Lunga intervista di Claudio Ranieri al sito arabo Koora Break. Il tecnico giallorosso ha parlato della stagione attuale e ha ripercorso i passi più importanti della sua carriera. Queste le sue parole:
Sull’adattamento nei diversi campionati…
“La prima volta che sono stato in Spagna non parlavo inglese ma lo spagnolo è simile all’italiano. Al’inizio ero in difficoltà a parlare con la squadra, ma per fortuna avevo 2-3 giocatori italiani che mi hanno aiutato. In Inghilterra avevo giocatori italiani come Zola e giocatori che avevano giocato in Italia come Desaily, mi hanno aiuato molto fino all’ultima partita contro il Manchester, è stata la prima volta che ho parlato alla squadra in inglese. Penso che parlare la stessa lingua dei giocatori è molto importante per provare a trasmettergli qualcosa, la tattica è importante ma penso che la comunicazione tra allenatore e giocatore sia molto più importante. È importante che i giocatori capiscano ciò che chiedo”
Hai portato la cultura italiana nei paesi in cui sei stato?
“Quando vado in un altro paese amo prendere qualcosa di quel paese. Certamente la mia cultura è solida, ma quando giro per la città, il modo di mangiare, amo testare. La mia mente è molto aperta e voglio conoscere tutto”
L’importanza della famiglia…
“Mia moglie mi ha seguito ovunque, è come un’avventura”
Come gestisci lo stress?
“Sono stressato quando sono senza squadra. Voglio sempre migliorare me stesso. Penso sia importante stare dentro ai problemi, così puoi conoscerli bene e risolverli. Non amo allenare senza pressione, io voglio la pressione. Quando c’è pressione sono concentrato sul mio obiettivo”
Che giocatore era Mahrez?
“Giocatore fantastico, di grande qualità. Pensava che a me non piacesse, invece giocava sempre, era un grande giocatore e un uomo fantastico”
Il giocatore che ti ha sorpreso di più”
“Sono stato molto felice con Lampard, lo abbiamo acquistato che era molto giovane. Faceva gol ed era abile a difendere. Un giocatore molto intelligente. A lui non dovevo mai ripetere nulla, capiva subito quello che chiedevo. Se hai stelle come Dybala, Totti, Del Piero, loro già sanno quello che devono fare. Questi tipi di giocatori li lascio più liberi. Gli altri invece devono aiutare questi campioni, perché questi campioni possono aiutare tutta la squadra”
Il Leicester?
“Piano piano ho trovato la situazione per tutto. Tutti i giorni provavamo a migliorare, senza mettere pressione ai giocatori. Dicevo ai giocatori che dovevamo salvarci, dopo i 40 punti ho detto ‘proviamo ad arrivare in Europa’. Quando siamo arrivati in Europa ho detto ‘ok, proviamo ad andare in Champions’ e così via. Ho detto ai ragazzi ‘o quest’anno o mai più’. Abbiamo perso solo 3 partite, è stato qualcosa di storico vincere con il Leicester”.
Sugli obiettivi di questa stagione.
“Non avendo potuto giocare amichevoli per testare la squadra, ho chiesto loro di aiutarmi perché non è facile gestire da solo 26 teste diverse. Si può anche perdere, non è importante, ma voglio sempre vedere la mia squadra lottare fino all’ultimo. Vogliamo raggiungere degli obiettivi quest’anno per noi, la proprietà e i tifosi. Ora non siamo in una buona posizione, per questo arrivare in Europa mi renderebbe felice. Dan Friedkin mi ha detto che quest’anno sarò l’allenatore della Roma, mentre nel prossimo anno sarò la persona che supervisionerà su tutto. Sono molto contento in questo momento”.
Sul momento attuale della Roma.
“La Roma attualmente non è in una grande situazione a livello di classifica. La mia priorità è riportare la giusta atmosfera allo stadio, dove qualche tifoso rumoreggia. Sono il quarto allenatore nel 2024, è normale che siano capitati tante tattiche e sistemi di gioco diversi. La cosa fondamentale è lavorare, capire dove intervenire e migliorare. Ogni momento può essere una sfida, quando arrivi a campionato in corso devi essere bravo a gestire”.
Su Saud Abdulhamid
“Credo molto in lui, Roma è sicuramente un ottimo posto per i giovani giocatori arabi”.
Sul calcio in Arabia…
“C’è stato un cambiamento nella mentalità, sono arrivati tanti buoni giocatori, ora è importante capire come si svilupperà la situazione. Cristiano Ronaldo ha fatto pubblicità poi sono arrivati altri buoni giocatori e ottimi allenatori. Adesso l’importante è migliorare”.