(R.Maida) – Una cena, una battuta, una speranza: «Ma dove vado?» . Daniele De Rossi ha rassicurato così, con una domanda retorica, il personale della Taverna Trilussa, popolare ristorante di Trastevere dove aveva invitato un gruppo di compagni di azzurro sabato sera. I tifosi lo implorano di restare, De Rossi lascia intendere che resta. Vuole firmare. E vuole farlo in fretta, questa settimana o al massimo la prossima, tanto per non sentirsi più chiedere la solita cosa.
IL PUNTO D’INCONTRO -C’è stato un altro avvicinamento tra la Roma e lo spigoloso manager, Sergio Berti. E’ roba degli ultimi giorni. Non c’è ancora l’accordo nei dettagli ma è stato fatto un passo avanti importante, probabilmente decisivo. De Rossi chiede 5 milioni all’anno più bonus, per un totale di 6 milioni. Sulla parte variabile, intorno al milione, e sulla struttura composta del contratto l’intesa era già stata raggiunta. «Un contratto innovativo» aveva annunciato l’a.d. Fenucci, facendo sorridere De Rossi che ne pretendeva uno «normale» . Adesso però la società ha alzato l’offerta, superando i 4 milioni di fisso. Mancano ormai poche centinaia di migliaia di euro, che in certe negoziazioni non possono cancellare una volontà comune, e poi potrà essere celebrato il cerimoniale del rinnovo. Il tempo cheBaldini torni dagli impegni in divisa inglese, un appuntamento in località top secret, e tutti contenti.
INDIZI – Che De Rossi abbia deciso di rimanere è confermato da un altro elemento. Rispondendo alle ultime richieste arrivate da Manchester, sponda City, e da Madrid, sponda Real, il giocatore ha spiegato che era orientato a continuare nella sua squadra e nella sua città. Che la Roma abbia deciso di accontentarlo in (quasi) tutte le richieste, sopportando lo svantaggio provocato dall’urgenza di prolungare il contratto, è invece svelato da una realtà: il consiglio di amministrazione di Trigoria ha stabilito che l’affare De Rossi va trattato al di fuori del budget ordinario. Mentre la filosofia generale, nel rispetto dei parametri del fair play finanziario, prevede un abbattimento dei costi del personale e quindi degli stipendi dei calciatori, per il capitano del futuro è stato varato un investimento fuori dal comune, che costerà quasi 50 milioni lordi. Un contratto alla Totti, il Totti dei tempi più ricchi.
IL PROGETTO – I soldi sono sempre stati il punto nodale della trattativa. Ma De Rossi ha sposato la Roma per sempre (si dice fino al 2016, ma c’è chi ipotizza addirittura fino al 2017) anche perché conquistato dalla prospettiva di entrare nella storia della società. Lo ha fatto a condizioni economiche molto allettanti, ma inferiori di circa il 25 per cento rispetto a quanto gli proponevano gli altri (8 milioni netti a stagione). In Spagna o in Inghilterra avrebbe vinto più trofei, forse, ma sarebbe stato meno felice e più lontano dalla figlia Gaia, nata dall’amore con la ex moglie Tamara Pisnoli.
OLIMPICO – Domani intanto De Rossi guiderà l’Italia nel suo Olimpico contro l’Uruguay. Non sarà il capitano, perché Prandelli ha scelto di celebrare Buffon, ma potrà godersi l’affetto del suo pubblico. Che pende dalle sue labbra. Anzi, dalla sua penna. Come se fosse Trilussa.