(A.Papi – K.Karimi) – La Roma porta a casa una vittoria importantissima nell’ultima gara davanti al proprio pubblico. Un sesto posto difeso con le unghie e con i denti, nell’attesa di capire cosa accadrà nella finale di Dublino tra Atalanta e Bayer Leverkusen. De Rossi può tirare un sospiro di sollievo dopo aver centrato almeno l’obiettivo minimo. Prestazione sotto tono di diversi interpreti, salvati dalla giocata da campione di Lukaku. Colpo di testa da bomber vero e 1-0 chirurgico. Di seguito i voti e i giudizi dei giocatori giallorossi scesi in campo.
SVILAR 6.5: Deve metterci del suo nel finale sulla botta dal limite dell’area di Malinovskyi, ben indirizzata sotto la traversa. Qualche apprensione di troppo sulle uscite alte, ma senza conseguenze negative.
CELIK 6: Dopo essere stato accantonato per un mesetto torna titolare e dimostra di poter essere il meno peggio su quel lato. Niente di eccezionale in fase di spinta ma applicato tatticamente e con poche sbavature. Prova alcune discese con coraggio ma con qualità non proprio eccelsa (vedi i cross). Al massimo può essere una discreta riserva.
LLORENTE 6.5: Bel duello con Retegui da cui esce vincitore. Lotta su ogni pallone e nonostante un paio di passaggi a vuoto da brividi nel primo tempo sembra essere sul pezzo. Pulito quando c’è da impostare dal basso e con buona predisposizione al palleggio. Alla fine vittima di crampi dopo aver dato tutto.
NDICKA 6: Si batte come può in area di rigore e ha sempre molto spazio per salire palla al piede. Proprio in quelle circostanze potrebbe e dovrebbe mostrare più coraggio nelle giocate, specie avendo a disposizione il piede sinistro piuttosto educato. La velocità di Ekuban è fastidiosa quando si allargano le maglie difensive. Meglio quando si deve francobollare ad un riferimento centrale.
ANGELINO 7: Sicuramente il migliore visto in questa serata per spirito, concentrazione e qualità. Cross sempre precisi e tagliati e un bellissimo tiro al volo che porta sugli sviluppi della respinta di Martinez al gol di Lukaku. Su di lui almeno si può fare affidamento anche per il prossimo futuro. Nonostante la statura è robusto anche nei contrasti difensivi, da cui spesso esce vincitore.
CRISTANTE 6: Dei centrocampisti giallorossi è quello che si presenta più volte al tiro dal limite dell’area. Nelle prime due volte sparacchia alto, distante dal bersaglio grosso, mentre alla terza viene fuori una conclusione forte ma centrale. Si sposta spesso sull’out di destra per dare ampiezza al gioco ma li non riesce ad incidere al meglio. Anche per lui la benzina sembra bella che esaurita.
PAREDES 5: Una parola di troppo nei confronti dell’arbitro Manganiello gli costa il rosso diretto. Già era stato ammonito per una protesta su un fallo non fischiato. Non contento aggiunge un altro vaffa e si accomoda in anticipo sotto la doccia. Fino a quel momento si era distinto per un paio di tentativi da fuori e per un palleggio troppo lento per impensierire il Genoa. La su stagione si chiude qui.
PELLEGRINI 5: Nulla da segnalare sul suo fronte. Pochissime volte riesce a prendere il pallone tra le linee e quasi mai trova il varco giusto per andare da Lukaku. La soluzione con il doppio trequartista dovrebbe premiarne la qualità tecnica ma a dire il vero non si vede un granché. Non è più brillante come qualche settimana fa e senza la giusta condizione diventa un giocatore normalissimo.
BALDANZI 5: Belli gli stop, puliti gli appoggi, azzeccati i movimenti ma per affermarsi nella Roma serve molto molto altro. Ancora troppo “leggerino” per prendere in mano la situazione e il risultato è che in un tempo e mezzo non conclude praticamente mai in porta. Dopo aver trascorso 4 mesi nella Capitale il bilancio non è del tutto positivo, ma avrà tempo per rifarsi. Prima di parlare di dopo Dybala però bisogna riflettere.
LUKAKU 7: Qualche mugugno iniziava ad arrivare dagli spalti dopo i pochi palloni toccati nel primo tempo. Come tutti i grandi giocatori però tira fuori il colpo giusto al momento giusto. Colpo di testa da bomber vero e palla infondo al sacco. La sua stagione si conclude (sarà squalificato ad Empoli) con 21 reti all’attivo e tutto sommato un bilancio positivo. Per fare meglio sul mercato bisognerà inventarsi qualcosa di geniale.
DYBALA (dal 63’ per Baldanzi) 6: Con il minimo di autonomia fisica prova a dare quel pizzico di brio e fantasia che era mancata nel primo tempo. Avrebbe la chance di ripetere il gol realizzato contro il Milan ma si perde sul più bello. Alla fine costretto a lasciare il campo per una scelta tattica di De Rossi, nella sofferenza finale (forse anche un piccolo fastidio fisico).
EL SHAARAWY (dal 63’ per Pellegrini) 6: Ha il merito di piazzare il cross decisivo per la zuccata di Lukaku che vale tre punti. Anche se rimane una giocata isolata va comunque rimarcata.
MANCINI (dall’81’ per Angelino) sv: Entra per il passaggio a tre dietro e si mette in mezzo a presidiare l’area. Poco lavoro e zero errori.
ABRAHAM sv (dal 92’ per Lukaku) sv: Giusto il tempo di due sgroppate per pressare i difensori del Genoa.
KRISTENSEN (dal 92’ per Dybala) sv: Un saltatore in più per resistere all’assalto finale del Genoa.
DE ROSSI – Alla fine centra il risultato minimo che si era prefissato, ovvero il sesto posto. Viste le condizioni della maggior parte dei giocatori è classificabile davvero come piccola impresa, visto che la squadra è esplosa fisicamente dopo la trasferta di Leverkusen. Alcuni cambi, come quello di Angelino e di Dybala, non sono stati semplicissimi da capire, ma alla fine il risultato lo premia. D’ora in poi si parte con la programmazione del prossimo anno, con tanto scouting e molti acquisti da mettere a punto. Lui e Ghisolfi saranno soli contro tutti per costruire una rosa più forte che possa spezzare questa maledizione del sesto posto.