(G. Caccamo) – Non solo efficace, ma anche molto bello da vedersi il movimento difensivo delle linee giallorosse sempre molto vicine, armoniose e coordinate nel lavorare ad elastico sulle azioni parmigiane; è forse la partita della svolta tattica per la squadra di Zeman, convinto nell’affidare questa sera a DDR la cabina di regia della Roma e ricambiato non solo dalla solita generosa partita del centrocampista romano, ma anche da una prestazione fortemente orientata a richiamare il proprio reparto arretrato sui movimenti per lasciare in fuorigioco le punte del Parma.Dal 25’ il pressing dei parmensi riesce a mettere in difficoltà la porta della Roma che come stregata dalla bagarre del Parma sul pantano del Tardini riesce ancora una volta a smarrirsi nelle consegne tattiche e con gli errori dei singoli. La doppia sbandata difensiva del primo tempo si ripercuote sul morale della truppa giallorossa anche nel secondo e occorrerà arrivare al terzo centro parmense per registrare la reazione della Roma in una partita ormai giocata su un campo al limite della praticabilità
. Solo il primo tempo può essere analizzato in chiave tattica e anche in questa parziale visione dell’incontro il rendicondo per la Roma segna colore rosso, riuscendo come sempre ad incantare a tratti sul piano del gioco e in altri mostrando impreparazione, ingenuità, imperizia, fragilità emotiva, in altre parole il solito gioco double -face; una doppia anima alla quale ci stiamo assuefando vista la difficoltà dei giallorossi ad applicare con continuità il gioco di Zeman. […]