(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle della gara di andata delle semifinali tra Roma e Bayer Leverkusen:
SVILAR 5,5 – Tendenzialmente può poco e nulla sulle due reti del Bayer, anche se il destro di Andrich meritava forse maggiore reattività. Che non sia una serata positiva per la Roma lo si capisce da un paio di prese mancate.
KARSDORP 2 – Il voto non è un omaggio al suo numero di maglia, bensì la conclusione di un’avventura, quella dell’olandese, fra tante ombre e qualche lontano bagliore di luce ormai dimenticato. Purtroppo per De Rossi è l’unica scelta sulla fascia destra, che lo ripaga malamente con il retropassaggio horror che innesca il gol di Wirtz. Poco prima aveva fatto due scelte sbagliate in ripartenza, sintomo di come anche in fase offensiva sia nullo. Ad avvalorare il votaccio anche la reazione polemica ai fischi della Sud. Giudizio da condividere con chi lo ha acquistato e chi gli ha rinnovato il contratto fino al 2025. (dal 61′ ANGELINO 5,5 – Entra per spingere e regalare qualche pallone in area. Si fa notare solo per un bello strappo su Frimpong chiuso da un cross inguardabile).
MANCINI 6 – L’unico a mordere sulle caviglie degli avversari, a mettersi di traverso ad una serata storta. Nervosismi a parte, regala un paio di interventi in uscita da applausi. Peccato che sia meno preciso del solito in impostazione.
SMALLING 5 – La sua prestazione insufficiente è dovuta anche alla genialata di Xabi Alonso, che invece di dargli l’opportunità di duellare come sa contro un centravanti di peso (Boniface o Schick), si reinventa un Bayer senza punte che non dà punti di riferimento allo spaesato inglese. Con la palla tra i piedi è sempre in imbarazzo.
SPINAZZOLA 6 – Tra i pochi a meritare un mezzo encomio, per averci creduto fino all’ultimo tra sgroppate vecchia maniera e qualche cross tentato dal fondo. Manca come al solito la precisione, ma continua ad alimentare il dubbio sulla sua scadenza contrattuale.
CRISTANTE 5 – Gira molto a vuoto, scontrandosi con tutti ma recuperando pochissimi palloni. Sarebbe servito un maggiore dinamismo anche contro Andrich, ma la sua cilindrata poco c’entra con gli avversari di questa sera. Sfiora il gol del pari con un colpo di testa su angolo di Dybala che poteva essere la fotocopia di Udine.
PAREDES 5 – Doveva essere riposato per aver saltato un paio di partite tra turn over e squalifica ma alla fine più che fresco è sembrato imballato. Straperde il duello tra registi con Xhaka e alla fine lascia il posto a Baldanzi per disperazione. (dal 79′ BALDANZI S.V. – Si vede poco se non nel fraseggio di qualche pallone. Ancora timido nel prendersi delle responsabilità).
PELLEGRINI 5 – Non era al meglio e come sempre capita in queste circostanze perde lucidità. Non risulta utile in contenimento e l’unico pallone di livello lo gioca per Azmoun ad una manciata di minuti dal termine. Oggi in versione Mourinhana.
DYBALA 5 – Un tiro all’inizio, troppo centrale e poco pericoloso, e praticamente nulla di più. I 95’ di Napoli potrebbero aver inciso sulla sua brillantezza, così come la gabbia che puntualmente si trova addosso ogni volta che gestisce il pallone. Le intuizioni non partono dal suo mancino talentuoso e questo distrugge tutti i sogni di gloria della Roma. (dal 91′ ABRAHAM 2 – Nel gol divorato da due passi a porta vuota, nel concitato finale di partita, c’è tutta l’essenza di Abraham. Colpo di testa impossible da mandare alto ma lui riesce nell’impresa.
EL SHAARAWY 5 – Deve dare una mano a Karsdorp in fase differiva e questo lo limita nel contributo offensivo. All’olandese servirebbe più un corso accelerato di gestione tecnica tattica e paradossalmente va meglio lui anche da terzino puro. Ora i ruoli esterni li ha ricoperti tutti.
LUKAKU 5 – Tah è un osso duro e fisicamente ha tutte le caratteristiche per arginarlo. Sempre spalle alla porta e mal assistito dai compagni in ogni zona del campo. Stringe i denti nel secondo tempo, cercando di falsi valere nonostante un piccolo problema fisico. . (dal 79′ AZMOUN 5 – Meriterebbe un minimo elogio per il solito continuo movimento offensivo. Ma il gol cestinato su assist di Pellegrini pesa molto).
ALL. DE ROSSI – La sliding door della serata è la presenza in campo di Karsdorp. Chissà cosa sarebbe successo magari con Llorente al suo posto. L’impresa di Mourinho dello scorso anno è stata fondata sulla solidità difensiva, cosa che oggi non si è mai vista. Tatticamente annientato da Xabi Alonso, alza praticamente bandiera bianca dopo l’errore di Karsdorp e mastica amaro per una differenza molto netta con i tedeschi.