica sia per motivi tattici. Nessuno ne sente la mancanza. (dal 46′ SANCHES 4 – Il suo ingresso è totalmente negativo, con un paio di errori gravi in fase di appoggio. A sorpresa paga un inizio di secondo tempo pessimo della squadra venendo sostituito dopo 18 minuti. Il voto negativo è da dividere pienamente con chi lo ha portato a Roma, mettendoci la faccia – Dal 64′ BOVE 5,5 – Buoni i movimenti, imprecisi invece i suoi tentativi di sponda e di assistenza).
EL SHAARAWY 5,5 – Si dà un gran da fare provando delle giocate sulla trequarti e cercando di rimanere vicino a Belotti. Nonostante qualche spunto interessante non combina un granché negli ultimi 16 metri, traslocando sulla fascia nella ripresa. La duttilità non si discute ma ancora una volta manca all’appello partendo dal 1’.
BELOTTI 5 – Colpo di testa respinto da Ravaglia ad inizio gara ed espulsione di Lucumi provocata, salvo poi accorgersi di essere in fuorigioco. In mezzo ci sono un paio di grosse occasioni fallite a tu per tu con il portiere e un lavoro spalle alla porta che latita. Con Lukaku è ovviamente un’altra storia e la squadra non era più abituata a non avere un vero 9.
ALL. MOURINHO – brutta battuta d’arresto nel momento decisivo, con tante assenze ma con un gap tecnico tattico che fa riflettere. Il movimento senza palla del Bologna fa male alla Roma e la condanna ad un’altra sconfitta in trasferta. La sostituzione di Sanches è un segnale per la società e per Tiago Pinto. Gente così non serve.