Il presidente dell’UEFA Michel Platini ribadisce il suo “no” alla moviola in campo e si dichiara fermamente contrario all’uso della tecnologia nel calcio: “vuol dire che ogni fuorigioco devi deciderlo con la tecnologia come pure ogni calcio di punizione, ogni pallone uscito dal campo perché ogni volta l’arbitro può sbagliare”. E si chiede: “quanto dovrebbero durare, allora, le partite? Quattro o cinque ore?”.
Quello che non convince Platini è la presunta infallibilità della tecnologia:
“sui gol si può avere un errore di tre centimetri, troppi perché si possa essere al riparo da errori”.
La soluzione?
“Cinque arbitri possono vedere tutto – sostiene il presidente Uefa – e se sbagliano vuol dire che devono fare un altro mestiere”.
Sulle combine nel calcio è categorico:
“chi ha venduto le partite non deve più giocare a pallone”.
Ma Chiambretti gli ricorda che Simone Farina, il primo calciatore ad aver denunciato il fenomeno del calcio scommesse, non ha più trovato un club in Italia e oggi allena i ragazzi dell’Aston Villa.
“Ha fatto bene, e’ una brava persona -dice Platini – e deve essere una bandiera importante del calcio europeo e mondiale. Gli faccio i miei complimenti”.
Fonte: Radio Rai