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Como-Roma, RANIERI: “Il Como ha avuto più voglia di vincere, ci servirà da lezione”

Dopo le vittorie con Lecce e Braga, la Roma perdein casa del Como: termina 2-0 per gli uomini di Cesc Fabregas nella sfida valida per la 16esima giornata di campionato. Dopo il match il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

POSTPARTITA

RANIERI A SKY SPORT

Cosa non le è piaciuto?
“Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara anche se siamo stati lenti. Nel secondo tempo è cambiata la partita, loro si sono messi a specchio e hanno avuto più voglia di vincere. Abbiamo sbagliato sulla punizione del gol e abbiamo lasciato un centrocampista con un attaccante, questo non si fa e una squadra esperta non deve permettere un errore del genere. Il Como ha fatto di tutto per vincerla e noi non siamo stati così bravi a cercare di creare quei problemi come nel primo tempo”.

Potrebbe esserci stata stanchezza nel finale?
“Potrebbe esserci che ci sia stata stanchezza per gli impegni, ma non mi piace accampare scuse. Dovevamo avere la loro stessa voglia. Ai ragazzi che entravano dicevo che era cambiata la partita, non c’era fioretto ma sciabola, dovevamo essere decisi e determinati e seguire l’arbitro perché non si sapeva mai quando un fallo era nostro o loro. Dovevamo saper interpretare la gara in un’altra maniera e non siamo stati capaci di farlo”.

Claudio non ti faccio domande, voglio augurarti successo e la Roma ha fatto la scelta giusta (parole di Falcao, ndr).
“Grazie, molto gentile Paulo”.

Questa sconfitta fa parte di un percorso? Dovbyk?
“Dovbyk ancora non sta al 100%, ma avevamo messo talmente tante palle nel primo tempo e non c’era mai nessuno a spingerle dentro ed El Shaarawy zoppicava, aveva preso due colpi sul piede. Invece non siamo riusciti a ripercorrere il cammino del primo tempo”.

Sta tirando delle somme per gennaio o è soddisfatto?
“Sono soddisfatto di come stanno lavorando i ragazzi. Se ci sarà l’opportunità, e ci deve essere, di migliorare la squadra non mi tirerò indietro”.

Sente una squadra che vede crollare certezze?
“Questo no. Da quando sono arrivato, a Napoli la squadra mi era piaciuta fino ad un certo punto. Col Tottenham avevamo fatto una partita a viso aperto, piano piano siamo migliorati anche se abbiamo perso con l’Atalanta. Mi aspettavo di più nel secondo tempo, abbiamo avuto occasioni e non le abbiamo sfruttate mentre loro lo hanno fatto. Loro sono stati spesso più pronti su prime e seconde palle e non va bene”.

C’è stato un problema di atteggiamento nel secondo tempo?
“Mi sembra prematuro dire che sia un atteggiamento, è una prova. Dobbiamo reagire. Adesso vogliamo passare il turno in Coppa Italia. Questa partita ci servirà da lezione”.

RANIERI A DAZN 

Una Roma a due facce, può essere stato il cambio di modulo ad aver tolto delle certezze?
“Credo sia stato merito del Como che ha avuto più fame e voglia di vincerla, hanno cambiato sistema di gioco e l’hanno fatto bene. Il cambio di mentalità, quando sono entrati i miei dalla panchina gli ho detto che la partita era cambiata. Abbiamo sbagliato alcune cose, sulle seconde palle arrivavano sempre loro e questo ci ha sorpreso. Abbiamo lasciato solo l’attaccante con un nostro centrocampista e da lì è nato il gol, è stato un peccato perché la partita la stavamo facendo, potevamo fare gol sia noi che loro”.

Da quando è arrivato ha sempre detto che la Roma le è piaciuta.
La prestazione c’è stata, non posso dire che i giocatori non ce l’abbiano messa tutta. Il Como aveva quel qualcosa in più, a un certo punto non abbiamo saputo capire la partita e assecondare l’arbitro, tante volte era fallo tante volte no, lì devi essere bravo a capire la direzione dell’arbitro”.

