Dopo la vittoria col Milan nel primo round dei quarti di finale di Europa League, domani alle 18.00 la Roma è ospite dell’Udinese nella 32esima giornata di campionato. Alla vigilia della sfida il tecnico giallorosso Daniele De Rossi ha commentato il match ai canali ufficiali del club da Monzello, dove la Roma è rimasta ad allenarsi dopo la trasferta di Milano. Le sue dichiarazioni: “Abbiamo risparmiato un viaggio, siamo stati un po’ più insieme e ci siamo goduti questo bel centro sportivo che il Monza ci ha messo a disposizione. Ci teniamo a ringraziare il dottor Galliani, tutto il Monza e Raffaele Palladino per l’accoglienza straordinaria e complimentarci per la bellezza del loro centro sportivo”.
Come si gestisce questo momento di grande entusiasmo?
“Provando ad essere come i giocatori delle squadre che ambiamo ad affrontare. Il Real Madrid vince in Champions, dopo tre giorni in Liga e così via. Al di là dei valori dei giocatori e degli allenatori di queste grandissime squadre, è la mentalità che fa la differenza: riuscire sempre ad essere attaccati alla manifestazione che si va a giocare. Non c’è cosa più bella di vincere, lavorare e provare a lottare per continuare a vincere”.
Quali sono le condizioni di Dybala, Pellegrini e Spinazzola? Cosa ha in mente De Rossi?
“Ho in mente di sentire come stanno, di preservarli da qualche acciacco che in passato ci ha portato a farne a meno. Veniamo da due partite intense dal punto di vista fisico e mentale, onestamente qualcuno ha qualche acciacco del quale dovrò tenere conto. La differenza non la fa il giocatore singolo, ma l’atteggiamento di tutta la squadra. Negli occhi abbiamo la vittoria col Milan e nel derby, ma abbiamo in testa e negli occhi la partita di Lecce. Questo è l’obiettivo: non ripetere l’atteggiamento di Lecce, soprattutto all’inizio”.
Abraham è pronto per partire titolare?
“Vediamo, sta sempre meglio e si allena con continuità. Fisicamente come forza e sprint lo vedo benissimo, nella continuità della gestione del carico di lavoro in allenamento e in gara dopo 10 mesi ogni tanto perde lucidità. Dobbiamo accompagnarlo a guadagnare minuti e condizione psico-atletica in campo per riaverlo al 100%”.
Dopo San Siro hai parlato molto dello staff, quanto avete studiato l’Udinese e che squadra vi aspettate?
“Abbiamo due ragazzi nello staff – il prof e il match analyst – che hanno lavorato 10 anni ad Udine. Oltre ai video ci siamo affidati alle loro conoscenze personali, ma purtroppo non basta conoscerli per avere la certezza di fare la prestazione che ti fa portare a casa i 3 punti. Conosciamo le caratteristiche, l’ambiente e l’importanza che danno alla partita, dato che sono in lotta per la salvezza: sono una squadra forte, molto fisica e più forte della classifica che hanno. Siamo attenti e rispettosi del valore dei nostri avversari”.
Sappiamo com’è il calcio, i titoli dei giornali. De Rossi come gestisce questo momento?
“Faccio questo lavoro da tanto tempo, cioè sto nel mondo del calcio da tanto tempo e sto nel mondo del calcio a Roma da tantissimo tempo. Queste cose non mi toccano più di tanto. Quando ho passato brutti momenti ho sempre lavorato pensando al fatto che di solito nel calcio e anche a Roma i brutti momenti durano poco. Ma so benissimo che durano poco anche i momenti positivi se non hai l’atteggiamento giusto. Ho sempre in testa il post Lecce per capire l’accoglienza che mi verrà riservata se dovessimo fare male da qui al futuro. E poi onestamente, al di là della critica nei miei confronti positiva o negativa, mi interessano i risultati della squadra e la felicità di tutti quanti, dei ragazzi e della società. Rispetto alle critiche positive che ricevo adesso, ogni tanto leggo qualcosa, sorrido e ringrazio se qualche collega o addetto ai lavori mi dice qualcosa di positivo, ma poi dura veramente tre secondi”.