(P. Vannini) – Proprio contro Zeman, però, il tecnico piemontese non vuole perdere l’abitudine al gioco che ha trasmesso al Palermo e dunque sta studiando soluzioni alternative valide. Gli allenamenti sono blindati ma qualche variazione nell’undici iniziale, dovuta anche alla terza partita nel giro di otto giorni, è molto probabile.
ZAMPARINI – Intanto il presidente che si è tirato un po’ indietro lasciando campo organizzativo al neo ad Pietro Lo Monaco, ogni tanto torna a far sentire la propria voce con interventi alle emittenti radiofoniche cui non si nega. Così a Piazza Grande ha confermato il suo ridimensionamento economico che finisce per coinvolgere anche il Palermo: « In questo momento non è possibile per me mettere dei soldi nel Palermo. Le banche non finanziano più le mie imprese e il problema principale sono i posti di lavoro dei miei impiegati ed operai. Da 4 anni non metto più denaro fresco nel club, per questo ho chiamato un ottimo amministratore come Lo Monaco, perchè la società riesca a camminare da sola ». A Radio Radio ha proseguito: « Io sono un po’ stanco ed è importante invece che i tifosi ritrovino l’entusiasmo e ci diano una grande mano. Diversamente lo scetticismo dell’ambiente si ripercuote sulla squadra». Sulle cui potenzialità però non ha dubbi, nonostante la classifica tuttora fortemente deficitaria: «La squadra è valida e in classifica ci mancano almeno 6 punti per come abbiamo giocato le ultime gare che meritavamo di vincere. Gasperini ha portato grandi progressi sul piano del gioco. Roma? Una partita dove tutto può succedere. Il Palermo andrà a cercare di imporre il proprio gioco e anche per vincere. Ci proveremo sino in fondo. Di una cosa sono certo, a fine stagione non andremo in B ma saremo nella zona sinistra della classifica. Gasperini e bravo ed altrettanto Lo Monaco: li ho scelti io e sono adatti al Palermo. Lo Monaco in particolare sta vicino alla squadra e alla società, cosa che io non riuscivo più a fare. Per questo credo che con lui non ci saranno più esoneri ».