(G. Piacentini) – «Destro? Per me non è una cosa grave. Potrebbe tornare in pochi giorni, ma è una mia sensazione, per la conferma bisogna sentire i medici…». Il boemo la butta lì, e la frase – l’unico passaggio della conferenza stampa in cui si è parlato dell’infortunio dell’attaccante – rimane sospesa a mezz’aria, tutta da interpretare. Il tecnico giallorosso è sembrato sorpreso del forfait dell’ex giocatore del Siena, visto che l’infortunio del giorno precedente sembrava di poco conto e da Trigoria si professavano ottimisti sulla sua presenza per Genova. Da qui a dire che si tratta di un infortunio diplomatico ce ne passa, ma il dubbio deve aver attraversato la mente di qualcuno.
Destro ieri si è sottoposto solamente a fisioterapia e degli accertamenti per valutare l’entità del suo problema muscolare saranno fatti (sempre che ce ne sia bisogno) solo domani, cioè tre giorni dopo lo stop che c’è stato venerdì. La sua assenza spiana la strada al rientro dal primo minuto di Osvaldo – sei gol in sette presenze complessive in stagione tra la Roma e la Nazionale – che sarà affiancato nel tridente da Lamela e Totti. Il capitano ha pienamente smaltito l’affaticamento muscolare e stasera proverà ad ottenere la sua prima vittoria in carriera – il suo score parla di tre sconfitte in altrettante partite – a Marassi contro il Genoa. Per riuscirci «conta» sulla presenza del portiere amuleto a cui ha già segnato otto volte (ha fatto meglio solo con Buffon e Antonioli, trafitti in nove occasioni), cioè Sebastian Frey.
Qualche dubbio in più in mezzo al campo, dove sarà confermato Tachtsidisin regia. Dalle parole di Zeman nella conferenza di ieri è emerso chiaramente come il greco sia considerato ormai titolare inamovibile nel ruolo di regista. L’altro sicuro di una maglia è Florenzi, che sta vivendo un momento di forma straordinario: il tecnico boemo, che prima o poi sarà costretto a concedergli un turno di riposo perché dall’inizio della stagione non si èmai fermato, non rinuncia mai alla sua freschezza atletica. Il ballottaggio per la terza maglia coinvolge De Rossi e Bradley e non Pjanic, che si accomoderà in panchina. Sul ruolo del centrocampista di Ostia e dell’americano ieri Zeman ha voluto fare ulteriore chiarezza: Daniele resta un intermedio che all’occorrenza può anche giocare davanti alla difesa ma è l’americano, che ha ricoperto quel ruolo con il Chievo, l’alternativa a Tachtsidis in regia se il greco dovesse rimanere fuori. Poche possibilità anche in difesa, vista l’assenza di Burdisso per un problema alla schiena: Marquinhos giocherà al fianco di Castan, che ieri ha preso una botta al piede ma che ci sarà. Confermato Balzaretti, a destra Taddei è favorito su Piris.