(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle della partita tra Frosinone e Roma allo stadio Stirpe:
SVILAR 7 – La scelta azzeccata di De Rossi, che dà fiducia al serbo voglioso di mettersi in mostra. Tiene in piedi nel primo tempo una Roma in difficoltà, salvando su Kaio Jorge e esibendosi alla grande parata su Soulé. Nelle uscite alte, sicure e imperiose, c’è la sintesi della differenza col troppo titubante Rui Patricio.
KRISTENSEN 6 – Più attento difensivamente rispetto a Karsdorp, ma allo stesso tempo non incide in fase di spinta. A tratti lasciato solo sulle offensive avversarie, alza il livello di sicurezza nella ripresa, come tutta la squadra. (dal 68′ CELIK 6 – Come il suo predecessore, non commette guai né si fa notare per grandi giocate. Fa il terzino nel modo più classico possibile).
MANCINI 6,5 – A parte un giallo, decisamente immeritato, preso a inizio secondo tempo, il capitano di serata si avvale della sua lucidità per tenere in piedi una difesa che per 45′ si ritrova in balia della pressione asfissiante del Frosinone.
HUIJSEN 6,5 – Un primo tempo strano dell’enfant prodige olandese. Scivoloni e scivolate, fischi ed applausi a scena aperta. Se qualche errore di inesperienza ancora compare nel suo score, d’altro canto regala alla Roma un vantaggio immeritato con tanto di serpentina e tiro piazzato dal limite. Peccato per il gesto non garbato verso i tifosi di casa e il giallo inevitabile dell’arbitro Giua. (dal 46′ LLORENTE 6 – Fa il suo con mestiere, senza rischiare mai, visto che nella ripresa la spinta del Frosinone è molto meno incisiva).
ANGELINO 6 – Non aspettatevi sgroppate infinite e giocate di mancino di pura qualità. La domenica del neo acquisto spagnolo è in tono minore, a badare alla posizione, ad impostare dal basso ed a tener d’occhio l’insidioso Soulé. Difensivamente in crescita, soprattutto rispetto ai ritardi di Roma-Inter. (dal 81′ SMALLING S.V. – Chi si rivede! Dopo mesi di assenza è importante rivedere l’inglese in campo, anche se ci vorrà tempo per ritrovare elasticità e distanze).
CRISTANTE 6 – I dolori alla schiena lo condizionano e la forma appare subito non delle migliori. Schiacciato davanti alla difesa nel primo tempo non trova mai nè il tempo di gioco nè la misura. Molto meglio con un centrocampo più folto nella ripresa dove propizia il gol di Azmoun con un bel tiro da fuori.
PAREDES 7,5 – La cura De Rossi trova in lui la massima espressione. Ispirato, accentratore delle manovre, persino più rapido di quanto mai visto prima. Ogni trama passa dai suoi piedi e affidargli il pallone è sempre una buona idea. Dal dischetto va di nuovo lui per l’assenza di Dybala e mette dentro con freddezza, spiazzando Turati. DDR in miniatura.
BALDANZI 6 – La prima cosa che balza agli occhi e la scarsissima capacità dei compagni di innescarlo nel modo giusto. Dalle sue parti arrivano pochi palloni e quasi sempre fuori misura (spesso alti). Anche per lui la ripresa suona in modo diverso con qualche guizzo in più e la sensazione che possa creare sempre qualcosa di pericoloso. Si guadagna il rigore dello 0-3 con un azione personale insistita e con un tiro che coglie la mano di Okoli. (dal 81′ AOUAR S.V. – Si rivede nei minuti conclusivi senza farsi notare).
AZMOUN 6,5 – Da trequartista non ha ragione di esistere. Sempre in difficoltà nel legare tra i reparti e mangiato dai mediani avversari. Altra musica da centravanti al posto di Lukaku, con un gol realizzato da rapinatore e tante sponde utili. Può essere un ottimo numero 9 di scorta ma mai un 10.
EL SHAARAWY 6,5 – Diligente, sempre applicato anche in ripiegamento difensivo e lucido con il pallone tra i piedi. Gioca 90’ a buoni ritmi e pur nel marasma iniziale era uno dei pochi a tenersi a galla. Avrebbe forse potuto sfruttare meglio un paio di occasioni con il tiro da fuori.
LUKAKU 5 – Una delle note dolenti della serata giallorossa. Prende pochissimi palloni, il primo dei quali lo spara addosso a Turati da posizione defilata. Il resto dei 45’ giocati sono sempre un rincorrere gli avversari che lo anticipano stabilmente. Okoli sembra avere la meglio in ogni contrasto e questo dovrebbe far riflettere sul suo attuale stato di forma. De Rossi gli dona almeno mezza gara di riposo. (dal 46′ PELLEGRINI 6 – Basta la sua presenza, tatticamente più accorta, a rendere la Roma più sicura ed equilibrata. Niente di speciale, ma un giocatore come lui ci deve essere sempre o quasi).
ALL. DE ROSSI – L’errore commesso con la formazione iniziale è piuttosto grave, con un esperimento sin troppo offensivo che si può vedere massimo in precampionato. Prende un rischio clamoroso nel non aggiustare la squadra già nel primo tempo ma alla fine la fortuna e un’ottima ripresa gli danno ragione. Quattro vittorie in cinque gare di Serie A sono un bottino comunque importante e da sottolineare. Ora sotto con il Feyenoord.