(A. F. Ferrari) – «La Roma riuscirà a rialzarsi». L’ex attaccante del Foggia dei miracoli, Francesco Baiano, ne è sicuro. […]
Qual è il suo giudizio sulla prestazione della Roma contro i gialloblù?
Ai giallorossi è mancata un po’ di fortuna. Se andiamo ad analizzare tutti i gol, tolti gli errori individuali, il Parma è stato molto fortunato specialmente nel caso del gol di Parolo con il pallone che è rimasto impantanato dopo il primo tiro. Poi ovviamente la Roma ha dei demeriti evidenti.
Demeriti evidenziati un po’ da tutti.
Io sono d’accordo con Totti. Sono più gli errori della squadra che dell’allenatore. La società dovrebbe intervenire e mettere fuori rosa chi non lavora al 100% altrimenti vuol dire che non credono nell’allenatore. Bisogna capire perché i giocatori fanno il 50% di quello che vuole Zeman. La squadra, a mio avviso, ha dimostrato che quando segue l’allenatore diventa devastante. Basti vedere la prima mezz’ora contro l’Udinese o la partita contro l’Inter: due prestazioni da incorniciare…
Come si spiega gli improvvisi cali psicologici della Roma?
I giocatori giallorossi hanno bisogno di entusiasmo. Poi, ovviamente, essendo una squadra molto giovane è normale che vada incontro ad alti e bassi spaventosi. Bisogna ricordarsi che comunque la Roma gioca con almeno quattro ventenni… E i giocatori di esperienza sono solo tre: Totti, De Rossi e Osvaldo…
Secondo lei cosa deve fare la Roma per uscire da questa situazione critica?
L’unico modo per uscirne è compattare tutto: squadra, allenatore, società e tifoseria. Solo così se ne esce bene. Nel calcio bisogna remare tutti nella stessa direzione. Sempre. Sono convinto comunque che la Roma ne verrà fuori perchè ha una rosa competitiva. Se riesce ad avere un minimo di continuità cambia tutto. I giocatori hanno bisongo di convincersi dei loro mezzi.
Ma la rosa della Roma è adatta al gioco di Zeman?
Secondo me no. O almeno non tutti lo sono. Davanti comunque stanno facendo di tutto per fare ciò che vuole l’allenatore. Totti per esempio mi ha stupito molto. Sta dando l’anima. Come stanno facendo Lamela e Osvaldo. I problemi sono altrove.
Lamela sembra essere il giocatore che ha tratto più giovamento dagli insegnamenti di Zeman?
Sì, è diventato molto più concreto. Prima era bello da vedere ma inconcludente. Ora è diventato devastante. Fa delle cose da giocatore importante e di questo va dato merito anche al tecnico, oltre che al ragazzo.
A Roma si parla molto di Daniele De Rossi e del suo ruolo. Può fare il regista?
Lui può fare tutto, anche il portiere… Zeman ha spiegato che De Rossi puo fare tutto, anche l’interno di centrocampo. Cosa che invece non possono fare Tachtsidis e Bradley. O almeno non riescono a dare a Zeman le garanzie che invece gli può dare De Rossi in quei ruoli.
Qual è, secondo lei, il trio di centrocampo ideale per questa Roma?
Prima di tutto Florenzi perché dà vivacità: attacca e difende come vuole Zeman. Poi De Rossi intermedio e Pjanic regista davanti alla difesa. Perchè ha qualità tecniche importanti.
Zeman però ha detto che «Pjanic non può giocare mediano perché non sa difendere come un grande calciatore».
È quello il problema. Serve un giocatore che protegga bene la difesa. Speriamo che Pjanic impari a farlo.
Possibile che il tecnico giallorosso abbia detto quelle parole per spronare il bosniaco?
Zeman, quando l’ho avuto io, riusciva a tirar fuori il meglio da tutti e ti faceva stare tranquillo. E credo cha a distanza di venti anni sia ancora così. Per esempio il battibecco con De Rossi e Osvaldo, secondo me, era solo per spronare i due ragazzi a fare meglio. E forse con Pjanic sta facendo la stessa cosa.