(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Monza e Roma di questa sera:
SVILAR 6: Partendo dalla fine si può tranquillamente dire che sul gol di Carboni non poteva fare molto di più. Sicuro nelle uscite, alte e basse e concentrato anche con i piedi. Pochi straordinari da effettuare ma nessuna sbavatura.
KRISTENSEN 5,5: Nella mezz’ora scarsa disputata fa in tempo a beccare un’ammonizione e ad andare sovente in difficoltà con Dany Mota e Carboni. (Dal 27’ CELIK 6,5: Sicuramente molto meglio del collega danese. Gamba sciolta e sempre propositivo, con tanta voglia e ottime proposizioni offensive. Qualcosa da rivedere sulle scelte in area di rigore avversaria. Poteva starci qualche assist in più ma soprattutto un tiro da comoda posizione invece di un banale passaggio ciabattato).
MANCINI 6,5: Lotta come un leone e cresce con il passare dei minuti, dopo un avvio non semplicissimo nelle letture in profondità. Pur non giocando a 3 accompagna spesso l’azione offensiva, sganciandosi sia in zona centrale che sulla destra. Si arrende alla fine per un riacutizzarsi della pubalgia. (Dal 78’ HUIJSEN 6: Fa in tempo a farsi notare con il rigore procurato, a causa di una trattenuta vistosa in area. Un lusso averlo in panchina).
NDICKA 6,5: Giocare contro Djuric è davvero complicato, sia per il duello aereo che per l’impatto fisico. Ci rimette subito il naso dopo pochi minuti, ma non molla un centimetro, finendo per limitare l’avversario nel modo giusto (tranne il palo del primo tempo). Già prima della Coppa D’Africa era in crescita, ora sembra definitivamente un altro.
ANGELINO 5: Una delle pochissime note stonate della serata. In fase difensiva è davvero preoccupante, soprattutto perché non tiene praticamente nessuno sul piano della corsa, aprendo delle voragini imbarazzanti. Un paio di cross tagliati non possono bastare a giustificare la sua presenza in campo. (Dal 59’ SMALLING 6: Entra per annullare Djuric e rimettere altri minuti nelle gambe. Normale amministrazione e missione compiuta).
CRISTANTE 6: Di certo non la miglior versione ammirata in stagione, tra acciacchi fisici e tanto campo da coprire. Al netto di un discutibile Var aveva comunque realizzato un bel gol con un tiro secco su assist di Dybala. Tatticamente, anche quando le cose non vanno per il meglio è una spanna sopra agli altri. Intelligente pur se appannato.
PAREDES 7: Un giocatore completamente trasformato dall’arrivo di De Rossi in panchina. Regista, punto di riferimento imprescindibile e rigorista infallibile. La trasformazione dal dischetto è magistrale, con una bomba sotto l’incrocio, al pari della sapiente gestione del palleggio. Segue le indicazioni del mister per laurearsi all’Università del centrocampismo.
PELLEGRINI 7: Ancora una perla dal peso inestimabile, con la rete del vantaggio che indirizza il match in un momento delicato. Dribbling di destro e sinistro nell’angolo, una giocata quasi da futsal che mostra sia la sensibilità tecnica di livello superiore sia una testa che è tornata libera. Valore aggiunto. (Dal 59’ BOVE 6: Serva la sua corsa per tenere a bada la voglia di rimonta del Monza e tutto sommato adempie bene al compito. Non è più titolare come con Mou ma mantiene una sua specificità di impiego che può tornare utile anche con De Rossi).
DYBALA 8: Siamo sempre alle solite, quando c’è in campo un campione come lui le cose sono più semplici. Assist per Cristante cancellato dal Var, bis su Lukaku su cui nemmeno il solerte Piccinini può fare nulla e punizione a giro dai 20 metri che chiude il match nella ripresa. Una bellezza vederlo in questa condizione psico-fisica, con la brillantezza che si somma al sinistro divino. (Dal 77’ BALDANZI 6: Si mette in luce con un paio di serpentine con cui guadagna punizioni. Altro piccolo tassello di esperienza accumulato per diventare sempre più importante per la squadra).
LUKAKU 6,5: Un turno di riposo con il Torino che ha avuto i suoi frutti. Torna al gol e sfiora in almeno altre due occasioni la doppietta. Sponde intelligenti e movimenti per la squadra sempre d’aiuto. Poteva fare meglio in qualche contropiede della ripresa ma è guardare il pelo nell’uovo.
EL SHAARAWY 6,5: Tantissimo sacrificio per permettere al tridente di coesistere. Si e giú sulla fascia senza lesinare energie e con una presenza tattica che lo rende più che sufficiente. Nel finale si torna a 3 dietro e per lui si apre tutta la fascia da coprire. Nessun problema visto lo stato di forma.
ALL. DE ROSSI – Altra vittoria, ancora a punteggio pieno in trasferta e percorso immacolato tranne l’Inter. Realizzare 4 gol in un campo ostico come Monza è un segnale estremamente importante da inviare anche agli avversari. La squadra segue i suoi dettami e lui dimostra di saper gestire bene i match, cambiando dove necessario anche il modulo, senza compromettere il risultato. Difesa a 3 o 4 poco cambia perché i principi sono quelli giusti. Nemmeno il gol annullato ha saputo smorzare la voglia di vincere della sua Roma che ora inizia a diventare insidiosa in zona Champions.