(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Sassuolo-Roma, sfida valida per la 14.a giornata di Serie A:
RUI PATRICIO 6 – Domenica quasi senza impegno per il portiere romanista, che rispetto ai precedenti con il Sassuolo non viene quasi mai chiamato in causa. Henrique lo colpisce da pochi metri, senza problemi la parata sul tiro centrale di Thorsvedt.
MANCINI 6 – Con una diffida sulle spalle, riesce a limitare i consueti nervosismi. Buono il suo primo tempo, visto che Laurienté non è il solito motorino inesauribile. Esce per permettere alla squadra di avere un baricentro più offensivo. (dal 67′ PELLEGRINI 5 – Siamo ancora lontani da livelli sufficienti. Il suo ingresso è quello meno brillante della ripresa giallorossa. Il fatto che scivoli e perda l’equilibrio due volte in cinque secondi è la sintesi del suo momento. Spara su Consigli il pallone del 3-1).
LLORENTE 6,5 – Lo spagnolo ormai si è reinventato in maniera generosa e lucida nel ruolo di baluardo centrale della difesa. Pinamonti è la sua ultima vittima, restando praticamente impalpabile per tutto l’incontro. Ormai titolare conclamato.
NDICKA 6 – Dorme un po’ troppo sul tiro-cross di Berardi che manda in porta il comodo tap-in di Matheus Henrique. Ma è l’unica macchia di una partita tutto sommato ordinata e decisa, soprattutto nel limitare il tanto temuto numero 10 neroverde. Passi in avanti.
KARSDORP 5,5 – Dal Sassuolo al Sassuolo, dove tutto era cominciato con la lite dello scorso anno tira fuori una prestazione da minimo sindacale. Spinge poco e bada a controllare le discese di Laurientè. Mourinho lo toglie all’intervallo e visto l’ingresso di Kristensen la mossa è perfetta. (dal 46′ KRISTENSEN 7,5 – Quello che sembrava un cambio poco sensato si è rivelata la mossa della domenica. Il danese entra con convinzione, spinge e si muove tra le linee. Nel giro di pochi minuti si guadagna il rigore del pareggio e trova l’incursione vincente, con tanto di autorete di Ruan. Che la sua avventura romanista abbia inizio ora).
CRISTANTE 6 – Solito sdoppiamento di ruoli, con un primo tempo da mezzala e un finale da centrale difensivo. Boloca e Matheus Enrique non sono avversari comodi per passo e dinamismo ma lui ci mette fisicità e sostanza tattica. Non trova lo spazio per gli inserimenti, solitamente specialità della casa.
PAREDES 5,5 – La sintesi della sua prestazione è il pallone regalato al Sassuolo al 90’ che poteva costare carissimo. Passa da palloni gestiti in modo sapiente ad errori da principiante. Per un regista con la sua qualità non è ammissibile una statistica negativa sui passaggi riusciti. Se a questo aggiungiamo la lentezza senza palla abbiamo il quadro di un problema.
BOVE 5,5 – Praticamente impalpabile per tutto il primo tempo. Non trova tempo di inserimento e timing nel pressing. Gira a vuoto e fornisce un contributo nullo. Anche per lui il match termina al 45’. (dal 46′ AZMOUN 6,5 – Agisce con buona lena da seconda punta, mettendo fisicità e lucidità alla manovra. Spreca una buona occasione dopo un ottimo controllo in area. Merita più spazio?).
SPINAZZOLA 5,5 – Le sue accelerazioni contro Toljan sono tanto utili quanto monche. Si perché una volta presa la linea di fondo andrebbe anche fatto il cross e su questo particolare la pecca è grossa. Nessuna giocata degna di nota in un’ora di tentativi. (dal 67′ EL SHAARAWY 6 – Inserito per dare maggiore qualità e spinta offensiva. Non regala grosse giocate, ma corsa e generosità sono di default).
DYBALA 7 – Tra un errore in appoggio e un dribbling non riuscito c’è sempre spazio per prelibatezze tecniche. Sfiora il gol nel primo tempo con un bel sinistro che costringe Consigli ad un vero miracolo. Dal dischetto firma l’1-1 (7 su 7 nella statistica dei rigori da quando è a Roma). Esce esausto nel finale dopo aver dato un contributo importante. (dal 87′ CELIK S.V. – Nel finale in campo per difendere sull’out di sinistra).
LUKAKU 5,5 – Forse una delle peggiori versioni del bomber belga da quando veste la maglia giallorossa. Ha sul destro la palla del pareggio ad inizio ripresa ma spara addosso a Consigli tutto solo. Anche nel gioco spalle alla porta è meno preciso e utile del solito. I tanti minuti accumulati stanno pesando e forse è davvero inevitabile vederlo appannato.
ALL. MOURINHO – La preparazione del match è stata attenta e meticolosa. La Roma non sbaglia approccio e gioca una buona prima frazione per possesso palla e presenza nella metà campo avversaria. Il problema sono gli errori dei singoli in difesa. Senza Smalling bastano anche due palle concesse per subire un gol. Nella ripresa sale ancora il livello della squadra con gli ingressi azzeccati di Azmoun e Kristensen. Ribaltare da 1-0 a 1-2 non è mai banale, specie contro il Sassuolo. Ora il quarto posto non è più un miraggio.