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(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Porto-Roma, match valido per l’andata dei playoff di Europa League:
SVILAR 6,5 – Solita sicurezza impagabile dentro e fuori dai pali, soprattutto ad inizio ripresa quando in uscita limita una delle poche giocate offensive del Porto. La deviazione di Baldanzi sul sinistro di Moura lo beffa inevitabilmente.
CELIK 6,5 – Un primo tempo sulle solite, tra buone chiusure e diversi errori in impostazione ed in lettura, a sorpresa si conclude con il suo primissimo e unico gol in giallorosso, grazie all’inserimento vincente dopo un rimpallo in area. Migliora nel secondo tempo per quella che forse è la sua migliore prestazione dell’anno.
MANCINI 6,5 – Il suo compito oggi è andare a uomo su Omorodion, un gigante che però non gli fa neanche il solletico. Tiene testa e cerca di farsi sentire contro le sciocchezze severe dell’arbitro Stieler. La sua missione è compiuta.
NDICKA 7 – Quando è in marcatura difficilmente si fa sorprendere, dimostrando di essere massiccio, concreto e tosto anche negli scatti e nei ripiegamenti. Sembra impossibile pensare che non abbia ancora riposato neanche in un incontro.
SAELEMAEKERS 6 – Niente di eccezionale, sulla falsariga delle sue ultime settimane, ma il pregio di mettere un bel
pallone in mezzo che porta al gol del vantaggio. Il giallo preso lo costringerà a saltare il ritorno e spinge Ranieri a toglierlo all’intervallo.
KONE 6 – Era partito alla grande, con un ritmo forsennato e con transizioni rapide. Questa lotta eccessiva su tutti i palloni lo porta a volte ad eccedere, anche se il giallo rimediato è un’invenzione di Stieler. Nella ripresa anche lui osserva dalla panchina.
CRISTANTE 4,5 – Un’ingenuità di questo genere non è ammissibile da un giocatore della sua esperienza. Aveva anche gestito in modo sereno il possesso del primo tempo ed era andato vicino al bersaglio grosso nella ripresa. Poi attimi di ordinaria follia, trattenuta senza senso nella metà campo avversaria e addio sogni di gloria. Al ritorno Ranieri non potrà schierarlo e non è detto che sia un male.
ANGELINO 7 – Dopo mesi e mesi a tirare la carretta il giudizio diventa definitivo, ed è ovviamente positivo. Anche questa sera palloni illuminanti (come quello offerto a Pellegrini nel primo tempo) e mai una giocata forzata o concettualmente sbagliata. Preziosissimo e ormai insostituibile.
PELLEGRINI 5,5 – Spreca malamente una comoda occasione in area all’inizio del match, facendo innervosire anche Dybala. Qualche guizzo è di buon livello tecnico ma nel complesso non risulta decisivo. Almeno sul piano dell’impegno nulla da recriminare, la lucidità non sempre ottimale.
DYBALA 6 – Parte bene, giostra sulla trequarti e dialoga bene con Dovbyk e compagni. Poi nel bel mezzo del primo tempo arriva un calcione di Varela che lo toglie dal campo. Gratuito, brutto, intenzionale, da giallo si ma veramente cattivo. Già da lì si era capito tutto, nell’ atteggiamento del Porto e nei fischi di Stieler.
DOVBYK 6 – Alla fine a sufficienza la strappa più che altro per alcune discrete sponde nel primo tempo (una sporca e fortunosa anche sul gol) e per la convinzione mostrata. Purtroppo ancora non è esplosivo e vorace come lo scorso anno (vedi tiro strozzato all’inizio) ma ci si prende il leggero miglioramento sperando sia una tendenza.
-Subentrati-
dal 39′ BALDANZI 6,5 – Entra subito con la giusta energia al posto di un Dybala dolorante. Gli basta poco per imprimere il suo marchio, dando il là all’azione del gol romanista. Corre tanto e si destreggia bene in palleggio, anche nei difficili minuti finali. Merita tanto spazio in più.
dal 46′ EL SHAARAWY 6 – Piazzato sulla fascia, pronti via e subito si perde Moura che rischia di beffarlo in velocità, ma viene salvato dall’uscita di Svilar. Dopo lo spavento prende le misure e agisce da quinto con sacrificio, anche se ciò gli toglie brillantezza in fase di attacco.
dal 46′ PISILLI 5 – Le qualità atletiche del ragazzo di Casal Palocco non collimano con quelle tecniche, viste le tante decisioni sbagliate, o gli stop ampiamente imprecisi. Prezioso per energia, totalmente fuori gara quando c’è da gestire o ripartire.
dal 66′ SOULE’ 6 – Prova a dare la carica, ma l’espulsione di Cristante limita anche la sua prova, poiché costretto a fare più ripiegamento sulla sinistra piuttosto che spinta offensiva.
dal 75′ PAREDES 5,5 – In un quarto d’ora dimostra perché Ranieri non si sia fidato di schierarlo dal 1′. Concentrato in fase difensiva, ma perde e gioca con estrema sufficienza quasi tutti i palloni che transitano dalle sua parti.
ALL. RANIERI – Un voto tondo tondo lo meriterebbe solo per le dichiarazioni del post partita, per la difesa della Roma e per le spiegazioni chieste a Rosetti. Le scelte di Cristante e Celik sembrano prive di senso, ma almeno nel primo tempo gli danno ragione, con il turco che va anche a segno. Purtroppo il signor Stieler ci mette lo zampino ma al ritorno ci sono tutti i presupposti per passare, anche senza Cristante e Saelemaekers.