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Le PAGELLE di Udinese-Roma 1-2: Pellegrini e Dovbyk glaciali, Shomurodov cambia la partita. Rensch, buona la prima

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Udinese-Roma, gara valida per la 22.a giornata di Serie A:

SVILAR 6,5 – Il destro in mischia di Lucca disintegra la porta giallorossa ed è dunque imparabile per chiunque. Ma il 99 romanista si fa sentire nel finale, con alcune uscite degne di nota e personalità.

CELIK 5 – Confermato da braccetto, non risulta insufficiente a livello tattico, piuttosto per un atteggiamento sconsiderato e delle scelte sbagliate in fase di controllo e palleggio. L’ammonizione sciocca presa per fallo su Payero (dopo un suo errore banale) suggerisce a Ranieri di toglierlo.

MANCINI 7 – Prima da centrale, poi da braccetto, sa sempre come farsi sentire. Lucca è un cliente scomodo, ma gli scontri aerei tra sgomitate e sbracciate sono il suo pane quotidiano. Deciso.

NDICKA 6,5 – Sempre sul pezzo come Mancini, per di più nella ripresa alza il livello della sua prestazione con alcuni interventi non così banali in area di rigore giallorossa. Nel primo tempo aveva avuto anche due palle gol in mischia, entrambe fallite per imprecisione.

RENSCH 6,5 – Calma nell’esaltarsi (ricordate Marco Motta?) però va detto che nell’arco dei 70’ giocati ricopre due ruoli (esterno e centrale di destra a 3), nel primo tempo sfiora il gol con un bel sinistro dal limite e sembra essere sempre ordinato. Pochi fronzoli, tanta applicazione tattica e una discreta tecnica. Buona la prima.

PISILLI 6 – Una gara non esaltante, ad onor del vero, ricca anche di errori tecnici, non sempre accettabili. I chilometri percorsi stanno li a testimoniare però una grande quantità e presenza in mediana. Più uomo di fatica che fine dicitore ma il tutto al servizio della squadra. Quando si dice che Frattesi non serve, però, meglio buttare un occhio a quello che si è visto al BluEnergy Stadium.

KONE 6 – Siamo lontanissimi dalle prestazioni scintillanti di qualche settimana fa, ma dovendo scendere in campo sempre non può avere la brillantezza adeguata. Imprescindibile davanti alla difesa, oggi anche senza Paredes. Quello che va sottolineato è che pur con poca benzina nelle gambe trova sempre il modo di essere utile.

PELLEGRINI 6,5 – Partito malissimo, sbagliando tutto il possibile, commettendo il fallo ingenuo che porta al gol di Lucca (sugli sviluppi della susseguente punizione). Poi però nella ripresa cresce di spessore, non solo per il bel rigore realizzato (e procurato con un bel palleggio in area), ma anche per una serie di giocate tecnicamente rilevanti. Si arrende nel finale senza fiato, con Ranieri che gli risparmia una manciata di minuti.

ANGELINO 6,5 – In questo momento sembra star meglio ogni partita che gioca. È praticamente uno degli insostituibili, giocando ogni tre giorni e mostrandosi pochissimi cali di rendimento. Almeno con lui non si può riproporre il refrain dei terzini che non sanno crossare. Ad averne di piedi così educati (vedi stop sotto Tribuna Tevere che vale il prezzo del biglietto).

BALDANZI 6 – L’unico calciatore giallorosso che nel primo tempo sembra in grado di dare qualche sterzata offensiva. Si impegna e si applica, anche se gli manca quella stoccata che possa renderlo finalmente un bel giocatore. Nella ripresa si piazza a fare l’esterno destro fino all’ingresso di El Shaarawy.

DOVBYK 6 – Partita con semplice, soprattutto con un avversario come Bijol. Annullato un bel gol nel primo tempo pe fuorigioco (movimento da prima punta azzeccato), migliora nella ripresa quando gli viene affiancato Shomurodov in avanti. Non riesce a trovare il gol su azione e quindi ne approfitta per calciare il rigore del definitivo sorpasso. La freddezza non gli manca, come a Bologna e la Roma si gode la prima vittoria fuori casa dopo 9 mesi.

-Subentrati-

dal 46′ SHOMURODOV 7 – Il cambio che a sorpresa rimette in carreggiata la Roma. Ranieri punta sulla sua verve e l’uzbeko entra subito in partita con scatti, spizzate e contrasti vinti. L’assist ad El Shaarawy nell’azione del rigore dell’1-2 è perfetto. Unendo la sua grinta ed accelerazione con la fisicità ed il senso del gol di Dovbyk, la Roma avrebbe un grande centravanti.

dal 58′ EL SHAARAWY 6,5 – Lo spirito di sacrifico e il senso di abnegazione in un solo nome. Si piazza a fare l’esterno destro a tutto campo e dona lucidità ed esperienza ad una Roma costretta a rimontare. Ottimi aiuti difensivi e un rigore preziosissimo conquistato in ripartenza. Da rinnovare.

dal 70′ ZALEWSKI 6 – Sostituisce lo stremato Rensch nell’inedito ruolo di braccetto destro difensivo, passando poi a fare la mezzala. Duttilità al servizio della squadra, peccato che un atteggiamento troppo spesso svogliato e le tante prove insufficienti del recente passato lo abbiano portato verso un addio scontato.

dal 81′ CRISTANTE S.V. – Rientro dopo circa due mesi, molto utile per le rotazioni in mediana. Anche se oggi si piazza a fare il centrale senza essere troppo impegnato.

dal 81′ DYBALA S.V. – Ranieri gli chiede di tenere palla e farla girare tra i suoi compagni, mantenendo l’Udinese lontana dall’area giallorossa.

ALL. RANIERI – Finalmente un acuto lontano dall’Olimpico. Da Udine a Udine, era solo una questione di tempo. Di gare buone anche in trasferta la Roma ne aveva disputate in passato, ma oggi ha avuto anche un pizzico di fortuna in più, al netto di una prestazione nel complesso superiore all’Udinese. Turn over azzeccato, Rensch subito valorizzato e due ottimi cambi come Shomurodov e Zalewski. Adesso il massimo sforzo andrà profuso contro l’Eintracht.

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