(G. Giubilo) – La sosta per le qualificazioni mondiali ha richiesto severa applicazione ai giocatori di primo piano chiamati dalle rispettive Nazionali e tornati in Italia dopo viaggi pesanti, qualcuno con problemini fisici che sono all’ordine del giorno in queste situazioni. Ripresa confidenza con il campionato, ecco intervenire le coppe europee, nessun turnover possibile per la Champions, delusioni per la League e, almeno nel caso del Napoli, lungo viaggio, titolari non sempre rispettati, come nel caso della Lazio. E, alle porte, il mini spezzatino di metà settimana, decimo turno tra martedì e giovedì. Ma intanto Roma Capitale sogna di proseguire sulla strada intrapresa con i comuni festeggiamenti sulle due sponde del Tevere, Lazio nel segno della continuità, Roma con i suoi sprazzi d’umore e i suoi lampi di classe, per far dimenticare l’umiliazione di Torino. Ai biancocelesti il diritto alla ribalta, la trasferta di Firenze rappresenta l’appuntamento di maggior prestigio della giornata, proprio al Franchi ha rischiato di interrompersi la lunghissima imbattibilità della Juve.
Un pizzico di derby per Vincenzino Montella, ma anche per altri che potrebbero avere almeno occasionali opportunità, come Toni e Aquilani, possibile recupero per la squalifica di Pizarro, forse meno pesante rispetto a quella di Roncaglia, piacevole rivelazione. Nessun problema per Petkovic, se non cancellare quei cali di attenzione che hanno frenato la Lazio ad Atene, e magari porre rimedio agli appannamenti fisici chequalche danno hanno prodotto nel finale delle partite. Sarà una sfida ricca di fascino, i colpi geniali di Klose e Jovetic, ma anche le lucide geometrie di Ledesma e Borja Valero e il dinamismo di Gonzalez e Cuadrado, sulle tracce del quale agirà il recuperato Lulic. La Roma attende in serata l’Udinese incerottata e avvilita, mancano Benatja, Danilo, Basta, Pinzi, Pasquale e Muriel. Ma la Roma dipende sempre da se stessa, deve evitare le amnesie esibite con l’Atalanta e poi a Marassi. Possibile esordio di Dodò.[…]