E l’ora arrivò. Alla fine Josè Mourinho è stato esonerato. Dopo Genova ha rischiato, a Cagliari era al bivio, dopo il Milan ha pagato. Una sconfitta che non è andata giù alla società, già convinta di dover cambiare pagina da qualche mese. Il problema è che il progetto Roma nel frattempo sta naufragando.
Il mercato è bloccato ormai da due anni, l’accordo con la UEFA è sin troppo comodo per limitare gli investimenti e in questo contesto tenere Lo Special One portoghese era impossibile. L’uomo giusto al posto sbagliato, là dove bisognava forse cambiare il posto e non l’uomo.
De Rossi ha accettato una situazione davvero complicata, con un pizzico di incoscienza e forse troppa voglia di cominciare un’avventura che rischia di bruciarlo.
Si troverà a fare i conti con uno spogliatoio che da calmo e buono è riuscito a dare il peggio di sè anche con Mourinho. Lorenzo Pellegrini, in qualità di capitano, forse poteva spendere qualche parola in più per un allenatore che lo ha sempre difeso, anche in momenti sin troppo complicati. Aver perso la centralità magari lo ha fatto risentire e questo potrebbe essere bastato a non dare il pieno appoggio all’allenatore. Libere interpretazioni prive di conferma ma brutti pensieri che nascono in momenti così.
Situazione complessa che merita anche una riflessione, visti i risultati presenti e le prospettive future. Dove sta andando la Roma? Chi guida lo spogliatoio di Trigoria? De Rossi riuscirà a gestirlo al meglio? Siamo nelle mani di Dio…