G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

AZ Alkmaar-Roma, RANIERI: “Da non credere il gol subito. Siamo fatti così, siamo fatti male”

All’AFAS Stadion vince l’AZ Alkmaar: nella settima giornata della fase campionato di Europa League la Roma perde 1-0 per mano della squadra olandese. Dopo la sconfitta Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei cronisti:

POSTPARTITA

RANIERI A SKY SPORT

Cosa l’ha delusa stasera?
“Hai tenuto in mano la partita ma l’hai persa, è un peccato. Prendere quel gol in quella maniera su fallo laterale è roba da non credere. Purtroppo succede e non deve succedere. La squadra ha giocato e creato tanto, loro vanno via con il risultato pieno dopo aver difeso e cercato di fare qualcosa con la partita tra le nostre mani e l’abbiamo sciupata”.

È un gol con una modalità vista e rivista.
“Siamo fatti così, siamo fatti male. Evidentemente non siamo furbi, intelligenti e scaltri, facciamo degli errori veramente incredibili. Ce la portiamo a casa tranquilli e sereni, dopo aver fatto una partita. Questo è il calcio e non siamo stati capaci di far gol, Svilar non ha fatto una parata. Abbiamo fatto di tutto ma alla fine siamo stati poco pratici”.

Come si sono comportati i due centrocampisti? Koné poteva essere più propositivo o ha rispettato quello che avevi detto?
“Sicuramente Koné doveva essere più propositivo, gli avevo detto di non portare palla perché ci avrebbero pressato e fatto fallo. Per cui avevo detto di far girare palla velocemente e andare in verticale, ma non ci siamo andati spesso. Nel secondo tempo molto meglio con Soulé, ma alla fine hai fatto senza far nulla. Dispiace perché la prestazione c’è stata e la squadra ha giocato ma non hai raccolto niente. Loro con il minimo sforzo si portano a casa i 3 punti e questo dispiace tantissimo”.

Cosa è mancato?
“È mancata un po’ di cattiveria e un po’ di cinismo. Il bello è che lo facciamo sempre: se c’è una qualità di questa squadra è che quando arriviamo in area entriamo in 3-4-5, invece questa volta abbiamo girato ma non abbiamo concluso bene in porta. È stato un peccato perché la partita c’era, i ragazzi hanno giocato e hanno giocato bene ma racconti che hai perso 1-0″.

RANIERI AI CANALI UFFICIALI DELLA ROMA

“C’è rabbia, c’è delusione, c’è tutto perché hai la partita in mano, hai giocato bene, hai creato però non hai concluso bene. Di solito noi entriamo con 4-5 dentro l’area di rigore, avevamo messo le palle dentro…avevamo fatto quello che dovevamo fare, loro non erano esistiti. Però alla fine loro hanno vinto e noi abbiamo perso, per cui adesso ce la raccontiamo, già gliel’ho raccontata nello spogliatoio, questa è la verità. Dobbiamo essere più determinati, più cattivi in determinate circostanze e poi non si può prendere gol su fallo laterale. L’abbiamo detto, giocavano soltanto in avanti, bastava mettersi bene e non l’avremmo preso, peccato”.

La Roma è padrona del proprio destino, bisogna fare la partita all’Olimpico e rimanere concentrati.
“Quello sempre, come dico sempre, si vince e si pulisce la mente, si perde e si pulisce la mente. Ogni partita fa storia a sé, qui abbiamo giocato, creato tanto e non abbiamo raccolto niente. Il calcio è questo, magari una volta giocheremo male, non faremo niente e vinceremo 1-0. Purtroppo il calcio ci ha insegnato questo e dobbiamo saper mandare giù bocconi amari, molto amari”.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Un commento sulla partita.
“Quando perdi partite come questa, in cui hai il controllo del gioco ma alla fine le perdi per un soffio, è davvero spiacevole e lascia l’amaro in bocca. Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a concludere come facciamo di solito. Complimenti a loro, perché chi vince ha sempre ragione”.

La sostituzione di Dovbyk? Un commento sulla prestazione?
“L’ho tolto perché era ammonito e il quarto uomo mi ha detto che lo stavano tenendo d’occhio. Ho preferito toglierlo, con Soulé abbiamo dato più verticalità all’azione, creando degli uno contro uno molto importanti. C’è poco da raccontare, quando perdi una partita che hai in mano devi fare mea culpa, perché non puoi prendere gol da fallo laterale quando sapevamo che loro giocano solo in avanti. Avevamo tenuto benissimo il campo, eravamo padroni, ma hanno vinto loro. Bisogna fare i complimenti perché loro hanno giocato come sanno giocare. Li abbiamo portati fuori dal loro ritmo gara, li abbiamo fatti gasare poche volte, questo è”. 

C’è davvero un mal di trasferta? Si è dato una risposta?
“No, onestamente non me la sono data, anche perché, vedendola giocare così, mi sembrava quasi di vederla giocare in casa. Non abbiamo fatto gol, ma abbiamo creato tanto, siamo stati bravi a far girare palla e a cambiare gioco, facendo tutto quello che dovevamo fare. Parlo del secondo tempo, perché nel primo eravamo un po’ troppo leziosi e tornavamo troppo spesso indietro. Con Soulé abbiamo dato una marcia in più, ci sono stati buoni scambi, ma alla fine abbiamo perso. Che vi racconto? Non c’è molto da dire. Resta l’amaro in bocca, vai a casa convinto di aver giocato una buona partita, ma alla fine quello che conta è il risultato. L’ho detto: tante volte crei tanto e non fai gol, arriverà anche il momento in cui giocheremo male, non faremo nulla e segneremo. Questo, purtroppo, è il bello e il brutto del calcio. Stasera andiamo via davvero amareggiati, perché non è che puoi dire: ‘Sai, non hai giocato, è stata una serata no’. No, era la serata giusta per vincere, abbiamo fatto tutto tranne il gol per vincere. Perciò complimenti all’AZ e torniamo a casa a mani vuote”.

I problemi in trasferta sono legati alla personalità?
“La mia personalità è legata al voler vincere, a quella determinazione che ti spinge a chiudere le azioni con convinzione. In casa forse siamo sospinti dal pubblico e riusciamo a farlo. Qui posso rimproverarli soltanto per non aver finalizzato, ma per il resto hanno giocato esattamente come si gioca in casa”.

Top