Come valuta la partita di Dybala dopo l’ingresso di Dovbyk?
“Quando giocano El Shaarawy, Saelemaekers e Dybala si trovano con più fluidità di gioco, con Dovbyk dobbiamo ancora lavorare e lui deve risalire di condizione. Lasciamolo crescere e vedrete che ci darà della soddisfazioni”.

Si aspettava di più da chi è entrato nella ripresa?
“L’atteggiamento c’è stato, dovevamo capire la battaglia che era in corso. Bisognava mettere da parte il fioretto e usare la spada, come facevano loro nell’ambito della correttezza. Hanno vinto con la voglia di vincere, noi abbiamo dato il nostro 100% ma non è stato sufficiente”.

Le è piaciuto Le Fée in mezzo al campo?
“Gli ho detto di giocare a uno, due tocchi. Era quello che avevo detto prima della partita, non dobbiamo entrare centralmente perché lì ci aspettano, entrano decisi, l’arbitro a volte fischia a volte no, ti rubano palla e ripartono. Alcune volte ha giocato a uno, due tocchi, altre meno”.

Dicembre doveva dare delle risposte. Qual è la risposta di stasera?
“Positiva ma con qualche incertezza. Proseguiamo la voglia di portare la Roma sempre più in alto”.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

“Il Como ha fatto una grande partita, nel primo tempo è stata a favore nostro e abbiamo avuto occasioni senza trasformarle in gol. Nel secondo tempo il Como ha cambiato sistema di gioco, è stato più determinato, ci è venuto ad aggredire e noi non siamo stati rapidi come avevo chiesto. Complimenti al Como”.

Ha parlato di voglia di vincere maggiore del Como, come si cura?
“Si cura dicendolo e facendo vedere gli errori commessi. Non è possibile che una squadra come la Roma arrivi seconda sulle prime e seconde palle, non è possibile che su alcune punizioni e calci d’angolo si sia meno concentrati e attenti. Ne avevamo parlato, sapevamo che erano molti bravi a spostare palla ecc.. Quando vedi che la tua squadra non reagisce ti dispiace. Dispiace perché globalmente la prestazione c’è stata. Ho fatto i cambi dicendo a quelli che entravano che la partita era cambiata, non c’era più fioretto ma sciabola. Come atteggiamento non posso rimproverarli, ma è l’attenzione sui particolari: sulla punizione del gol abbiamo lasciato un nostro centrocampista con il loro attaccante, perché? Se ci fosse stato Vlahovic o Lukaku lo avremmo fatto? Avremmo messo un difensore con un attaccante. Sono piccoli particolari che fanno capire che devi essere sempre presente”.

Fabregas?
“È un ragazzo in gamba, sta facendo un grande lavoro qui. Sicuramente il calcio italiano gli servirà per il suo futuro perché il calcio italiano, lo sappiamo, è più difficile sotto l’aspetto tattico e si sta adattando molto bene”.

Ha capito cosa ha questa squadra?
“C’è poco da capire, non siamo stati in grado di fare quello che avevamo fatto nelle altre partite. Dobbiamo fare i complimenti al Como e cercare di migliorare guardando tutte le mancanze di questa partita. Domani farò vedere tutte le occasioni che hanno avuto e perché. Lavorando soltanto si migliora”.

In cosa dovete imparare a lavorare meglio con Dovbyk?
“Innanzitutto Dovbyk fisicamente non sta a posto. L’ho inserito perché nel primo tempo abbiamo messo 4-5 palloni in mezzo che bisognava toccare per fare gol e non ci siamo riusciti. El Shaarawy aveva preso due colpi sul piede e zoppicava. Ho messo lui dentro pensando di poter chiudere la partita sui cross e invece non è avvenuto. Prima cosa deve migliorare l’aspetto fisico: uno come lui se non sta bene fisicamente non è che possa aiutarti in altre maniere. E noi dobbiamo imparare a servirlo. L’ho detto dall’inizio: va servito o con palla in profondità, quando sta bene riesce a sprintare e ad andar via all’avversario, o sui cross. Quando nella ripresa c’è stato lui abbiamo fatto veramente pochi cross”.

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