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Le PAGELLE di Roma-Athletic Bilbao 2-1: Rensch e Celik annullano Nico Williams. Pisilli morde, Shomurodov non perdona

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Athletic Bilbao, match d’andata degli ottavi di Europa League:

SVILAR 6,5 – Nessuna parata degna di nota, ma la solita sicurezza infusa soprattutto nelle uscite alte e nel giro palla con i piedi. Gioca quasi più da regista basso che da portiere.

CELIK 7 – Il suo voto si misura su quello pienamente insufficiente dello spauracchio Nico Williams, che chiude all’Olimpico senza guizzi né giocate di livello. Il turco continua a fare benissimo da braccetto o da terzino aggiunto, non limitandosi a coprire la zona, ma mettendo tutto sé stesso anche in ripartenza. Ennesima rinascita by Ranieri.

MANCINI 6,5 – Si mette a duellare contro attaccanti, come Sannadì e Guruzeta, che fanno della fisicità la loro arma. Non va in difficoltà come contro la rapidità del Como, ma non è una serata semplice per il capitano odierno. C’è sempre da battagliare, come ai vecchi tempi.

NDICKA 5,5 – Un solo giudizio: meriterebbe un po’ di riposo. Lo si capisce quando sparacchia in fallo laterale un pallone comodo per paura di gestirlo senza pressione avversaria. Ha il demerito di perdersi Inaki Williams in occasione del gol dell’Athletic da corner.

RENSCH 6,5 – Una delle mosse che non ti aspetti, con l’olandese a dare manforte a Celik per limitare Nico Williams. Gara di sostanza, con pochi errori tecnici, tanta applicazione tattica e lucidità. Il suo acquisto, vista anche l’età, andrà poi rivalutato.

CRISTANTE 6,5 – Gara di sostanza, giocando molti palloni e recuperandone altrettanti. Non sempre impeccabile nelle verticalizzazioni e nelle sventagliate laterali, ma il suo peso specifico è pazzesco. Senza Paredes non era facile reggere da solo, almeno dal punto di vista dell’esperienza, con i giovanissimi Pisilli e Baldanzi al fianco.

PISILLI 6,5 – Alla fine Ranieri cambia tutte le carte in tavola, sceglie lui tra i due mediani, al posto di Kone e viene ripagato. Bravissimo a mandare in porta Dovbyk all’inizio e si ripete anche ad inizio ripresa con un tiro che meritava forse miglior sorte (alto di un soffio). Per un 2004 serata non male.

ANGELINO 6,5 – La peggiore prestazione degli ultimi mesi, con un calo di condizione che inevitabilmente è arrivato. Eppure, c’è sempre il suo zampino sul risultato, questa volta con un destro che bacia il palo e si insacca. Dietro concede qualcosa ad Inaki ma il bilancio è sempre positivo considerando quanto crea.

BALDANZI 6 – Come cuore e voglia meriterebbe un 9, così come per le giocate fino al limite dell’area, poi, però, c’è da giudicarlo per quanto combina negli ultimi 16 metri. Nel primo tempo avrebbe potuto concludere a tu per tu con il portiere, ma perde il tempo e appoggia dietro a Dybala in modo non perfetto. Nella ripresa si supera perché in piena area, con tutto lo specchio davanti, spara in curva a piena potenza. In certi palcoscenici serve un’altra qualità.

DYBALA 6 – Parte fortissimo, lasciando immaginare una serata delle sue. Dribbling, giocate e ricchi cotillon, prima di un calo sospetto (problemino fisico). Nella ripresa Ranieri lo toglie sul più bello ma evidentemente non ne aveva più.

DOVBYK 5,5 – Aveva fatto tutto bene per sbloccare la gara dopo pochi minuti, ma sul più bello scivola malamente. Dal punto di vista fisico sembra più presente e reattivo del solito, purtroppo questo non si concilia con la freddezza sotto porta. Passi avanti ma non sufficienti per incidere, nella speranza che sia all’inizio della risalita.

-Subentrati-

dal 60′ SAELEMAEKERS 6,5 – Entra in campo a passo di fioretto, forse con un po’ troppa leggerezza di passo. Ma col passare dei minuti comincia ad azzeccare le giocate, come l’assist all’ultimo minuto per Shomurodov.

dal 60′ EL SHAARAWY 6 – Un errore marchiano in retropassaggio, ma anche buone combinazioni sulla fascia sinistra. Meno concreto, ma molto utile nell’assalto finale.

dal 71′ SOULE’ 6 – Meriterebbe un’insufficienza per come cestina l’occasione nel finale su gran palla di Saelemaekers, ma si rifà bene nelle ultime ripartenze, dove gioca con lucidità e si mette a servizio dei compagni.

dal 71′ SHOMURODOV 7 – Finalmente, a tre anni e mezzo dal suo arrivo a Roma, fa ciò che ci si è sempre aspettati da lui: entra, si batte, corre e segna il gol decisivo che potrebbe spostare gli equilibri sul passaggio del turno. Rete da attaccante vero, difficile rinunciarvi nonostante i noti limiti.

dal 78′ KONE 6 – Lucido nel giro-palla finale dopo aver lasciato sorprendentemente posto all’ottimo Pisilli.

ALL. RANIERI – Siamo nella situazione del 2010, quando tutte le energie erano convogliate verso la positività. Vive in un universo con solo Yin, in cui tutto appare di bianco. Le scelte iniziali sono rivedibili, i cambi ancor di più, ma non ce n’è, anche la classe operaia va in Paradiso. La vince con Shomurodov, con Soulè e con Saelemaekers. Bisogna solo continuare a sfruttarlo nella speranza di arrivare in fondo senza un Roma-Sampdoria.

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