(A. Ghiacci) – La solita storia che si ripete dall’inizio della scorsa stagione. Dopo una sconfitta, la quarta di questo avvio di campionato in nove partite giocate sul campo, un dirigente giallorosso ci mette la faccia. E’ giusto così, perché quando le cose non vanno i tifosi chiedono spiegazioni, vogliono capire. Stavolta, nella pancia dello stadio Tardini di Parma, a tarda serata quando la pioggia non ha ancora cessato di cadere, tocca al direttore sportivo Walter Sabatini. Che trova un motivo per non gettare tutto all’aria dopo soli qauttro mesi di lavoro: “Abbiamo fatto errori, è evidente. Però dobbiamo registrare una cosa che ci tiene in vita. E cioè che nella stessa partita, “Capisco la rabbia dei tifosi. Zeman lo sosterremo perché questa squadra propone molto”, finora in tutte le gare giocate, abbiamo messo dentro anche cose belle e importanti. Poi però subito dopo, anche cose meno belle. Non siamo una squadra che non si esprime mai, facciamo cose giuste per lunghi tratti ma non si riesce a farle per tutta la partita” . Vero, probabilmente. Ma i conti cominciano a non tornare in maniera pesante. La Roma viaggia alla stessa velocità di crociera che era stata impostata da Luis Enrique, quella che poi era sfociata prima nella profonda delusione, poi nello scoramento più totale, infine nella contestazione. Come se ne esce? Ecco Sabatini: “Ci dobbiamo aggrappare a questi giocatori importanti, al nostro allenatore, sapendo che la gente merita altro” .
A proposito di allenatore. La Roma, per bocca dei massimi dirigenti, ha già fatto sapere che questa volta il tecnico non sarà difeso a oltranza. Se i risultati negativi che continueranno, il club giallorosso deciderà sul da farsi. Evidentemente, però, è ancora presto per pensare a un cambio di guida tecnica. Zeman non appare in discussione. Lo conferma lo stesso Sabatini: “I nostri tifosi sono arrabbiati? La rabbia è una cosa che accolgo bene, quello che mi fa paura è il distacco (proprio il risultato che si ottenne l’anno scorso con Luis Enrique, ndr). Voglio rassicurare il nostro pubblico, nel senso che sappiamo cosa dobbiamo fare. Zeman lo sosterremo perchè siamo di fronte a una squadra che propone molto, purtroppo non lo fa sempre. E quando non proponiamo, subiamo. Questa sintesi la dobbiamo fare. Ai tifosi dico però di fidarsi della squadra che sembra aver capito l’amarezza dell’ambiente. Ma non si può dire che su un campo così i ragazzi non si siano impegnati. Da questo punto di vista non sono attaccabili, sono ragazzi straordinari, anche troppo”. […]
Sabatini, come gli altri dirigenti, si sta interrogando da giorni su come si possa crescere in fretta. La Roma sembra sempre ferma al solito punto. […] L’unica soddisfazione per il ds giallorosso si chiama Lamela, il ragazzo che lui ha scelto e che adesso sta garantendo prestazioni importanti: “Anche dentro i risultati brutti qualche scintilla per pensare a un futuro diverso si accende. Stasera è stata Lamela, sta accogliendo le direttive dell’allenatore. In più ha una fede incrollabile, finisce stremato l’allenamento ma poi si ferma ancora a lavorare. E’ molto motivato e farà ancora meglio” . Non resta che sperare che anche tanti altri suoi compagni prendano esempio. Così che la Roma possa crescere in fretta. Perché il tempo stringe.