(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Genoa e Roma, valido per la 4.a giornata di Serie A:
SVILAR 6,5 – Fa ciò che deve, respingendo anche con affanno una punizione brivido di Malinovsky. Non può niente sull’inserimento aereo di De Winter in area di rigore.
MANCINI 6 – Un paio di buone chiusure in extremis, concentrazione ai massimi livelli per 90 minuti. Non ha colpe clamorose sul pari del Genoa.
NDICKA 5,5 – Buona gara complessivamente, dove la fisicità utilizzata nei contrasti con Ekuban e compagni. Peccato il pallone mancato in piena area che agevola il pareggio del Genoa all’ultimo minuto.
ANGELINO 6 – Molto bene nel ruolo di braccetto, ricopiando il lavoro che fece Simone Inzaghi con Dimarco nell’Inter di qualche tempo fa. Meno aggressivo e lucido da esterno dopo l’uscita di Saelemaekers.
EL SHAARAWY 6 – Finché ne ha si rivela una mossa azzeccata. A destra, come nella doppia sfida di Europa League con il Milan, trova il giusto ruolo per dare equilibrio alla squadra. Purtroppo nella ripresa il calo fisico è evidente e De Rossi è costretto a toglierlo dal terreno di gioco.
KONE 6,5 – Sicuramente il più positivo in mezzo al campo. Corsa da vendere, strapotere fisico e anche una buona personalità. Scivola spesso sulla destra per dare una mano ai compagni e ha la forza di ribaltare il fronte d’attacco anche dopo 80’. Purtroppo appena allenta un po’ la morsa tutti ne risentono, fino al clamoroso pareggio genoano.
CRISTANTE 6 – Si piazza davanti alla difesa a 3 per costruire e distruggere al contempo. Tatticamente molto utile sulle palle sporche e sul gioco aereo, a rimetterci è però la fluidità della manovra, specie quando Pisilli e Kone finiscono la benzina.
PISILLI 6 – Dinamismo e ottima propensione offensiva. De Rossi studia per lui un ruolo da incursore, meno sacrificato rispetto a Torino e con piena libertà di sganciarsi. A parte un giallo ingenuo, trascorre il primo tempo mostrando il suo potenziale e non negandosi mai una giocata difficile. Indice di sfrontatezza e predisposizione ad alti livelli.
SAELEMAEKERS 6,5 – Era stato uno dei migliori in campo nel primo tempo, con un bel duello con Sabelli, spesso vinto. Equilibrio e tanti uno contro uno portati a casa, in quella fascia sinistra che può essere la sua zona in questa Roma. Un infortunio alla caviglia lo toglie troppo presto dalla contesa.
DYBALA 6,5 – Tutta la qualità di questa squadra, se si parla di produzione offensiva, passa dai suoi piedi. Nel primo tempo illumina con uno splendido colpo di tacco per Dovbyk, sciupato dal centravanti ucraino. Un paio di volte esagera nel provare la soluzione personale. In una di queste però conquista un sacrosanto rigore che solo il Var “rotto” non concede. Viene tolto dopo 60’, forse con un pizzico di anticipo.
DOVBYK 6,5 – Il suo lo aveva fatto. Si sblocca dopo quattro giornate e stava portando i 3 punti grazie al suo gol. Buone le sponde, la lotta e i movimenti. In almeno due occasioni poteva e doveva fare meglio, ma spara addosso a Gollini. Segnali di risveglio, purtroppo non premiati dal risultato finale.
-Subentrati-
dal 49′ HERMOSO 5,5 – Il suo ingresso arriva troppo presto, nell’economia di una gara fino a quel momento ben gestita dalla Roma anche difensivamente. Forse esageratamente sicuro di sé, anche lui un filo in ritardo sul gol del pari del Genoa.
dal 61′ CELIK 5,5 – Si piazza a fare il quinto di difesa senza strafare né combinare nulla di clamoroso. Troppo morbida la pressione sul cross di Vitinha che pennella per l’1-1 finale.
dal 61′ PELLEGRINI 5 – In mezz’ora abbondante si vede poco, pochissimo. Non si segnale né con le giocate sullo stretto, né in fase di ripartenza. Meno aggressivo del baby Pisilli, e ciò diventa un minus per il centrocampo romanista.
dal 61′ BALDANZI 6 – Ha il merito di inventare qualche giocata sullo stretto degna di nota, alleggerendo la pressione genoana.
ALL. DE ROSSI – Vara una Roma con la difesa a 3 e almeno nel primo tempo si vedono buoni spunti. I cambi non sembrano tutti azzeccati nel secondo tempo e anche l’atteggiamento della squadra diventa troppo remissivo. L’infortunio di Saelemaekers gli rovina i piani e vanifica l’esperimento di El Shaarawy a destra. Il pareggio è forse una punizione troppo severa ma la cosa lampante è che il livello della squadra è ancora troppo basso per avere grandi ambizioni.